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Osservatorio sui media 11 Feb 2008

Le vere cause del declino dei giornali - da lsdi.it

Sono diventati monopoli rigidi e lenti, affetti da gigantismo e privi di strategie che non siano solamente difensive.

Sono diventati monopoli rigidi e lenti, affetti da gigantismo e privi di strategie che non siano solamente difensive.

E gli investimenti nell’unico capitale intellettuale dei giornali – il giornalismo – sono stati costantemente ridotti e le redazioni hanno perso così molti dei migliori talenti http://www.lsdi.it/2008/02/10/le-vere-cause-del-declino-dei-giornali/ ---------- Dal giornalismo al “churnalism”, produzione di massa di ignoranza Una ricerca dell’ Università di Cardiff ha accertato che l’ 80% degli articoli dei giornali di qualità del Regno Unito sono prevalentemente fatti riciclando notizie di agenzia o comunicati stampa - E che alcuni giornalisti ora producono materialmente almeno tre volte articoli in più di quanto facessero 20 anni fa. http://www.lsdi.it/2008/02/07/dal-giornalismo-al-%e2%80%9cchurnalism%e2%80%9d-produzione-di-massa-di-ignoranza/ ---------------------- Giornalismo d’ inchiesta come servizio pubblico Si avvicina il momento del lancio per Pro Publica, un sito Usa di giornalismo d’ inchiesta online – Lo dirigerà un ex redattore capo del Wall Street Journal e punterà soprattutto sui settori affari e governo – Il progetto è finanziato (10 milioni di dollari) da diverse Fondazioni – La scommessa di altre testate, come MediaPart e Rue89 in Francia, e la fragilità del modello online, ancora incerto fra gratuità e abbonamenti – Aria di transizione http://www.lsdi.it/2008/02/05/giornalismo-d%e2%80%99-inchiesta-come-servizio-pubblico/ ---------- Leggere i giornali su Kindle? Non è proprio la stessa cosa, ma… Peter Osnos, ex giornalista del Washington Post e ora vicepresidente della Columbia Journalism Review, racconta che cosa si prova leggendo un quotidiano su Kindle - “Il giornale di carta e’ un prodotto molto più ricco della versione digitale. Ma avere i contenuti su una macchina ai miei ordini e’ un surrogato accettabile che senza dubbio migliorerà con l’evolversi della tecnologia” http://www.lsdi.it/2008/02/08/leggere-i-giornali-su-kindle-perche-no/ --------- Usa: sussidi governativi ai giornali? Continua negli Stati Uniti il dibattito sulla cosiddetta “Uncle Sam Solution” alla crisi della stampa – A molti sembra comunque inattuale ipotizzare aiuti del governo prima che i giornali abbiano fatto uno sforzo concreto per adattare il proprio business model alla realtà del mondo digitale http://www.lsdi.it/2008/02/10/usa-sussidi-governativi-ai-giornali/ ---------- Google News diventa glocale Basta inserire un nome di città, un indirizzo o addirittura un codice postale per trovare le notizie locali relative a quei parametri o quello che nel mondo si è scritto su quelle località– Il servizio per ora funziona solo in Usa e con le notizie in lingua inglese, ma dovrebbe estendersi secondo una strategia di valorizzazione delle fonti locali http://www.lsdi.it/2008/02/10/google-news-diventa-glocale/ ---------- Liberalizzato l’ accesso all’ archivio online del Corriere della Sera Sulla scia del New York Times, anche il Corriere della Sera apre i suoi archivi digitali (a partire dal 1992) alla consultazione gratuita dei lettori- Un ‘’archivio dinamico’’, con la possibilità di fare ricerche sia per data che per rilevanza http://www.lsdi.it/2008/02/10/liberalizzato-l%e2%80%99-accesso-all%e2%80%99-archivio-online-del-corriere-della-sera/ ---------- Metro International in rosso nel 2007 Il gruppo ha registrato una perdita netta di 27,6 milioni di dollari, dovuta alla “volatilità del mercato dei giornali” – Il nuovo Ceo, Per Mikael Jensen, annuncia forti investimenti sull’ online con tre nuovi siti in Francia (marzo prossimo), Spagna e Olanda – Il gruppo rivendica 23 milioni di lettori quotidiani, il 74% dei quali sotto i 49 anni http://www.lsdi.it/2008/02/10/metro-international-in-rosso-nel-2007/ ---------- Reporterist.com: una “eBay” per giornalisti Hemant e Sindya Bhanoo (nella foto) hanno dato vita a questa sorta di “mostra-mercato” editoriale online, una “eBay” dove giornalisti e capi delle redazioni possono discutere e contrattare in rete. I primi presentando i loro articoli e i secondi valutandone le possibilita’ di pubblicazione http://www.lsdi.it/2008/02/10/reporteristcom-una-%e2%80%9cebay%e2%80%9d-per-giornalisti/ ---------- Un social network per giornalisti in rete Oltre 1000 persone si sono associate a Wired Journalists, lanciata recentemente da Ryan Sholin, giornalista ed editore online su una piattaforma Ning http://www.lsdi.it/2008/02/08/un-social-network-per-giornalisti-in-rete/ --------- Il 2008 anno di sviluppo per il Citizen Journalism? Una delle fondatrici del progetto NewAssignment, uno dei più avanzati esperimenti di CJ negli Usa, propone una serie di profezie per il futuro prossimo, che sono però anche delle linee guida - Organizzazione, guardare ai mercati emergenti, video e ancora video, l’ orgoglio della solitudine, separare il grano dal loglio http://www.lsdi.it/2008/02/06/il-2008-anno-di-sviluppo-per-il-citizen-journalism/ ---------------- I conflitti internazionali in un sito di Citizen Journalism Una nuova rete di giornalismo partecipativo entrerà in azione alla fine di febbraio per affrontare unicamente le questioni delle grandi crisi del pianeta – iConflict.com pubblicherà anche immagini e video prodotti dagli utenti e, periodicamente, un Rapporto su temi specifici. http://www.lsdi.it/2008/02/07/i-conflitti-internazionali-in-un-sito-di-citizen-journalism/ ---------- MediaPart: un accordo amichevole mette fine alla vertenza giudiziaria Il gruppo editoriale Média-Participations ha rinunciato all’ azione giudiziaria nei confronti di MediaPart con un accordo amichevole intervenuto in seguito a una iniziativa del suo presidente, Vincent Montagne. http://www.lsdi.it/2008/02/08/mediapart-un-accordo-amichevole-mette-fine-alla-vertenza-giudiziaria/ ---------- AskBigNews, nasce in Usa un nuovo aggregatore di informazione Le notizie, spiega Motoricerca, vengono scelte e impagninate sulla base di un algoritmo che tiene conto di quattro fattori: l’immediatezza, l’impatto sui media, la presenza di foto e video di qualità e la discussione generata online. http://www.lsdi.it/2008/02/07/askbignews-nasce-in-usa-un-nuovo-aggregatore-di-notizie/ ---------- Gratis online le foto di Getty Images se pubblicate con inserzioni Un sito in fase sperimentale, PicApp, consentirà a blogger ed editori online la pubblicazione gratuita di immagini coperte da copyright ma dotate di avvisi pubblicitari correlati ai loro contenuti http://www.lsdi.it/2008/02/06/gratis-online-le-foto-di-getty-images-se-pubblicate-con-inserzioni/ ------------- Giappone: un portale comune per tre quotidiani diversi Le aziende editoriali di tre dei maggiori giornali giapponesi si sono messe insieme e hanno dato vita a un sito online che consentirà di leggere notizie e servizi dei tre giornali – L’ obbiettivo dell’ iniziativa è di “accrescere l’ influenza su internet” della carta stampata http://www.lsdi.it/2008/02/05/giappone-un-portale-comune-per-tre-quotidiani-diversi/ ----------- Un giornale gratuito giapponese punta alla generazione dei “baby boomers” “Gaya Gaya” si rivolge agli ultra 55enni che sono in pensione e hanno molto tempo da dedicare alle attività sociali – Molti lettori si sono impegnati nel volontariato nelle loro comunità - La popolazione giapponese invecchia e si apre una grande nuova ‘’nicchia’’ http://www.lsdi.it/2008/02/05/un-giornale-gratuito-giapponese-punta-alla-generazione-dei-%e2%80%9cbaby-boomers%e2%80%9d/ ---------- 95 giornalisti uccisi nel 2007, WAN Il paese più insanguinato resta l’ Iraq dove l’ anno scorso le vittime sono state 44 – Al secondo posto la Somalia, con otto giornalisti uccisi, seguita da Sr Lanka (6) e Pakistan (5) http://www.lsdi.it/2008/02/10/95-giornalisti-uccisi-nel-2007-wan/ ---------- Il Newseum di Washington aprirà l’ 11 aprile Un edificio di sette piani e 23.000 metri quadrati interamente dedicato alla storia dei media, dall’ invensione della stampa all’ era digitale http://www.lsdi.it/2008/02/10/il-newseum-di-washington-aprira-l%e2%80%99-11-aprile/ ************ Lsdi - Segnalazioni - La spesa globale per la pubblicità online supererà i 60 miliardi di dollari nel 2010 La previsione è della ZenithOptimedia. Quest’ anno la spesa toccherà i 45 miliardi. Nel 2010 il Nord America continuerà a fare la parte del leone, con più di 1/3 del totale degli investimenti globali. Seguiranno l’ Europa occidentale e l’ Asia del Pacifico. http://www.sfnblog.com/index.php/2008/02/08/1231-worldwide-online-ad-spending-to-exceed-us60-billion-in-2010 - L’ Unione europea pensa a un’ azione del WTO contro le restrizioni della Cina ai media stranieri Si tratta di un “problema molto importante, che abbiamo più volte sollevato con la Cina”, ha detto un portavoce della Commissione europea per i problemi del commercio. “Stiamo attualmente valutando delle eventuali misure da proporre”, ha aggiunto. http://www.ejc.net/media_news/eu_mulling_wto_action_on_chinese_foreign_media_restrictions_officials/ - Il “digital divide” è ancora ampio, dice l’ UNCTAD Il gap tra paesi ricchi e paesi poveri si sta riducendo per il progressive uso dei cellulari e della rete, ma il mondo sviluppato è ancora troppo avanti, secondo un Rapporto delle Nazioni Unite. http://www.ejc.net/media_news/rich_poor_digital_divide_still_broad_says_unctad/ - L’ audience del podcasting in crescita dopo anni di stagnazione Una ricerca di eMarketer ha annunciato che nel 2007 negli Usa le persone che usano il podcasting hanno raggiunto i 18,5 milioni e nel 2012 dovrebbero diventare 65 milioni, con un tasso di crescita del 251%. Anche se gli utenti attivi (quelli che usano il podcastig almeno una volta alla settimana) dovrebbero essere 25 milioni. http://www.howardowens.com/2008/podcast-audience-growing-after-years-of-stagnation/ - In crescita impetuosa gli internauti in Russia Alla fine del 2008 la Russia sarà come importanza il secondo mercato di Internet in Europa. Lo prevede una Ricerca di eMarketer, secondo cui il paese avrà più di 40 milioni di internauti alla fine dell’ anno. In Europa solo la Germania avrà una maggiore popolazione online. http://www.emarketer.com/Article.aspx?id=1005901&src=article1_newsltr

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