L’Inpgi non è esposto né in modo diretto né in modo indiretto nei confronti di Lehman Brothers. Allo stesso tempo l’Istituto, per scelta strategica non ha acquisito in portafoglio nessun titolo strutturato, cioè emissioni obbligazionarie alle quali è associato un contratto derivato.
“La profonda crisi del sistema finanziario americano costringe ad ulteriori valutazioni sui profili di rischio negli investimenti mobiliari, afferma il Presidente Andrea Camporese”. La gestione precedente aveva dotato l’Inpgi di una professionalità specifica che oggi risulta, a maggior ragione, preziosa. L’Inpgi ha investito parte del suo patrimonio, attraverso gestori scelti tramite un processo di gara, in tre dei primi cinque fondi flessibili e bilanciati italiani nella classifica italiana di rendimento. Nonostante questo quadro di assoluta tenuta degli investimenti, che nel triennio restano tutti in territorio positivo, è evidente che le ricadute del sommovimento in atto si fanno sentire anche sui prodotti a basso profilo di rischio, anche in virtù del principio della valutazione prudenziale che impone il riconoscimento della perdita anche se non realizzata tramite il ritiro dell’investimento. Si tratta di un anno davvero nero – conclude Camporese – che si spera possa essere mitigato da un ultimo trimestre che compensi parzialmente le perdite in ambito azionario, un’area che non supera il 20 per cento del portafoglio titoli dell’Istituto”.