Decine e decine di giornalisti italiani e stranieri, rappresentanti di associazioni, movimenti, semplici cittadini ed i presidenti dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, e della Fnsi, Roberto Natale erano davanti al Cie di Roma a Ponte Galeria oggi lunedì 25 luglio. Alla stessa ora in tutta Italia presidi di fronte ai centri di identificazione ed espulsione (Cie) e dei Centri di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara) organizzati dalla Fnsi, dall'Ordine dei giornalisti, da Articolo21, dall'Asgi, da Primo Marzo e da altre importanti associazioni e movimenti per dire no alla circolare del ministro Maroni che vieta categoricamente l'entrata in questi centri ai giornalisti.
Pubblichiamo all'interno i link ai video dei presidi CIE
Una decisione assolutamente incomprensibile che rende questi centri luoghi privi di fondamentali diritti democratici per chi coattivamente è presente.
Nemmeno nelle carceri - è stato sottolineato da molti presenti al Cie di Ponte Galeria - c'è una così palese violazione del diritto di informazione. Solo una delegazione di parlamentari, che hanno aderito alla iniziativa di Fnsi e Ordine, ha potuto varcare gli alti cancelli del centro alle porte di Roma.
LINK AI VIDEO DEI PRESIDI CIE E AUDIO
CIE-CARA SARDEGNA: http://www.videolina.it/view/servizi/18086.html
CIE-CARA BARI: http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/assostampa-puglia-chiede-accesso-cie-cara/cm-157583
CIE-CARA MILANO: http://www.youtube.com/watch?v=Lbumfxa-F8Y
FAHRENHEIT – RAI RADIO3 SULLA MANIFESTAZIONE:
http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=325580
RAI TG3 SULLA MANIFESTAZIONE:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d8869e66-223f-42d8-8df7-f40a99561731-tg3.html
RAINEWS24:
http://www.youtube.com/watch?v=E5iaUGPYf4k&feature=youtu.be
IMMIGRAZIONE: SIDDI (FNSI),TOGLIERE DIVIETO STAMPA NEI CENTRI
''Una circolare amministrativa che va rimossa: avere paura di far conoscere quello che succede all'interno dei Centri significa alimentare i dubbi. Crediamo che sia una questione di civiltà rimuovere questo divieto''. Lo ha detto il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, intervenuto questa mattina alla manifestazione promossa dalla Federazione nazionale stampa e da altre associazioni davanti al Cie di Elmas per protestare contro il provvedimento del Ministero dell'Interno che regolano l'ingresso della stampa nei Centri di identificazione e espulsione, e nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo politico (Cara).
''Abbiamo inviato una lettera al ministro Maroni – ha aggiunto Siddi - non capiamo le motivazioni di questo divieto. A maggior ragione in un centro tranquillo come quello di Elmas che attualmente ospita dieci immigrati che domani lasceranno la Sardegna''. (ANSA)
IMMIGRATI: SIDDI (FNSI), IN CIE SOSPESO DIRITTO CRONACA
"Il diritto di cronaca non può essere sospeso". L'ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, che stamane manifesta davanti all'ingresso del centro di prima accoglienza per immigrati di Elmas, alle porte di Cagliari, assieme a rappresentanti di diversi movimenti che chiedono l'accesso per i giornalisti in questo tipo di strutture. La mobilitazione di stamane è nazionale e s'intitola "LasciateCIEntrare".
"Un accesso", ha spiegato Siddi, "negato dalla circolare del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, del primo aprile 2011. In questi centri, di fatto, vigono le stesse norme tipiche del carcere. Nel frattempo viene vietato il diritto all'osservazione, con criteri di terzietà, tipico del giornalista. La paura dell'informazione", ha aggiunto il segretario della Fnsi, "è un errore che un Paese democratico non deve commettere. In questo modo si alimentano i dubbi, mentre è importante affermare la trasparenza delle istituzioni per rafforzare la fiducia dei cittadini". (AGI)
GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER ACCESSO AI CIE PROMOSSA DA FNSI, ORDINE GIORNALISTI, ASSOCIAZIONI, PARLAMENTARI
Il diritto di accendere i riflettori sui Cie (Centri di identificazione) e sui Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo): è il senso della giornata di mobilitazione, intitolata LaciateCIEntrare, che vede oggi giornalisti italiani e stranieri, parlamentari di diverse forze politiche, consiglieri regionali, sindacalisti, associazioni e attivisti della società civile manifestare davanti ad alcuni centri in tutta Italia.
Obiettivo dell'iniziativa - promossa da un comitato composto da Fnsi, Ordine dei giornalisti, Art. 21, Asgi, Primo marzo, Open Society Foundation, European Alternatives e, tra i parlamentari, da Jean Leonard Touadi, Rosa Villecco Calipari, Savino Pezzotta, Livia Turco, Fabio Granata, Giuseppe Giulietti, Furio Colombo, Francesco Pardi - dire no al divieto, stabilito in una circolare del ministero dell'Interno dell'aprile scorso, con cui si nega ai cronisti la possibilità di accedere a questi centri. La manifestazione è in programma a Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Trapani, Catania, Lampedusa, Porto Empedocle. I Cie e i Cara ''sono da tempo off limits per l'informazione – ha spiegato il comitato promotore -, luoghi interdetti alla società civile e in cui soltanto alcune organizzazioni umanitarie arbitrariamente scelte riescono ad entrare''.
''Una circolare del ministro dell'Interno, la n. 1305 emanata il 1 aprile 2011 - ha denunciato ancora il comitato - ha reso ancora più inaccessibili tali luoghi, fino a data da destinarsi, in nome dell'emergenza nordafricana''. Giornalisti, sindacati, esponenti di associazionismo antirazzista umanitario nazionale e internazionale, presenti nel territorio in cui sono ubicati Cie e Cara, ''sono considerati secondo detta circolare 'un intralcio' all'operato degli enti gestori e per questo tenuti fuori. Questo si traduce di fatto in una sospensione del diritto-dovere di informazione che si va ad aggiungere alle tante violazioni già riscontrate in questi centri''. (ANSA)
IMMIGRAZIONE: ASSOSTAMPA PUGLIA CHIEDE ACCESSO A CIE E CARA
Per ''rivendicare il diritto dovere dei giornalisti di raccontare alla gente cosa c'è e cosa avviene all'interno delle strutture per migranti, i giornalisti pugliesi hanno manifestato davanti al Centro identificazione e espulsione (Cie) di Bari, chiedendo ''il ritiro della circolare dell'1 aprile scorso con cui il ministro dell'Interno vieta ai giornalisti l'ingresso nei Cie e Cara (Centri accoglienza richiedenti asilo). L'iniziativa, promossa da Assostampa Puglia, rientra nell'ambito della Giornata di mobilitazione nazionale indetta per oggi dalla Fnsi e dall'Ordine nazionale dei giornalisti, e che si svolge in contemporanea con Torino, Milano, Modena, Roma e Trapani.
Per il presidente di Assostampa Puglia, Raffaele Lorusso, ''impedire qualcosa significa alimentare sospetti. All'interno dei centri per i migranti - ha spiegato - i giornalisti vanno a fare il loro lavoro: vanno a raccontare e non a creare disordini''. Il viceprefetto di Bari, Mario Volpe, si è soffermato brevemente con i giornalisti all'esterno del Cie ma ha ribadito che non sarà possibile autorizzare il loro ingresso nelle strutture per migranti. Nel corso del presidio sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il quale ha portato la propria solidarietà all'iniziativa dell'Assostampa. (ANSA)
IMMIGRAZIONE: VENDOLA, IN CIE POSSIBILI VIOLAZIONI DIRITTI
''Quando viene interdetto l'esercizio dei diritto di cronaca e, in prospettiva, anche l'esercizio del
diritto di critica, vuol dire che siamo in presenza di luoghi opachi, in cui si rischia di vedere sospesi diritti costituzionali, di luoghi in cui è possibile che avvengano violazioni di diritti umani''. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo al presidio organizzato dai giornalisti pugliesi davanti al Cie di Bari, nell'ambito della Giornata di mobilitazione nazionale indetta da Fnsi e Ordine nazionale dei giornalisti, per chiedere il ritiro della circolare del primo aprile scorso con cui il ministro dell'Interno vieta ai giornalisti l'ingresso nei centri per migranti.
Per Vendola, ''questo blocco è inaccettabile, è nello stile di chi gestisce la vicenda immigrazione in termini esclusivi di disordine pubblico, di chi fa fatica a immaginare che la sicurezza la si costruisce con le pratiche di inclusione e accoglienza e non con le logiche di repressione e marginalizzazione di esseri umani che vengono spogliati dei diritti''. ''I Cie - ha aggiunto - sono diventati luoghi ancora più tenebrosi perché si sono alzati i tempi di permanenza a 18 mesi. E i Cie come addirittura i Cara e gli altri luoghi che ospitano migranti, sono luoghi blindati, galere inaccessibili''.
''Per noi - ha concluso - questo non è possibile perché tutta la realtà di uno straniero che può essere un profugo, un fuggiasco, portatore di storie drammatiche, viene invece ammutolita da questa dimensione di un potere che non sa distinguere, non sa ascoltare, non sa cogliere. È davvero inaccettabile''. (ANSA)
IMMIGRATI: GINEFRA (PD) E ZAZZERA (IDV), CIE BARI ANDREBBE CHIUSO
''Il Cie di Bari andrebbe chiuso anche per motivi di sicurezza e questa decisione dovrebbe essere assunta, senza ulteriori esitazioni, sia nell'interesse degli ospiti immigrati che del personale civile e militare in esso operante''.
Così Dario Ginefra e Pierfelice Zazzera, deputati rispettivamente del Partito democratico e di Italia dei Valori, al termine del sopralluogo avvenuto questa mattina nella struttura del capoluogo pugliese nell'ambito della giornata di mobilitazione indetta dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa) e da alcune tra le più autorevoli associazioni nazionali, dal titolo 'Lasciatecientrare'.
''I lavori di ripristino del sistema di videosorveglianza - aggiungono - non sono stati ancora eseguiti così come quelli di ristrutturazione dei due moduli chiusi da un anno e di tutte le attrezzature igienico sanitarie presenti nel centro che allo stato attuale appaiono non idonee''.
''In questo quadro di barbarie legislativa voluta da Maroni e che ha portato a 18 mesi il termine massimo di permanenza in condizione di detenzione amministrativa, (la custodia cautelare per i reati più gravi non supera generalmente i 12 mesi ndr) - aggiungono Ginefra e Zazzera - ci auguriamo che le autorita' politiche e morali di questo Paese sappiano schierarsi con noi per dire un fermo no a questi 'nuovi campi di concentramento' che peraltro, come dimostrato, non servono neanche a dissuadere i viaggi della speranza che risultano essere in costante aumento. Si liberalizzi l'accesso alla stampa per dar conto di quelle che sono le condizioni di vita di questi nostri sfortunati fratelli''. (ADNKRONOS)
IMMIGRAZIONE: CIE MILANO, PRESIDIO GIORNALISTI E POLITICI
Politici, giornalisti, sindacalisti, militanti di associazioni per i diritti degli stranieri o attive in campo sociale hanno preso parte questa mattina a una manifestazione davanti al Cie, Centro di identificazione ed espulsione, di via Corelli a Milano nell'ambito di analoghe iniziative in tutta Italia.
La protesta, intitolata 'LasciateCIEntrare', è stata organizzata per dire no al divieto, stabilito in una circolare del ministero dell'Interno dell'aprile scorso, con cui si nega ai cronisti la possibilità di accedere a questi centri. Erano presenti fra gli altri l'europarlamentare Savino Pezzotta, il parlamentare Jean Leonard Touadi, l'assessore milanese Pierfrancesco Majorino, il presidente dell'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) Giovanni Negri (la Fnsi ha co-promosso l'iniziativa), il consigliere lombardo Enrico Marcora. Pezzotta e Touadi hanno poi potuto entrare nel centro.
''I cittadini devono essere informati - ha sottolineato Negri -. Sono d'accordo con Touadi che ha ricordato che esiste una normativa europea che vieta la creazione di queste strutture.
Anche la nostra Costituzione viene nei fatti violata''. (ANSA)
IMMIGRATI: TOUADI (PD), I CIE ITALIANI COME GUANTANAMO
MERCOLEDÌ PRESENTIAMO PROPOSTA DI LEGGE PER ABOLIRE IL REATO DI CLANDESTINITÀ
''Le cose che abbiamo visto oggi all'interno delle Guantanamo d'Italia targate Maroni, mi hanno convinto ancora di più che la legislazione sull'immigrazione del centrodestra deve essere rasa al suolo, a partire dal suo architrave, quel mostro giuridico chiamato reato di immigrazione clandestina''. Lo ha dichiarato in una nota Jean-Leonard Touadi, deputato del Pd fra i promotori della campagna 'LasciateCIEntrare', che oggi si è recato in visita al CIE di Via Corelli a Milano.
''Per questa ragione - ha concluso Touadi - insieme all'on. Guido Melis, mercoledì alla Camera presenteremo una proposta di legge per ristabilire l'articolato della direttiva rimpatri e abolire il reato di clandestinità''. (ADNKRONOS)
IL PROGRAMMA DELLA CONFERENZA STAMPA
“Abolizione del reato di immigrazione clandestina”
Conferenza stampa di presentazione della proposta di legge TOUADI, MELIS
Mercoledì 27 luglio - h. 14.30 - Sala stampa Camera dei deputati
Fra pochi giorni compirà due anni il ‘pacchetto sicurezza’ ma c’è ben poco da festeggiare: è un provvedimento che ha introdotto nel nostro ordinamento il “reato di clandestinità” e portato l’Italia a stravolgere la ratio della politica migratoria messa in atto dall’Europa. Sopprimere questo mostro giuridico non costituisce solamente un atto fortemente simbolico contro un gravissimo vulnus nel sistema dei diritti sancito dalla Costituzione, ma vuol dire anche porre le fondamenta per una legislazione nuova nel quadro di una integrazione armonica degli ingressi e di un riconoscimento pieno dei diritti dei nuovi cittadini.
Introduce:
Ernesto Maria Ruffini
Intervengono:
On. Jean-Léonard Touadi
On. Guido Melis
IMMIGRAZIONE: CENTRI SOCIALI MANIFESTANO DAVANTI A CIE TORINO
Un gruppo di giovani dei Centri sociali torinesi sta manifestando davanti al Cie di Torino, dove è in corso la visita di un gruppo di parlamentari del Pd.
Tra i parlamentari ci sono Pietro Marcenaro, presidente della Commissione straordinaria per i diritti umani, e Anna Rossomando, componente della Commissione giustizia.
La visita è stata organizzata in adesione alla giornata di mobilitazione nazionale indetta dal Pd insieme alla Fnsi e all'Ordine dei giornalisti per chiedere il ritiro della circolare ministeriale che vieta alla stampa di visitare i centri.
I manifestanti percuotono con chiavi inglesi e martelli i pali metallici dei lampioni dell'illuminazione stradale e dei cartelloni pubblicitari, provocando un suono assordante. (ANSA)
IMMIGRAZIONE: PRES.COMMISSIONE SENATO,CIE PEGGIO DEL CARCERE
''I Cie sono peggio del carcere'': lo ha affermato il presidente della Commissione Speciale Diritti Umani del Senato, Pietro Marcenaro, dopo la visita compiuta questa mattina alla testa di una delegazione di parlamentari torinesi del Pd al Cie di Torino.
'Questi centri - ha affermato Marcenaro incontrando i giornalisti - sono peggio del carcere, perché il carcere si occupa delle persone, o almeno in linea di principio è tenuto a farlo. Nei Cie invece il tempo è vuoto, se chiedi agli ospiti che cosa fanno, la risposta è niente. Le carceri sono sovraffollate e hanno molti problemi, ma al loro interno esistono spazi di privacy e i detenuti sono tenuti occupati''.
Marcenaro ha spiegato che ''all'interno dei Cie i diritti non sono negati, ma c'è una mancanza di cura per cui alla fine risultano svuotati''. Anche perché ''per farli valere gli ospiti dovrebbero conoscere la legge e sapere cosa fare''.
Per il senatore, ''utilizzare i Centri di identificazione per rinchiudere persone che non hanno commesso crimini è immorale e inefficace''. E prolungarne la permanenza diminuisce ulteriormente l'efficacia nell'identificazione degli stranieri.
Lo dimostrano i dati sul Cie di Torino, dove ''quando la permanenza massima era di 60 giorni - ha riferito Marcenaro - l'esito delle pratiche di espulsione era positivo in più del 90% dei casi; ora che è di 180 giorni, le espulsioni effettive sono meno del 50%''. Peggio ancora e ''totalmente assurdo'' è per il presidente della Commissione Diritti Umani il prolungamento a 18 mesi che sta per entrare in vigore. (ANSA)
IMMIGRAZIONE: DELEGAZIONE PARLAMENTARI PD VISITA CIE TORINO
Una delegazione di parlamentari piemontesi del Pd ha visitato oggi il Cie di Torino, dove sono rinchiusi 125 stranieri, soprattutto tunisini (75) e marocchini (23). Fra loro il presidente della Commissione Speciale Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro, l'esponente della Commissione Giustizia Anna Rossomando, e ancora Mauro Marino, Giorgio Merlo e Magda Negri.
Durante la visita, all'esterno della struttura si sono raccolte alcune decine di ragazzi dei centri sociali torinesi, che hanno inscenato una protesta percuotendo i pali metallici dell'illuminazione stradale con martelli e chiavi inglesi.
Dall'interno, hanno successivamente riferito Marcenaro e Rossomando incontrando i giornalisti, alcuni dei reclusi hanno risposto al grido di 'libertà'. Il rumore assordante ha costretto gli organizzatori ha spostare presso la sede del partito la prevista conferenza stampa con gli esponenti del Pd.
Nel Cie torinese, hanno spiegato Marcenaro e Rossomando, i reclusi vivono in spogli cameroni da sei letti, con in fondo due gabinetti alla turca, due lavandini e una doccia. La permanenza media è di 40 giorni, le espulsioni effettive (quelle cioè per cui sia riuscita l'identificazione dello straniero) sono passate da oltre il 90% a poco meno del 50% con il prolungamento da 60 a 180 giorni del limite di detenzione massimo.
Gli episodi di vandalismo e quelli di autolesionismo sono frequenti, sebbene in entrambi i casi siano rari i fatti gravi.
Tutti i reclusi hanno il proprio telefono cellulare, che viene loro restituito dal personale di custodia dopo averne sfondato la fotocamera.
La struttura, che costa circa 50 euro al giorno per ogni 'ospite', è gestita da personale della Croce Rossa. (ANSA)
IMMIGRATI: RADICALI NEI CIE TRAPANI CONTRO DIVIETO INGRESSO GIORNALISTI
Una delegazioni del Partito Radicale capeggiata dal senatore Marco Perduca visiterà i Cie di Chinisia, Milo e Serraino Vulpitta nella provincia di Trapani nel quadro dell'iniziativa 'LasciateCIEntrare'. L'iniziativa - si legge in una nota - organizzata dall'Fnsi e coordinata dal deputato Jean-Leonard Touadi, ha lo scopo di chiedere al Governo l'eliminazione del divieto di ingresso nei centri per immigrati della stampa e del decreto che prolunga la 'detenzione' delle persone nei Centri fino a 18 mesi.
Ad accompagnare il senatore saranno Donatella Corleo e Tania Gallina, della sezione siciliana, mentre a raggiungere la delegazione al Cie di Serraino Vulpitta, sarà l'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. (ADNKRONOS)
IMMIGRAZIONE: IDV, CHIEDEREMO RAPPORTO A TUTTI I CIE
LEOLUCA ORLANDO A MOBILITZIONE TRAPANI 'LASCIATECIENTRARE'
TRAPANI, 25 LUG - ''Mercoledì l'ufficio di presidenza della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari avvierà una richiesta formale perché da tutti i centri di identificazione ed espulsione venga fornita una relazione sul personale addetto, sul numero di persone trattate e soprattutto sulla qualità del rapporto con le strutture territoriali di tutela della salute''. Lo ha annunciato il portavoce di Idv, Leoluca Orlando, partecipando a Trapani alla mobilitazione nazionale ''LasciateCIEntrare''.
Per Orlando ''non è normale che i giornalisti abbiano bisogno della mediazione dei parlamentari per avere notizie su ciò che avviene dentro i Cie''. ''La norma va cambiata – ha affermato - perché è illegittima e va contro i più elementari principi dei diritti umani. La nostra presenza nei Cie vuol ricordare che qualche volta la violenza non si fa contro la legge, ma, come in questo caso, la si fa con la legge''. (ANSA)
UNIONE FORENSE PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI
ASSISTITI GIORNALISTI AL TAR DEL LAZIO IN UN RICORSO CONTRO LA CIRCOLARE DEL MINISTRO MARONI
Gli Avvocati Anton Giulio Lana e Andrea Saccucci, membri del Direttivo dell’Unione Forense per la tutela dei diritti umani, assistono i giornalisti Raffaella Cosentino e Stefano Liberti in un ricorso promosso dinanzi al TAR del Lazio contro la circolare del Ministro dell’Interno n. 1305 dell’1
aprile 2011, che vieta l’accesso nei centri per stranieri da parte degli organi di stampa.
In particolare, i due giornalisti censurano il diniego che è stato loro opposto dalle Prefetture di Crotone, Roma e Catania in applicazione della suddetta circolare.
“Nelle maggiori democrazie europee – afferma l’Avv. Lana – la stampa svolge un fondamentale ruolo di controllo, denuncia e informazione dell’opinione pubblica sulle più rilevanti questioni di interesse generale. Certamente, il trattamento dei richiedenti asilo e dei migranti all’interno dei centri ove sono collocati esige un’attenzione particolare da parte dei media per prevenire abusi e violazioni dei diritti umani ai danni di questi soggetti vulnerabili; abusi e violazioni che purtroppo si sono più volte verificati di recente e che sono stati portati alla luce proprio dall’opera di
informazione e denuncia svolta dagli organi di stampa”.
“Abbiamo impugnato dinanzi al TAR del Lazio la circolare del Ministro dell’Interno, che vieta in modo assoluto, senza possibilità di deroghe, l’accesso da parte dei giornalisti ai centri di identificazione ed espulsione, nonché ai centri di accoglienza per richiedenti asilo. Tale
provvedimento – precisa l’Avv. Saccucci – costituisce un’indebita restrizione all’esercizio della libertà di stampa ed informazione, garantita dalla Costituzione e dalle norme internazionali in materia di diritti umani.
Una restrizione fondata su motivazioni del tutto arbitrarie e discriminatorie”.
“Una misura liberticida – conclude l’Avv. Lana – che tradisce ancora una volta l’intento di gestire la presunta emergenza degli sbarchi con metodi antidemocratici, tenendo all’oscuro l’opinione pubblica su cosa realmente accade nei centri”.
LASCIATECIENTRARE: “APRITE I CANCELLI DEI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE”
LA MOBILITAZIONE OGGI PER IL DIRITTO-DOVERE DI INFORMARE
Continuano le adesioni di importanti quotidiani. Programma e appuntamenti
Roma, 21 luglio - CIE (Centri di Identificazione) e CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), sono da tempo "off limits" per l’informazione, luoghi interdetti alla società civile e in cui soltanto alcune organizzazioni umanitarie arbitrariamente scelte riescono ad entrare. Una circolare del Ministro dell’interno, la n. 1305 emanata il 1 aprile 2011, ha reso ancora più inaccessibili tali luoghi, fino a data da destinarsi, in nome dell’emergenza nordafricana. Giornalisti, sindacati, esponenti di associazionismo antirazzista umanitario nazionale e internazionale, presenti nel territorio in cui sono ubicati, sono considerati secondo detta circolare “un intralcio” all’operato degli enti gestori e per questo tenuti fuori. Questo si traduce di fatto in una sospensione del diritto-dovere di informazione che si va ad aggiungere alle tante violazioni già riscontrate in questi centri. Non potendo entrare diviene legittimo pensare che in essi si determinino condizioni di vita inaccettabili e ripetute violazione dei diritti. Le poche fonti reperibili di notizie diventano i video registrati da cellulari, dagli immigrati trattenuti nei centri, le lettere che riescono a partire dall’interno, le telefonate e le testimonianze rese da chi esce o fugge, e quanto arriva non è certo dimostrazione di trattamento rispettoso dei diritti umani. Il prolungamento votato nei giorni scorsi dal parlamento, che consente di trattenere le persone non identificate nei Cie fino a 18 mesi, aumenta il disagio e la sofferenza in cui si ritrovano persone che non hanno commesso alcun reato. Gravi lacune si registrano poi nell’esercizio del diritto alla difesa. A tale scopo chi opera nell’informazione ritiene fondamentale avere modo di poter far conoscere alla pubblica opinione quanto in questi luoghi avviene, le ragioni dei continui tentativi di fuga e rivolta, dell’aumento dei casi di autolesionismo che spesso sfociano nel tentativo di suicidio. L’informazione deve poterne parlare, la società ha il diritto di sapere. Così come migranti e i cittadini stranieri hanno il diritto di essere informati ed assistiti dai legali, dalle associazioni e dai sindacati.
Per questo il 25 luglio, parlamentari di numerose forze politiche, consiglieri regionali, giornalisti, sindacalisti, associazioni e attivisti della società civile saranno davanti ad alcuni CIE e CARA italiani per reclamare il diritto ad accendere i riflettori su queste strutture e sulle persone che vi sono trattenute.
Comitato promotore:
FNSI, ORDINE DEI GIORNALISTI, Art. 21, ASGI, PRIMO MARZO, OPEN SOCIETY FOUNDATION, EUROPEAN ALTERNATIVES e i Parlamentari Jean Leonard Touadi, Rosa Villecco Calipari, Savino Pezzotta , Livia Turco, Fabio Granata, Giuseppe Giulietti, Furio Colombo, Francesco Pardi.
Adesione fin qui ricevute:
LUCREZIA LO BIANCO di CRASH, A BUON DIRITTO, ACLI, AMSI, ANSI, ARCI, CITTADINANZA ATTIVA Onlus, CGIL, TAVOLA DELLA PACE, CLASS ACTION PROCEDIMENTALE, COMAI, MIGREUROP, LIBERTA’ E GIUSTIZIA, FCEI, DON CIOTTI E LIBERA, FORUM IMMIGRAZIONE PD NAZIONALE, CIR, TERRE DES HOMMES, FRATELLI DELL’UOMO, Ass. Nazionale GIURISTI DEMOCRATICI, C.I.A.O. onlus - Centro per l'Intrgrazione l'Accoglienza e l'Orientamento, AVVENIRE, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, EUROPA, FAMIGLIA CRISTIANA, IL FATTO QUOTIDIANO, LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, LEFT, LA REPUBBLICA, LIBERAL, LIBERAZIONE, MADRE, L‘UNITA’, IL MANIFESTO, IL MESSAGGERO, MELTING POT EUROPA, CAMPAGNA WELCOME, LA NUOVA SARDEGNA, AGENZIA STAMPA REDATTORE SOCIALE, IL RIFORMISTA, SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE, IL TEMPO Roma, LIBERTA’ QUOTIDIANO DI PIACENZA, LiBERACITTADINANZA, VALIGIA BLU, LOOKOUT.TV, JESUS, MoveOn, POPOLO VIOLA, ANTIGONE LOMBARDIA, GIOVANI DEMOCRATICI DEL PD gruppo di Roma, RIFONDAZIONE COMUNISTA, SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’, Gruppo al Consiglio Regionale del Lazio della Federazione della Sinistra, Gruppo al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia di Rifondazione Comunista, Consiglieri Comunali Anita Sonego e Basilio Rizzo del Gruppo Consiliare del Comune di Milano Sinistra per Pisapia - Federazione della Sinistra.Rete Immigrati Autorganizzati Milano, Collettivo Precariamente, AceA Onlus Associazione Consumi Etici e Stili di Vita Solidali, Marco Pacciotti, Chiara Cremonesi, , Igiaba Scego, Foad Aodi Presidente Amsi e Co-mai, Andrea Segre ZALAB, Comitato Perugia Palestina Lyad Hafez Consigliere Comunale aggiunto Perugia, Rete Democraziakmzero, LABORATORIO TEATRALE ALBATROS ALBA (Cn), RAT - Rete albanesi in Toscana, Elisabetta Laganà, presidente Conferenza nazionale volontariato giustizia
Parlamentari ad oggi confermati che parteciperanno all’iniziativa:
Pezzotta (UDC), Formisano (UDC), Granata (FLI), Touadì (PD), Villecco Calipari (PD), Turco (PD), Colombo (PD), Gozi (PD), Sarubbi (PD), Zampa (PD), Strizzolo (PD), Rossomando (PD), Marcenaro (PD), Fiano (PD), Pes (PD), Luongo (PD), Ginefra (PD), Di Giovan Paolo (PD), Galieni (RIFONDAZIONE COMUNISTA), Perduca (RADICALI), Belisario(IDV), Pardi (IDV), Di Stanislao (IDV), Messina (IDV), Giambrone (IDV), Orlando (IDV), Monai (IDV), Anita Sonego e Basilio Rizzo del Gruppo Consiliare del Comune di Milano Sinistra per Pisapia - Federazione della Sinistra, il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Potito Salatto, eurodeputato (FLI-PPE)
Altre adesioni:
GAD LERNER, SANDRO RUOTOLO, GIAN ANTONIO STELLA, MICHELE SANTORO, TIZIANA FERRARIO, LUCIA ANNUNZIATA, MILENA GABANELLI, MARCO TRAVAGLIO, MARIA LUISA BUSI, RICCARDO CHARTROUX, PAOLO MONDANI, FEDERICA SCIARELLI, RICCARDO IACONA, RITANNA ARMENI, Redazione CHI L’HA VISTO, MICHELE SERRA, FLAVIA PERINA, GIUSEPPE TURANI, GIOVANNI VALENTINI, MIRIAM MAFAI, ANDREA VIANELLO, GIANLUIGI PARAGONE, MAURIZIO COSTANZO, MARINO SINIBALDI, SOLEN DE LUCA (PRESIDENTE DELLA CONSULTA DEI FREELANCE DELL'ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA).
Presso i centri dislocati in:
Roma, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa, Porto Empedocle.
Chiunque voglia partecipare o richiedere ulteriori informazioni può mettersi in contatto con:
Gabriella Guido - Rete PRIMO MARZO - ggabrielle65@yahoo.it - 329.8113338
Renzo Santelli – FNSI - renzo.santelli@fnsi.it - 335.5325534
CONTATTI E REFERENTI TERRITORIALI:
ROMA
GABRIELLA GUIDO
ggabrielle65@yahoo.it
329.8113338
TORINO
GABRIELE DEL GRANDE
gabriele_delgrande@yahoo.it
328.3913155
MILANO
ILARIA SCOVAZZI
Scovazzi@arci.it
cell 328.54 73 099
BOLOGNA
CECILE KIENGE
ckyenge@gmail.com
328.5991970
347.8854090
MODENA
CECILE KIENGE
ckyenge@gmail.com
328.5991970
347.8854090
TRAPANI
VALERIA AFRICA
valeria.africa@libero.it
LAMPEDUSA
CHIARA TAMBRINI
chiara.tamburini@europarl.europa.eu
333.2770422
LasciateCIEntrare
PROGRAMMA DELLA MOBILITAZIONE
(Potrà subire variazioni e integrazioni)
ROMA - CIE PONTE GALERIA – ore 11.00
ROSA VILLECCO CALIPARI (PD)
LIVIA TURCO (PD)
FURIO COLOMBO (PD)
SANDRO GOZI (PD)
ANDREA SARUBBI (PD)
PANCHO PARDI (IDV)
ROBERTO NATALE – FNSI
ENZO IACOPINO – ORDINE DEI GIORNALISTI
GABRIELLA GUIDO – PRIMO MARZO (referente per delegazione Roma)
VERA LAMONICA – CGIL
PIERO SOLDINI - CGIL
SILVIA IOLI - CGIL
PAOLO MONDANI – Report
MASSIMO MARNETTO – LeG
STEFANO GALIENI – RIFONDAZIONE e LIBERAZIONE
RAFFAELLA COSENTINO
MODENA – ore 11.00
CECILE KIENGE – PRIMO MARZO referente
GRADISCA – ore 11.00
CARLO MONAI (IDV)
IVANO STRIZZOLO (PD) - in attesa di conferma
TORINO – ore 11.00
ANNA ROSSOMANDO (PD)
PIETRO MARCENARO (PD)
GABRIELE DEL GRANDE – FORTRESS EUROPE (referente per delegazione Torino)
MILANO – ore 11.00
JEAN LEONARD TOUADI (PD)
SAVINO PEZZOTTA (UDC)
GIUSEPPE CIVATI (PD)
EMANUELE FIANO (PD) – in attesa di conferma
LIBERTA’ E GIUSTIZIA
CHIARA CREMONESI (SEL)
ARCI Milano
ANTIGONE Lombardia
CAGLIARI HELMAS – ore 11.00
CATERINA PES (PD)
BARI – ore 11.00
AUGUSTO DI STANISLAO (IDV)
DARIO GINEFRA (PD)
ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA DI PUGLIA
PORTO EMPEDOCLE
IGNAZIO MESSINA (IDV)
TRAPANI – ore 12.00 - CIE Serraino Vulpitta
MARCO PERDUCA (RADICALI)
FULVIO VASSALLO PALEOLOGO - ASGI
Valeria Africa – (referente per Trapani)
TRAPANI CIE Contrada MILO ore 16.00
LEOLUCA ORLANDO (IDV)
FULVIO VASSALLO PALEOLGO - ASGI
Valeria Africa (referente per Trapani)
LAMPEDUSA – ore 11.00
ARCI
Terre Des Hommes
Avv. Alessandra Ballarini
Chiara Tamburini – SEL Bruxelles
CATANIA – ore 11.00
CARA/CPA Mineo – ore 12.00
FABIO GIAMBRONE (IDV)
FABIO GRANATA (FLI)