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Alcune storiche copertine dell'Espresso (Foto: repstatic.it)
Editoria 28 Giu 2022

L'Espresso, dal 1° luglio il passaggio a Bfc Media. Lirio Abbate confermato direttore

Via libera definitivo alla cessione del settimanale fondato da Arrigo Benedetti e Eugenio Scalfari al gruppo controllato da Danilo Iervolino. In segno di continuità  con la precedente gestione - spiega l'editore -, restano le redazioni di Roma e di Milano, i collaboratori e l'attuale organico di grafici e impiegati.

Per L'Espresso inizia una nuova era: lascia il Gruppo Gedi ed entra in quello di Bfc Media Spa, società quotata allo Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (BFC:IM), fondata da Denis Masetti e controllata da Danilo Iervolino. È stato infatti firmato il contratto di cessione definitivo, con decorrenza degli effetti dal 1° luglio 2022, dopo la rinuncia da parte del governo all'esercizio della Golden Power (istituito per la salvaguardia degli assetti delle imprese operanti in ambiti ritenuti strategici e di interesse nazionale, tra cui le comunicazioni, ambito in cui rientra L'Espresso) che aveva costituito finora la condizione sospensiva alla definitiva firma dell'atto di cessione di tre rami d'azienda: il settimanale L'Espresso, il periodico Le Guide de L'Espresso e i relativi asset editoriali e digitali, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, da corrispondere in due tranche (la prima da 2,8 milioni all'atto del closing, la seconda entro il 31 agosto 2022).

L'esborso finale – si legge in una nota dell'editore pubblicata anche sul sito web del settimanale – potrà subire delle diminuzioni per effetto dei risconti relativi alla vendita di abbonamenti già incassati, ma che produrranno i loro effetti nei prossimi mesi e che il gruppo Gedi trasferirà in capo all'acquirente.

L'operazione è avvenuta attraverso la newco L'Espresso Media Srl, controllata al 51% da Bfc Media e al 49% da IDI di Danilo Iervolino, costituita per l'occasione negli scorsi mesi e già firmataria del contratto preliminare del 5 maggio scorso. L'operazione è stata interamente autofinanziata dai soci Bfc Media e Idi. I rami d'azienda vengono acquisiti senza debiti, né crediti. Nel 2021 il settimanale L'Espresso ha realizzato ricavi per circa 10 milioni di euro, con un Ebitda margin allineato a quello delle testate edite da Bfc Media.

Per confermare la sintonia e sinergia tra Bfc Media Spa e la controllata L'Espresso Media Srl, il Consiglio di amministrazione è stato replicato in toto, confermando la fiducia dell'azionista Danilo Iervolino al presidente Denis Masetti, all'amministratore delegato Marco Forlani e ai consiglieri Mirko Bertucci, Mario Rosario Miele, Maurizio Milan, Massimiliano Muneghina, Paola Picilli, Alessandro Mauro Rossi.

In segno di continuità con la precedente gestione, è stato confermato direttore de L'Espresso Lirio Abbate, così come confermati sono le redazioni di Roma e di Milano e il parco collaboratori che si integreranno con tutto il sistema multimediale di Bfc Media.

Confermato anche l'organico di grafici e impiegati attualmente presenti, che lavoreranno in sedi prestigiose a Roma, in Via in Lucina 17, e a Milano, in via Galvani 24, al 9/o piano del Palacom, mentre è in corso l'allestimento di un apposito spazio di oltre 400 metri quadrati che ospiterà le più moderne tecnologie per la produzione digitale: radio, tv e web. (Ansa)

PER APPROFONDIRE
A questo link l'editoriale del direttore, Lirio Abbate dal titolo "Fedeli alla tradizione, con un linguaggio digitale". Qui, infine, la timeline "L'Espresso, dal 1955 a oggi: le tappe di una grande storia di giornalismo che continua".

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