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Osservatorio sui media 19 Lug 2010

Le agenzie di stampa e l’“abbastanza buono”. Da lsdi.it

La decisione della CNN di ‘scaricare’ l’ Associated Press potenziando i propri servizi interni di produzione giornalistica segna l’ avvio di un nuovo rapporto fra le grandi testate e le grandi agenzie? – Su Followthemedia una riflessione di Philip Stone, per 30 anni giornalista di agenzia

La decisione della CNN di ‘scaricare’ l’ Associated Press potenziando i propri servizi interni di produzione giornalistica segna l’ avvio di un nuovo rapporto fra le grandi testate e le grandi agenzie? – Su Followthemedia una riflessione di Philip Stone, per 30 anni giornalista di agenzia

 – “Con le notizie diventate una merce così a buon mercato, qualche imprenditore intelligente ora dovrebbe costruire un grande magazzino a Bangalore e riempirlo di persone che monitorano i siti di informazione di tutto il mondo. Potrebbe facilmente produrre quell’ “abbastanza buono” per tutti di informazione regionale e internazionale dai materiali accessibili online. Naturalmente è chiaro che le agenzie di stampa che hanno personale sul luogo saranno le prime sul piano delle notizie, ma se non te la devi vedere con la comunità finanziaria o non hai un canale di informazione 24 ore su 24, arrivare primi non è importante come si potrebbe pensare. I costi bassi in questi giorni contano molto ed è per questo, per esempio, che molti giornali degli Stati Uniti in vari stati hanno costituito un loro proprio servizio cooperativo di produzione e raccolta di informazione come uno strumento per risparmiare soldi sui costi del servizio dell’ AP”
http://www.lsdi.it/2010/07/17/le-agenzie-di-stampa-e-l%E2%80%99-%E2%80%9Cabbastanza-buono%E2%80%9D/
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Quotidiani: diffusione in calo del 13% in nove anni in Italia anche se le testate crescono del 50%
Una Ricerca realizzata dall’ OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), dal titolo “L’ evoluzione dell’ informazione e Internet” – Il paese in testa per declino della diffusione è la Danimarca, con un calo del 22%, seguita da Australia, Ungheria e Regno Unito (che si attestano sul meno 18%), mentre quello in cui la diffusione è aumentata maggiormente è l’ Irlanda (+46%; leggermente in calo nel numero delle testate), preceduta da Portogallo (+31%) e, con un +25%, Turchia (che registra un aumento del numero delle testate del 75%)
http://www.lsdi.it/2010/07/18/quotidiani-diffusione-in-calo-del-13-in-nove-anni-in-italia-anche-se-le-testate-crescono-del-50/
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Media e potere
La codardia dei giornali Usa di fronte alla parola tortura
Prima del 2004, i quotidiani si riferivano al water  boarding come ad una tortura. Dopo le rivelazioni di Guanta- namo e la lista nera di Bush, si sono azzittiti – Su Alternet Will Bunch racconta e denuncia in un articolo dal titolo “La sconvolgente codardia del New York Times e degli altri quotidiani USA: troppo spaventati per dire ‘tortura’ ” come i giornali americani “hanno coraggiosamente girato i tacchi e battuto la ritirata” – La vicenda è sviscerata in un Report della Kennedy School of Government di Harvard, in cui, fra l’ altro, si sottolinea come il waterboarding “sia stato costantemente definito una tortura quando praticato da altre nazioni, ma quando è stato adottato in USA negli anni 2000 si è trattato di una pratica – parafrasando Nixon – non illegale”
http://www.lsdi.it/2010/07/08/la-codardia-dei-giornali-usa-di-fronte-alla-parola-tortura/
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La Rete
Internet invecchia: la maggioranza dei nuovi utenti online (in UK) hanno più di 50 anni
Una ricerca di Uk Online Measurement Company (UKOM) – Non solo la Rete in se stessa è in fase di maturazione, ma anche l’ audience si sta spostando verso fasce di età più avanzate – “Nonostante vi sia ancora la percezione che la rete ruoti attorno ai giovani, la realtà non è esattamente così”
http://www.lsdi.it/2010/07/16/internet-invecchia-la-maggioranza-dei-nuovi-utenti-online-in-uk-hanno-piu-di-50-anni/
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Russia, battaglia sui commenti online, prevale una linea ‘a misura di web’
A giugno la Corte suprema di Mosca aveva stabilito la totale responsabilità delle redazioni di media online nei confronti dei commenti dei propri lettori – Una direttiva inapplicabile, che avrebbe obbligato le redazioni a controllare che ogni singolo commento non potesse essere accusato di estremismo – Dopo giorni di dibattiti e lavoro, é uscita una normativa più realistica e “a misura di web” – E anche il segretario dell’Unione dei giornalisti russi, Michail Fedotov, dice di essere “molto soddisfatto della decisione. Avevamo iniziato a lavorare sul documento che è stato approvato ora oltre un anno fa, la ritengo una grande vittoria”
http://www.lsdi.it/2010/07/08/russia-battaglia-sui-commenti-online-prevale-una-linea-%E2%80%98a-misura-di-web%E2%80%99/
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Internet: online 420 milioni di cinesi (il 31,8% della popolazione)
Lo ha reso noto il China Internet Network Information Centre, in un Rapporto pubblicato in questi giorni sul suo sito internet, spiegando anche che gli utenti di internet sugli apparecchi mobile sono cresciuti di 43,3 milioni nei primi sei mesi dell’ anno, raggiungendo i 277 milioni complessivi.
http://www.lsdi.it/2010/07/17/internet-online-420-milioni-di-cinesi-il-318-della-popolazione/

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