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Associazioni 23 Giu 2006

L'Assostampa Umbra: "Preoccupazione per l'intenzione manifestata da più parti di restringere il diritto di cronaca. Le norme per colpire gli abusi esistono già"

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Stampa Umbra esprime forte preoccupazione per l’intenzione da più parti manifestata di procedere a restrizioni senza precedenti al diritto di informare e di essere informati

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Stampa Umbra esprime forte preoccupazione per l’intenzione da più parti manifestata di procedere a restrizioni senza precedenti al diritto di informare e di essere informati

Se in Italia si verificano episodi di malaffare la colpa non è dei giornalisti che li raccontano attingendo a fonti certe,(e le trascrizioni di intercettazioni telefoniche,le sentenze, i provvedimenti dei giudici lo sono),ma è di quanti concorrono al determinarsi del malaffare stesso. Le norme per colpire gli eventuali eccessi,le distorsioni,gli abusi,l’uso improprio dei materiali raccolti ,(e pubblicare elementi, che non hanno attinenza con lo specifico oggetto di un’inchiesta giudiziaria e che sono lesivi della dignità delle persone, lo è), ci sono e vanno dal Codice Penale alle leggi sulla privacy,dalle leggi sull’esercizio della professione giornalistica ai Codici Deontologici. Condividendo le recenti pronunce in materia della Fnsi, della Fieg e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’Asu denuncia il rischio che nuove limitazioni e ostacoli al diritto di cronaca possano in realtà nascondere il tentativo di introdurre forme di censura preventiva e pericolosi strumenti di controllo,pressione e condizionamento della libertà di stampa. Sorprende che il dibattito su questa delicata materia occupi l’interesse della politica soltanto ed esclusivamente quando è la politica o pezzi di essa ad essere in qualche modo al centro del lavoro della magistratura e quindi della cronaca giudiziaria.

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