L'Assemblea dei redattori del Messaggero denuncia con preoccupazione la perdurante assenza di un progetto di sviluppo nella qualità, che rischia di portare il nostro giornale a snaturare le sue caratteristiche e il suo rapporto con i lettori. E' giustificato il timore che sia in atto un ridimensionamento del quotidiano, che va a colpire gli spazi professionali e di diffusione, con la minaccia perfino di ridurre le nostre redazioni regionali.
Dal Cdr del Messaggero L'Assemblea dei redattori del Messaggero denuncia con preoccupazione la perdurante assenza di un progetto di sviluppo nella qualità, che rischia di portare il nostro giornale a snaturare le sue caratteristiche e il suo rapporto con i lettori. E' giustificato il timore che sia in atto un ridimensionamento del quotidiano, che va a colpire gli spazi professionali e di diffusione, con la minaccia perfino di ridurre le nostre redazioni regionali. A fronte di utili rilevantissimi, ampiamente evidenziati nelle cronache dello stesso Messaggero, l'Editore continua a perseguire una severa politica di tagli, che sacrifica le risorse professionali e gli investimenti sui giornalisti. Negli ultimi mesi, in nome del risparmio, si è arrivati a rinunciare a seguire con propri inviati importanti avvenimenti internazionali. Gli spazi della pubblicità sono sempre più invadenti, l'autonomia professionale è sempre più minacciata. E' un'involuzione che rischia di colpire la stessa testata nella sua credibilità e nella sua forza. Sporadiche assunzioni e iniziative, fuori da un progetto complessivo, non riescono a colmare il depauperamento della redazione. L'Assemblea dei redattori del Messaggero chiede al Comitato di redazione di aprire un confronto immediato con la proprietà su questi temi, in tutela della dignità e dell'indipendenza dei giornalisti e della testata, e di riferirne entro un mese Approvato all'unanimità dall'Assemblea dei redattori del Messaggero il 24 maggio 2005