«Questo è un premio alla società civile maltese che non ha accettato che la morte di una giornalista fosse dimenticata. Daphne voleva raccontare la verità e la volevano fermare. Dopo due anni e due mesi dal suo assassinio, ora è una piccola soddisfazione dire che la verità l'hanno capita tutti». Lo ha detto il giornalista e scrittore maltese Emanuel Delia ricevendo dal segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, e dal presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, il 'Premio libertà di informazione' conferitogli dall'associazione. In segno di solidarietà e sostegno ai cittadini maltesi che da settimane affollano le piazze chiedendo verità e giustizia per Daphne Caruana Galizia, tutte le persone presenti nella gremita sala Tobagi della Fnsi si sono alzate per un selfie collettivo mostrando un'immagine della giornalista con la scritta #JusticeforDaphne.
«Daphne non ha potuto vedere l'epilogo delle sue indagini perché era stata lasciata sola – ha aggiunto Delia –. Lei non apparteneva ai due partiti di potere ma era solo al partito della verità. Scoprire i fatti e pubblicarli sarebbe bastato per sconfiggere il male che l'ha uccisa. Se chiediamo verità e giustizia possiamo vincere. Ora porto il riconoscimento a Malta e spiego alla gente in piazza che non siamo soli, che voi con noi volete verità e giustizia e che 'you care'».
Consegnando il riconoscimento, il segretario generale Lorusso ha ribadito che «il sindacato dei giornalisti italiani sarà sempre accanto a chi a Malta chiede verità e giustizia. Per questo abbiamo portato il caso di Malta alla Federazione internazionale dei giornalisti, che continuerà a seguire le indagini. Saremo là, come in tutti i Paesi dove si pensa di poter mettere il bavaglio a stampa e democrazia. Quel che è successo a Daphne non deve più accadere».
A Malta «le persone che stanno scendendo in piazza non si legano ad appartenenze politiche, ma lo fanno per avere verità e giustizia nel loro Paese, una sorta di sardine 2.0 alla maltese. Ricordiamoci anche che le tre bombe che hanno ucciso Daphne sono state inviate da Cosa Nostra siciliana, noi giornalisti abbiamo il dovere di scoprire come siano arrivate e perché, dobbiamo fare chiarezza», ha osservato Paolo Borrometi.
Introducendo la serata, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha voluto evidenziare che «qui questa sera vince il 'noi'. Articolo21 – ha spiegato – ha deciso di premiare nella sede del sindacato dei giornalisti chi ha contribuito a costruire una comunità e come comunità si è battuto e si batte per abbattere muri, per costruire ponti, per affrontare le battaglie che nessuno da solo può a vincere. I premi per la libertà di informazione sono per il 'noi', oggi più che mai».
Nel corso della serata, condotta da Elisa Marincola e Stefano Corradino, portavoce di Articolo21 e direttore del sito articolo21.org, sono stati conferiti i premi 'Libertà di informazione' di Articolo21 anche alla libreria 'Pecora elettrica', «una piccola realtà di quartiere che crede in quello che fa»; all'associazione 'Noi' Antimafia di Ostia, «per il lavoro quotidiano e fondamentale per consentire ai cittadini di riappropriarsi di tutto quello che la mafia ha temporaneamente tolto agli abitanti del litorale romano»; alla comunità Auxilium, che «in questi anni ci ha insegnato che le differenze e le diversità non sono un peso, ma una ricchezza collettiva»; a Mauro Biani, che «con il suo segno, ogni giorno, illumina le oscurità e sostiene i diritti dei senza diritti»; ai ragazzi del 'Cinema America', per «aver diffuso la cultura cinematografica in ambienti sociali prima non raggiunti, contrastando il rinascere dei movimenti fascisti e antidemocratici».
Targa anche alla dirigente, ai docenti e agli studenti del Liceo Classico 'Dante Alighieri' di Roma, protagonisti dei concorsi e delle iniziative di Articolo 21; e a Giovanna Boda, dirigente del Miur, «per l'attività svolta negli ultimi venti anni nel favorire la crescita civile e la capacità critica degli studenti, il concreto esercizio della cittadinanza attiva, dell'educazione alla legalità, alla lotta alle mafie e la prevenzione giovanile nelle aree a rischio e nelle aree colpite da calamità naturali».
Tra gli ospiti anche Federica Angeli, Vittorio Di Trapani, Roberto Natale, la presidente dell'Inpgi, Marina Macelloni, la presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, Paola Spadari.