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La lettera di minacce e il proiettile giunti alla redazione dell'Alto Adige (Foto: @alto_adige)
Minacce 19 Gen 2022

Lettera no vax con proiettile alla redazione dell'Alto Adige. Sindacato e Odg regionali: «Atto terroristico»

«Le giornaliste e i giornalisti non si piegheranno», tuonano i rappresentanti della categoria, che, nel condannare l'episodio, esprimono «piena solidarietà » ai colleghi. «La democrazia di cui la libertà  di stampa è uno dei cardini resisterà  a questi gesti inconsulti», ammoniscono. Fnsi: «Individuare e denunciare i responsabili».

«Le giornaliste e i giornalisti non si piegheranno in alcun modo all'atto vile perpetrato ai danni dei colleghi dell'Alto Adige che in questi due anni di pandemia hanno dato spazio a tutte le voci». Lo affermano, in una nota congiunta, Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa di Bolzano e di Trento e Ordine regionale dei giornalisti, che esprimono «piena solidarietà a tutte le colleghe e i colleghi del quotidiano altoatesino», fatti oggetto oggi, 19 gennaio 2022, di minacce scritte recapitate in redazione assieme a un proiettile.

«Episodi come quello odierno – incalzano i rappresentanti regionali della categoria – unito all'analogo della settimana scorsa ai danni del presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al direttore dell'Azienda Sanitaria trentina Antonio Ferro sono inaccettabili perché si pongono al di fuori del contesto democratico e non hanno nulla a che vedere con una normale dialettica».

Per sindacato e Ordine del Trentino Alto Adige, «estremisti fautori di posizioni antiscientifiche stanno approfittando della pandemia solo per ingenerare confusione. La democrazia di cui la libertà di stampa è uno dei cardini – aggiungono – è forte e resisterà a questi gesti inconsulti».

Sindacato regionale, Assostampa di Bolzano e di Trento e Ordine «si stringono attorno alla redazione incoraggiandola a proseguire con tranquillità nel suo lavoro e desiderano rassicurare l'opinione pubblica che le giornaliste e i giornalisti continueranno ad esercitare il mandato professionale che affonda le proprie radici nell'articolo 21 della Costituzione repubblicana. Siamo fiduciosi – conclude la nota – che le forze dell'ordine e la magistratura sapranno assicurare alla giustizia i responsabili di questi episodi».

Al fianco dei giornalisti dell'Alto Adige anche la Federazione nazionale della Stampa italiana, che si associa alla protesta dei rappresentanti regionali e anticipa che trasmetterà la documentazione all'Osservatorio cronisti minacciati del Viminale, pronta ad appoggiare le azioni che i colleghi decideranno di promuovere.

«L'auspicio - commentano il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti - è che le autorità competenti vogliano identificare e denunciare chi continua a minacciare e ad ostacolare il diritto di cronaca. Nessuna indulgenza per costoro e nessun alibi per chi vuole colpire l'articolo 21 della Costituzione e il diritto dei cittadini ad essere informarti con competenza e autorevolezza, senza nulla concedere allo sciamano di turno».

@fnsisocial

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