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Osservatorio sui media 02 Dic 2010

La via buddista al buon giornalismo

Niente gossip per il giornalista che si ispiri alle indicazioni del buddismo e che deve astenersi dalla menzogna e dalla parola che divide (scrivere con pregiudizio), dalla parola ingiuriosa (scrivere diffamando) e dalla chiacchiera oziosa – Anche se le caratteristiche dell’esistenza implicano l’ irraggiungibilità di un giornalismo perfetto, l’ approccio buddista richiede di purificare le proprie menti, poiché un pensiero impuro produrrà un giornalismo impuro - Shelton A. Gunaratne, professore di giornalismo alla  Minnesota State University (Usa), ha scritto un breve saggio, che Lsdi pubblica, come introduzione ad un approccio buddista al giornalismo

Niente gossip per il giornalista che si ispiri alle indicazioni del buddismo e che deve astenersi dalla menzogna e dalla parola che divide (scrivere con pregiudizio), dalla parola ingiuriosa (scrivere diffamando) e dalla chiacchiera oziosa – Anche se le caratteristiche dell’esistenza implicano l’ irraggiungibilità di un giornalismo perfetto, l’ approccio buddista richiede di purificare le proprie menti, poiché un pensiero impuro produrrà un giornalismo impuro - Shelton A. Gunaratne, professore di giornalismo alla  Minnesota State University (Usa), ha scritto un breve saggio, che Lsdi pubblica, come introduzione ad un approccio buddista al giornalismo

- Le perplessità del buddismo nei confronti delle relazioni pubbliche e la pubblicità, considerate da qualcuno lesive perché incoraggerebbero  “ l’avidità, l’odio e la delusione’’, o corromperebbero la verità.
– Una comparazione fra le principali caratteristiche del giornalismo tradizionale di stampo anglo-americano e il contesto di riferimento buddista fa emergere degli aspetti molto interessanti, e in particolare una notevole distanza di quest’ ultimo da alcuni dei principi essenziali della tradizione giornalistica occidentale
- La prospettiva buddista considera le notizie come un bene sociale e non profittevole e quindi, essendo più interessata al processo, non vede la necessità della tempestività a discapito dell’accuratezza e dell’analisi dell’interazione funzionale dei fattori
– Oppure la prominenza di eventi che coinvolgono istituzioni o persone molto note è un valore antitetico a quelli buddisti: il giornalismo dei vip implica individualismo e atomismo, che generano egocentrismo e dolore
- E poi una eccessiva enfasi sul non convenzionale significa dare maggiore priorità all’evento (notizia come un bene di consumo) piuttosto che al processo (notizia come un bene sociale)
- E anche il principio di oggettività buddista differisce di gran lunga dalle nozioni di oggettività e verità del paradigma giornalistico tradizionale

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