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Vertenze 18 Gen 2016

“Quotidiano del Sud - Basilicata”, domani il tavolo con sindacati e Regione. Le precisazioni della Luedi

C’è ancora margine per intervenire sulla vicenda dei lavoratori della Luedi, il service che fornisce giornalisti e poligrafici all’edizione “Basilicata” del “Quotidiano del Sud”. Domani, 19 gennaio, i rappresentanti del service incontreranno sindacati e Regione per fare chiarezza su una situazione tanto complicata da indurre l’azienda a fare alcune precisazioni.

C’è ancora margine per intervenire sulla vicenda dei lavoratori della Luedi, il service che fornisce giornalisti e poligrafici all’edizione “Basilicata” del “Quotidiano del Sud”. Domani, 19 gennaio, i rappresentanti del service incontreranno sindacati e Regione per fare chiarezza su una situazione tanto complicata da indurre l’azienda a fare alcune precisazioni.

Un tavolo di confronto con sindacati e Regione, convocato per domani, potrebbe portare ad una svolta nella vicenda che a inizio anno ha visto protagonisti i lavoratori della Luedi, il service che fornisce giornalisti e poligrafici all’edizione “Basilicata” del “Quotidiano del Sud”. Lo annuncia la stessa azienda, che vista la complessità della situazione ha ritenuto di dover fare alcune precisazioni «in merito alle notizie, spesso confuse ed imprecise, circolate negli ultimi giorni in relazione alla situazione dei propri dipendenti delle redazioni di Matera e Potenza».
Ecco cosa scrivono i rappresentanti del service.
«La Luedi Srl, società editrice dall'anno 2002 de "il Quotidiano della Basilicata" e prima realtà editoriale di questa regione per numero di dipendenti e, in particolare, di giornalisti assunti a tempo indeterminato, sta affrontando sin dall'anno 2009 la crisi congiunturale di questo Paese, e del settore editoriale più nello specifico, senza aver mai ricevuto il pur ricercato sostegno da parte delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali lucane, riuscendo a garantire negli anni la presenza in edicola di una testata di informazione locale libera ed autorevole.
Tutto ciò, con ogni sforzo diretto della società editrice ed avendo sempre evitato riduzioni di personale, anche ricorrendo, ove possibile, al sostegno degli ammortizzatori sociali come misura alternativa alle stesse e subendo annualmente pesanti perdite economiche che i soci della Luedi hanno sin qui voluto e potuto ripianare.
Recentemente, in presenza di un trend di vendite di copie e pubblicità sempre più depresso e, nonostante, gli importanti investimenti in innovazione tecnologica, effettuati a totale carico della scrivente società, che hanno reso possibile alla nostra testata di conseguire la leadership regionale per indici di lettura e contatti unici (anche certificati da una ricerca indipendente commissionata dalla Regione Basilicata), ma che non hanno apportato significativi incrementi di ricavi, come accade nel Mondo per tutte le società di informazione in questa delicata fase di transizione, la Luedi di intesa con l'unanimità del corpo redazionale ha proposto la fornitura di un service per i contenuti di cronaca locale a società terza per garantire la presenza in edicola di una qualificata informazione con l'edizione lucana de "il Quotidiano del Sud".
I ricavi che vengono garantiti per la fornitura del service sono contrattualmente convenuti in modo proporzionale ai ricavi dell'edizione ed ai contributi del Dipartimento per l'Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, purtroppo, sono erogati in misura ridotta rispetto a quanto spettante.
In ragione di quanto sopra, e non potendo sopportare ulteriori perdite, la Luedi, di intesa con le organizzazioni sindacali di categoria, al tavolo istituzionale presso la Regione Basilicata, dopo lungo confronto nel corso dell'anno appena trascorso, ha sottoscritto, in data 26 novembre 2015, un accordo per Cigs per cessazione di attività per 12 mesi per scongiurare l'immediato licenziamento di tutto il personale.
Quale diretta conseguenza dei fatti sopra riportati, l'assemblea dei soci della Luedi, in data 21 dicembre 2015, si è trovata nella condizione obbligata di adempiere ad un preciso dettato del Codice Civile che impone ai sensi del comma 4 dell'art. 2484 la messa in liquidazione della società nominando all'uopo un liquidatore, il quale pure ha il preciso obbligo di legge di tutelare il patrimonio aziendale evitando attività che implichino perdite fino alla liquidazione della stessa o all'intervento di fatti nuovi che possano permettere la revoca della liquidazione.
Nell'immediatezza, il precedente legale rappresentante della società convocava un'assemblea dei lavoratori per informare gli stessi della nomina di un nuovo organo amministrativo e per anticipare pure quanto successivamente il liquidatore stesso provvedeva a formalizzare con nota del 30 dicembre 2015.
In tale nota, i giornalisti ed i poligrafici della Luedi erano informati della possibilità, in alternativa alla Cigs a zero ore, di proseguire il service per un altro anno contrattuale attuando dal 1 gennaio 2016 la Cigs con una consistente riduzione media dell'orario di lavoro per garantire, da una parte, l'equilibrio economico tra costi e ricavi e, dall'altra, il mantenimento di tutta la forza occupazionale nel rispetto dell'accordo del 26 novembre 2015.
Purtroppo, in una concitata, inesatta e confusa corrispondenza proveniente da varie componenti aziendali, si percepiva, da parte del liquidatore della società, la subordinazione di una risposta da parte dei lavoratori all'esito di un tavolo istituzionale con i sindacati e la Regione che non consentiva al predetto liquidatore di poter assumere, entro la convenuta data contrattuale del 10 gennaio u.s., un impegno contrattuale per il nuovo anno di service in quanto fortemente esposti al rischio di una possibile azione di danno in caso di malaugurato esito negativo del tavolo sindacale a quel momento annunciato, ma non convocato.
Per quanto sopra, e nell'interesse primario dei lavoratori tutti, il liquidatore provvedeva a congelare fino al 31 gennaio p.v. il rinnovo del contratto di service, non potendo evidentemente assumere impegni diversi fino alla convocazione del tavolo sindacale ed in modo da garantire la possibilità dal 1° febbraio p.v. di ripristinare il service annuale all'esito del predetto tavolo.
Ancor prima, il liquidatore dava la propria disponibilità a partecipare al tavolo successivamente convocato per la data di domani, 19 gennaio, presso il dipartimento Politiche di sviluppo della Regione Basilicata e per il quale si confida che tutte le parti sapranno individuare le migliori soluzioni nell'interesse dell'integrità aziendale e dei lavoratori».

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