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Fnsi 03 Dic 2010

Legge Gasparri, il 31 dicembre scade il divieto di incroci Stampa-Tv: la Fnsi concorda con l’allarme dell'Agcom e la necessità di una proroga

“L’allarme lanciato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ripropone in tutta la sua urgenza il limite della legge Gasparri in tema di incroci tra televisioni e giornali ed evidenzia una volta di più la portata del conflitto di interessi. L’avviso sulle pesanti conseguenze della fine del divieto, all’acquisizione di giornali da parte dei proprietari delle grandi televisioni, a partire dal 1 gennaio prossimo non può restare inascoltato a parere della Fnsi che già da mesi aveva sollecitato opportune iniziative di garanzia. Per Governo e Parlamento si pone l’esigenza di urgenti interventi correttivi della legge Gasparri che fissa i tempi del divieto di incroci tra Tv e giornali fino al 31 dicembre di quest’anno.

“L’allarme lanciato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ripropone in tutta la sua urgenza il limite della legge Gasparri in tema di incroci tra televisioni e giornali ed evidenzia una volta di più la portata del conflitto di interessi. L’avviso sulle pesanti conseguenze della fine del divieto, all’acquisizione di giornali da parte dei proprietari delle grandi televisioni, a partire dal 1 gennaio prossimo non può restare inascoltato a parere della Fnsi che già da mesi aveva sollecitato opportune iniziative di garanzia. Per Governo e Parlamento si pone l’esigenza di urgenti interventi correttivi della legge Gasparri che fissa i tempi del divieto di incroci tra Tv e giornali fino al 31 dicembre di quest’anno.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che prorogare questa norma sia la soluzione minimale possibile - eppure indispensabile – nella temperie che viviamo, anche per mezzo di provvedimenti urgenti e condivisi. Si tratta di interessi generali del Paese da tutelare in termini assoluti: pluralismo dell’informazione e del mercato editoriale, tutela della concorrenza, sono elementi essenziali di sistema che devono essere garantiti, anche in ossequio all’ordinamento europeo. La scadenza del divieto di partecipazioni incrociate in diversi media apre scenari di grave e inaccettabile squilibrio, che persino un’Autorità terza come l’Agcom non ha potuto mancare di mettere pubblicamente in luce, evidenziando che la portata estensibile dei conflitti di interesse aggrava l’anomalia del sistema italiano, che da gennaio rischia di essere esposto a scorribande imprevedibili sui principali giornali italiani. L’interesse del Paese esige chiarezza, trasparenza e protezione del pluralismo dell’informazione che è, e rimane, uno dei princìpi fondamentali non solo della convivenza civile ma anche della Carta Europea dei diritti posta a base dell’Unione Europea”.

@fnsisocial

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