Un rapporto sullo stato dell'informazione in un momento assai critico per tutte le componenti della società: questo il senso del 'Milano Press report 2020', alla sua seconda edizione, che attraverso una disamina del rapporto tra le istituzioni, gli enti e i giornalisti, trae una fotografia della libertà di stampa in Lombardia. Il report, a cura del Gruppo Cronisti Lombardi dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, è patrocinato dalla Federazione nazionale della Stampa italiana e dall'Unci, l'Unione nazionale dei Cronisti, gruppo di specializzazione della Fnsi, e analizza le procedure ritenute sbagliate nella comunicazione politica, di cronaca o istituzionale, le notizie omesse o date in ritardo, e soprattutto come il lavoro da remoto abbia inciso sulla qualità dell'informazione al cittadino.
«La pandemia ha creato un distanziamento sociale anche tra i giornalisti e le fonti – spiega Fabrizio Cassinelli, presidente del Gruppo Cronisti Lombardi – ed è fondamentale che questa deregulation nella sostituzione di comunicati e veline al confronto in presenza venga arginata e rimodulata per il bene dell'informazione al cittadino».
Lo studio viene diffuso oggi, venerdì 15 gennaio 2020, dal Gruppo Cronisti. Nell'analisi si sottolineano una serie di problematiche legate alla 'remotizzazione' del lavoro e alla sostituzione del rapporto diretto con le fonti con mail, messaggini e uffici stampa.
«Un report sul rapporto tra enti e giornalismo tocca un tema fondamentale in un momento in cui le restrizioni hanno portato il lavoro a essere effettuato sempre più da remoto», è il commento di Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, sulle criticità evidenziate dal 'Milano Press report 2020'. «Milano – aggiunge – è la cartina al tornasole dello stato dell'informazione attuale, non solo per via della quantità di testate presenti sul territorio, ma anche per la gravità della situazione pandemica che l'ha colpita».
PER APPROFONDIRE
Di seguito lo studio 'Milano Press report 2020' realizzato dal Gruppo Cronisti dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti.