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Editoria 17 Apr 2008

Legge editoria, Giuseppe Giulietti: “Disponibili anche dall’opposizione a compiere lo stesso percorso” Paolo Bonaiuti: “La riforma? Si faccia insieme” Ricardo Franco Levi: “Bene Giulietti e Bonaiuti, ripresenter&ogra

16 aprile - ''Confermiamo assolutamente la medesima posizione e la medesima disponibilità, anche dai banchi dell'opposizione a compiere lo stesso percorso'' annunciato nei giorni scorsi sulla legge di riforma dell'editoria. Lo dice Giuseppe Giulietti portavoce di Art. 21.

16 aprile - ''Confermiamo assolutamente la medesima posizione e la medesima disponibilità, anche dai banchi dell'opposizione a compiere lo stesso percorso'' annunciato nei giorni scorsi sulla legge di riforma dell'editoria. Lo dice Giuseppe Giulietti portavoce di Art. 21.

''Il presidente e il segretario della Fnsi Roberto Natale e Franco Siddi - spiega Giulietti - hanno rivolto un appello a tutte le forze politiche affinché, in tempi brevi, sia approvata una nuova legge sulla editoria che risponda a criteri di moralizzazione, di salvaguardia del denaro pubblico, di efficienza amministrativa e di forte sostegno alla innovazione e alla creazione di nuove imprese. Analogo appello era stato lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Fieg Boris Biancheri. Quando l'esito del voto era ancora ignoto avevamo proposto di dare una corsia preferenziale ad una legge che nascesse dalla fusione tra le parti condivise della proposta Bonaiuti e della proposta Levi, ovviamente aperta al contributo ulteriore di tutte le forze politiche e sociali oggi, a risultato elettorale noto, confermiamo assolutamente la medesima posizione e la medesima disponibilità, anche dai banchi dell'opposizione a compiere lo stesso percorso - ribadisce Giulietti -, senza dimenticare che tale riforma non dovrà tralasciare le questioni relative all'editoria libraria, alla distribuzione al credito di imposta relativo all'acquisto della carta. Dichiariamo sin da oggi, invece, la nostra indisponibilità a votare qualsiasi norma tendente a mettere sotto controllo la rete con l'intenzione di colpire l'autonomia editoriale di tanti siti e di tanti blog''. (ANSA) 16 aprile - La riforma dell'editoria? Si deve riprendere ma ''chiedo che l'opposizione sia d'accordo perché la diffusione della cultura e delle idee è una cosa che si deve fare sempre insieme'': così Paolo Bonaiuti, vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai e portavoce di Silvio Berlusconi, a Sky Tg24 pomeriggio. Bonaiuti ricorda di aver ''tentato di fare una riforma condivisa dell'editoria''. ''Si è andati avanti con un voto bipartisan'', ma poi la riforma si è fermata.(ANSA). 16 aprile - ''Ho letto e ascoltato con piacere, nella giornata di oggi le parole dell'on. Bonaiuti e dell'on. Giulietti a favore di un approccio condiviso ad una riforma dell'editoria. Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, considero queste prese di posizione coerenti con la felice tradizione del Parlamento italiano che ha sempre saputo trovare il modo per affrontare i temi dell'editoria in un'ottica e con un spirito che superassero le pur legittime divisioni tra gli schieramenti politici''. Lo dichiara Ricardo Franco Levi, sottosegretario all'informazione e all'editoria. ''È con questo medesimo spirito che confermo la mia intenzione di ripresentare al prossimo Parlamento il disegno di legge per la riforma dell'editoria che, pur approvato dal Consiglio dei Ministri - continua Levi -, non si era potuto formalmente trasmettere alle Camere per le dimissioni del Governo. Si tratta, ci tengo a ricordarlo, di un testo elaborato, con la consulenza di una commissione di esperti presieduta dal prof. Enzo Cheli, sulla base del lavoro svolto dall'esecutivo precedente e arricchito con il frutto di un'amplissima consultazione di tutti gli operatori e di tutte le organizzazioni rappresentative del settore dell'editoria quotidiana, periodica e libraria''. Spiega ancora Levi che ''Il primo, ancora informale ma positivo apprezzamento già raccolto sul testo del disegno di legge da parte delle competenti commissioni parlamentari e dalla Commissione Europea mi fa sperare che, sulla base di questo provvedimento, possano maturare nel Parlamento le condizioni per un lavoro fruttuoso ed in grado di portare all'approvazione di quella riforma che l'editoria italiana aspetta e richiede''. (ANSA)

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