Il governo iraniano ha disposto ieri la chiusura di due giornali d’opposizione, uno dei quali particolarmente critico nei confronti del presidente Mahmoud Ahmadinejad e del suo modo di gestire le trattative internazionali sull’arricchimento dell’uranio.
Il quotidiano riformista Shargh (Est) ha pubblicato nei giorni scorsi una vignetta in cui un asino e un cavallo si affrontavano in una partita a scacchi. L’asino era raffigurato a bocca spalancata e intento a ragliare, mentre il cavallo gestiva la sua partita con impeccabile sangue freddo. La commissione governativa per il controllo della stampa ha stabilito che l’asino “raffigurava palesemente l’Iran e il suo modo di gestire i negoziati sul nucleare con l’Occidente”. Il quotidiano è stato pertanto chiuso per aver violato le regole sulla pubblicazione di materiale offensivo nei confronti del governo. Il Consiglio di monitoraggio sulla stampa ha inoltre ordinato la chiusura del mensile politico Nameh (Lettera). Il direttore del mensile, Majid Tavallaei, ha dichiarato che la decisione è stata presa in seguito alla pubblicazione di una poesia della scrittrice dissidente Simin Behbahani. (9Colonne)