L'Associazione Stampa Romana ha seguito con interesse lo scambio di comunicati fra l'editore della Dire, Federico Bianchi di Castelbianco, il Cdr dell'agenzia, il direttore, Giuseppe Pace e il presidente del Cda, Laura Gambescia.
L'Asr ribadisce la sua solidarietà con la rappresentanza sindacale e la redazione della Dire, respingendo al mittente le "battute" dell'editore sulla salute mentale dei giornalisti. Ma il sindacato regionale non può che ribadire che l'azienda ha già violato più volte un accordo sindacale da essa stessa sottoscritto in sede Fieg e continua a non rispondere alle sollecitazione della Fnsi, della Asr e dell'Aser che, proprio in seguito a queste violazioni, hanno chiesto di anticipare la verifica prevista ad aprile. Se davvero l'editore e il suo managment hanno a cuore le sortri dell'agenzia e dei posti di lavoro, non hanno altro da fare che sedersi intorno a un tavolo con il sindacato. Troveranno, come in passato, un interlocutore pronto a mettere in campo tutte le soluzioni possibili per salvaguardare il futuro dell'azienda, l'autonomia dei giornalisti e i posti di lavoro. In caso contrario, l'Asr proseguirà con l'azione sindacale e legale a tutela dei colleghi.