Scarsità di risorse e piccoli fatturati: è anche questa la causa delle difficoltà del giornalismo online in Italia
- “Gli editori vogliono da internet alti rendimenti e bassi costi perché da internet ottengono, sostanzialmente e con poche eccezioni, piccoli fatturati” - La crisi della forma-quotidiano – Il dibattito aperto da Lsdi con l’intervento di Vittorio Pasteris si è allargato alla crisi del giornalismo professionale e ai problemi strutturali dell’ industria giornalistica - Gli interventi di De Biase, Dotta, Formento, Tedeschini Lalli, Valdemarin, Zambardino http://www.lsdi.it/2008/07/13/l%e2%80%99-online-non-ha-ancora-la-forza-per-sostenere-la-qualita/ ---------- La tribù del vecchio giornalismo professionale deve migrare, ma il terreno su cui deve ricostruirsi è in parte già occupato Un intervento di Jay Rosen sulla crescita del giornalismo semi-professionale e sul panico che si è impadronito di gran parte del giornalismo professionale – “Come succede a tutti coloro che sono costretti a migrare dovunque nel mondo, i membri della tribù della stampa devono decidere che cosa prendere con loro. Quando partire. Dove andare” – “Cosa sarà la vita nell’ oceano digitale resta una incognita. E il tutto sarà ancora più duro visto che il terreno sul quale la stampa dovrà ricostruirsi è già occupato da persone impegnate a costruire una sorta di civilizzazione alternativa alle informazioni e ai commenti del giornalismo professionalizzati” http://www.lsdi.it/2008/07/12/la-tribu-del-vecchio-giornalismo-professionale-deve-migrare-ma-il-terreno-su-cui-deve-ricostruirsi-e-in-parte-gia-occupato/ ---------- “Il giornalismo, professione dai contorni vaghi” Secondo « Le journalisme, ou le professionnalisme du flou », un saggio dello studioso francese Denis Ruellan, il discorso sulla specificità delle competenze e delle pratiche giornalistiche non sarebbe altro che ideologia di un gruppo professionale utilizzata per conservare il predominio sulla professione che, invece, nella realtà, è costitutivamente “vaga” – La professione si adatterebbe continuamente, incorporando a mano a mano le attività che si svogono ai suoi margini – Ora, con internet, sarebbe la volta dei blogger, la cui «assimilazione» alla professione è in preparazione nel momento in cui «l’ irruzione del giornalista pubblico» sta rimettendo in causa in profondità il giornalismo professionale – Una nota di lettura di Novovision http://www.lsdi.it/2008/07/10/il-giornalismo-professione-dai-contorni-vaghi/ ---------- Giornali Usa: un altro quotidiano taglia l’ edizione stampata e si concentra sull’ online E’ il Daily Telegram, un pomeridiano del Wisconsin con circa 6.000 copie vendute e una redazione di 10 persone, che da ottobre taglierà quattro delle sei edizioni settimanali dedicandosi soprattutto al sito web – “Non abbiamo altra scelta - spiega il direttore -, se i lettori vanno su internet” http://www.lsdi.it/2008/07/11/usa-un-altro-quotidiano-taglia-l%e2%80%99-edizione-stampata-e-si-concentra-sull%e2%80%99-online/ ---------- I lettori di giornali non stanno abbandonando il palazzo Nonostante le continue profezie sul declino e la morte dei giornali, i risultati di una ricerca sui lettori dei quotidiani negli Usa offre dati relativamente confortanti: i lettori dei quotidiani locali sono solo leggermente calati dal 2006 (ma potrebbe essere una variazione solo stagionale), diminuiscono, ma lentamente, i lettori fra i 18 e i 24 anni e restano stabili quelli con 45 anni e oltre. E resta più o meno stabile anche il tempo che ogni lettore dedica alla lettura http://www.lsdi.it/2008/07/13/i-lettori-di-giornali-non-stanno-abbandonando-il-palazzo/ ------------- La rete Un mega database per un web 3.0 E’ Freebase, una gigantesca “banca dati aperta e condivisa della conoscenza umana"- Contiene oltre 4 milioni di argomenti (contro le 2,5 milioni di voci di Wikipedia) e che è prevalentemente alimentato da macchine e algoritmi che “succhiano” e organizzano i dati da migliaia di fonti - Un articolo di Nicola Bruno su Visionpost http://www.lsdi.it/2008/07/09/un-mega-database-per-un-web-30/ ---------- L’ editore del Guardian compra un blog per 30 milioni di dollari E’ PaidContent, un blog di nicchia che ha messo su una piccola attività editoriale sulle conferenze di settore e sulla reportistica business http://www.lsdi.it/2008/07/13/l%e2%80%99-editore-del-guardian-compra-un-blog-per-30-milioni-di-dollari/ ---------- Google News ottavo nella classifica dei siti di informazione online 11,4 milioni di visitatori unici nel mese di maggio 2008, ma non è ancora chiaro perché dal 2002 ad oggi, l’ azienda di Mountain View non abbia praticamente fatto alcuno sforzo per migliorare il suo servizio di informazione online, diversamente da come è accaduto per GMail e Google Maps – Continua il basso profilo di fronte al campo editoriale http://www.lsdi.it/2008/07/09/google-news-ottavo-nella-classifica-dei-siti-di-informazione-online/ ---------- 100.000 bambini già iscritti al social network della BBC MyCBBC - il sito di social networking della BBC – punta a riempire lo spazio per gli utenti più piccoli, proteggendo comunque la loro identità e limitando a 16 il numero degli amici che è possibile invitare. In più, gli utenti che diventano “amici” devono per prima cosa superare un test e il loro profilo può essere visto solo dalla cerchia dei 16 amici. http://www.lsdi.it/2008/07/11/100000-bambini-gia-iscritti-al-social-network-della-bbc/ ---------- Censura e sangue Iran: pena di morte anche per i “crimini” commessi su Internet Lo prevede una proposta di legge presentata da una ventina di deputati iraniani – La norma, secondo le prime indicazioni, potrebbe applicarsi in particolare ai responsabili dei blog e dei siti internet “che promuovano la corruzione, la prostituzione e l’ apostasia” http://www.lsdi.it/2008/07/09/iran-pena-di-morte-anche-per-i-%e2%80%9ccrimini%e2%80%9d-commessi-su-internet/