Ancora un caso di minacce ad un giornalista del Pontino. Si tratta di Vittorio Buongiorno, capo della redazione di Latina de Il Messaggero, affrontato all’uscita dalla messa pochi giorni dopo i tragici fatti di Charlie Hebdo da Gianluca Tuma, da poco finito in carcere con altre 23 persone. Al collega Buongiorno la solidarietà dell’Associazione stampa Romana, della Federazione nazionale della stampa e dell'Unione cronisti.
Lazzaro Pappagallo, segretario dell’Associazione stampa
Romana, e Gaetano Coppola, fiduciario della sezione di Latina dell’Asr
intervengono dopo la pesante intimidazione subita dal collega Vittorio
Buongiorno, capo della redazione di Latina de Il Messaggero.
“Hai visto cosa succede in Francia a chi usa la penna scorrettamente?”, si è
sentito dire Buongiorno da Gianluca Tuma, citato dal collega in alcuni articoli
sulla criminalità e i suoi legami con la politica nella città.
“Una frase con una carica minacciosa gravissima, visto che era da qualche
giorno accaduta la strage nella redazione di Charlie Hebdo. Una minaccia –
scrivono Pappagallo e Coppola – in puro stile mafioso, pronunciata all'interno
della cattedrale di Latina al termine della messa domenicale”.
“Una minaccia che emerge solo oggi, a distanza di qualche mese da quando venne
pronunciata, perché – prosegue Stampa Romana – la magistratura pregò allora il
collega Buongiorno, che aveva subito sporto denuncia in questura, di non
divulgare l'accaduto perché avrebbe potuto compromettere le indagini in corso.
Indagini che hanno portato all'arresto dello stesso Tuma e di altre 23 persone,
tra cui due carabinieri e un poliziotto, implicati in una grossa organizzazione
che gestiva traffici criminali a Latina e in via di espansione”.
“Colpisce la modalità di quanto accaduto, in chiesa, tra la gente. Modalità che
danno ancora più forza alla minaccia subita” commenta il collega Buongiorno,
che ha subito sporto denuncia in questura, ma che ha dovuto tenere nascosto il
fatto, dando l'impressione al Tuma di aver subito l'intimidazione e restando
pericolosamente in solitudine senza poter creare quella rete di solidarietà che
in questi casi è sempre importante.
“Di questa collaborazione – ricorda la nota – magistratura e squadra mobile
hanno pubblicamente dato atto al collega Buongiorno nel divulgare la notizia
dell'operazione. Il tempo trascorso e l'arresto del responsabile per una serie
di reati ora al vaglio del magistrato, non diminuiscono in ogni caso la gravità
delle minacce, mai da sottovalutare”.
L'Associazione Stampa Romana, sezione di Latina, esprime dunque “solidarietà al
collega Vittorio Buongiorno e alla sua famiglia e chiede alle autorità una
attenta vigilanza per garantire sicurezza a chi ogni giorno lavora per
informare i lettori con serietà e professionalità e non deve, per questo,
mettere a rischio la propria vita”.
Sull'episodio interviene anche l’Unci, l'Unione nazionale cronisti italiani, per esprimere "la piena solidarietà al collega Vittorio Buongiorno del Messaggero, destinatario di una pesantissima minaccia di morte da parte di Gianluca Tuma, arrestato nell’ambito dell’inchiesta su una potente organizzazione criminale nel Pontino".
"L’episodio - prosegue l'Unci -, rivelato a sei mesi dal fatto per non compromettere le indagini sfociate nella retata, fa emergere, ancora una volta, la necessità di intervenire con decisione su più livelli per garantire, in primo luogo, l’incolumità di colleghi cronisti coraggiosi e delle loro famiglie, compito della magistratura e delle forze di polizia, ma, soprattutto, rende chiaro che urge un intervento legislativo, per rendere effettiva e proporzionata la reazione dell’ordinamento a episodi gravissimi, ormai seriali, e plurioffensivi".
"A rischio non sono solo la libertà e la sicurezza dei cronisti in prima linea, ma c’è anche - conclude la nota del presidente dell'Unci, Alessandro Galimberti - il principio costituzionale della libertà di informazione, pilastro fondante della democrazia. La sicurezza e la tranquillità dei giornalisti non possono essere separate dalla punizione esemplare, effettiva e immediata per chi vi attenta".