''Grande sconcerto e sdegno per la superliquidazione all'ex amministratore delegato e per i premi economici corrisposti ai manager in seguito alla cessione de La7 a Urbano Cairo''. Li esprime l'assemblea dei giornalisti de La7 all'unanimita' riunitasi dopo le notizie, diffuse la scorsa settimana, sulla liquidazione per l'ex ad di La7, Giovanni Stella, che ha ricevuto nel 2012 compensi per 2,25 milioni di euro, di cui 558 mila a titolo di retribuzione e 1,691 milioni come buonuscita.
La cessione di La7 - si legge nella nota dell'assemblea - e' ''un'operazione che si fatica a definire vendita, condotta attraverso il ricorso improprio allo strumento della cessione di ramo d'azienda e incomprensibile con logiche industriali e finanziarie. Un'operazione su cui saranno chiamate a pronunciarsi le autorita' competenti. I bonus e le buonuscite assegnati ai vertici aziendali - a fronte di pessimi risultati economici - equivalgono peraltro a quanto sottratto negli scorsi anni ai giornalisti attraverso un contratto di solidarieta' basato su presupposti illegittimi. A tutt'oggi la richiesta di incontro con il nuovo editore, avanzata attraverso la Federazione Nazionale della Stampa, e' rimasta inascoltata mentre i segnali che arrivano dall'attuale azienda non sono incoraggianti''. ''I giornalisti de La7 infatti - prosegue la nota - sono preoccupati per l'intenzione di trasferire 60 lavoratori non giornalisti ad aziende del gruppo Telecom e per il mancato rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato, una scelta che provoca l'impoverimento della struttura tecnica e incide sulla qualita' e l'organizzazione del lavoro giornalistico''. L'assemblea ''prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni di Urbano Cairo sulla centralita' dell'informazione e sulla conferma dell'attuale linea editoriale e gli chiede di illustrare al piu' presto un piano industriale. Al nuovo editore de La7 alla ricerca di 'rubinetti da chiudere' - per citare un'espressione dello stesso Cairo - consiglia di guardare innanzitutto agli appalti a prezzi spesso fuori mercato a ditte esterne per attivita' che poco o nulla hanno a che fare con l'attivita' televisiva''. L'assemblea dei giornalisti de La7 ''vista l'indisponibilita' dell'azienda a risolvere le annose questioni relative al non giustificato Contratto di solidarieta', alla non corretta applicazione del Contratto nazionale di lavoro giornalistico e degli accordi aziendali, assegna al Comitato di redazione ampio mandato per avviare immediatamente le azioni legali necessarie al rispetto delle regole e al recupero delle somme non corrisposte, a cominciare dal Trattamento di fine rapporto non correttamente accantonato''. (ANSA 20 MARZO 2013).