Daily Telegraph: più chiusure in redazione in una stessa giornata – FT: storie sul sito appena possibile, gli scoop su carta svaporano in pochi attimi – Times: l’ importante è il valore aggiunto
Il futuro dei giornali è online. Ma i quotidiani come stanno rispondendo alle esigenze di produrre informazione su differenti piattaforme e di seguire il flusso continuo di notizie? Roy Greenslade, uno dei principali analisti dei problemi del giornalismo contemporaneo, ha visitato in questi giorni le redazioni di tre grandi quotidiani UK, Times, Telegraph e Financial Times, e documenta in questo ampio articolo come viene vissuta la spinta verso l’ integrazione http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=862 ---------- Gli 8 ‘geni’ del nuovo DNA dell’ informazione L’ informazione è cambiata radicalmente e Benoit Raphael cerca di individuare sul suo sito, ‘’Demain tous journalistes?’’, i principali ‘’geni’’ di questo cambiamento genetico, suggerendo che, a questo punto, dovrà cambiare anche il DNA dei giornalisti http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=850 ----------------------- Nuove imprese per il nuovo giornalismo, un sito documenta sforzi e idee '’Journalism Enterprise.com’’ analizza i siti web che investono e sperano di fare soldi col giornalismo nell’ epoca dei new media. In pratica una sorta di TechCrunch nel campo della editoria online http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=864 ------------ Controproducente l’ oggettività? La tesi di un ricercatore dell’ università di Duke - La pretesa neutralità dei media tradizionali porterebbe a tacere una parte delle informazioni disponibili http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=858 --------- 7 mln di visitatori al mese per il New York Times Il NYT resta in testa alla classifica negli Usa, seguito da Usa Today (10 milioni, +9%) e Washington Post (8,5 mln, +11%)- Preoccupazioni pere gli editori dopo la decisione della Wal Mart di eliminare dagli scaffali dei propri spermercati 1.000 testate http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=866 http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=866 --------- Homicide Report, grande cronaca nera in formato blog Sul Los Angeles Times il blog di un cronista segue tutti gli omicidi registrati nella zona – Un database con cui il giornale ha realizzato una avanzatissima mappa interattiva con tutti i dati relativi ai vari episodi http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=863 ---------- La Biblioteca del Congresso Usa apre una pagina su Flickr Oltre 3.000 fotografie messe a dsposizione del pubblico, a cui vene chiesto di collaborare alla loro classificazione tramite ‘’tag’’ – E’ solo una parte minima dei 14 milioni di immagini conservate nella Biblioteca – Flickr lancia il progetto ‘’The Commons’’ http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=865 --------------- Usa: sempre più politica sul web (ma old e new media sono pari in superficialità ed errori), mentre ormai il 93% dei ragazzini va su internet Sempre più politica nella rete, ma Old & new media risultano allo stesso modo ben allineati e coinvolti nell’offerta continua di superficialità, esagerazioni, errori – Gli ultimi dati intanto parlano di una diffusione pressoché totale (93%) di internet fra le giovani generazioni Usa – Le due nuove Ricerche del ‘’Pew Internet & American Life Project’’ http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=854 ----------------------- Cittadini fotoreporter documenteranno le elezioni Usa Riparte, potenziato e sotto l’ ombrello del New York Times, il ‘’Polling Place Photo Project’’, lanciato nel novembre 2006 da Jay Rosen come una tappa dello sviluppo del giornalismo dei cittadini – L’ obbiettivo è di realizzare ‘’un grande archivio fotografico in cui condensare la ricchezza e la complessità del processo elettorale americano’’ http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=861 ---------------- Gennaio ‘’nero’’ in Usa, ondata di tagli Meno 86 addetti al Seattle Times, 25 sceneggiatori licenziati alla Disney e oltre 600 esuberi annunciati alla McGraw-Hill - Il settore dei media degli Stati Uniti sta registrando un’ondata di licenziamenti, annunciati o messi in atto, molto preoccupante - E’ un ulteriore segno che il 2008 sarà un anno di cambiamento http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=852 ------------- I sindacati vogliono Alain Minc fuori da Le Monde La rete Intersindacale dei giornalisti francesi denuncia ‘’manovre’’ di Minc per arrivare a una ricapitalizzazione che favorirebbe i gruppi Lagardère e Prisa e ne chiede l’ allontanamento immediato – Circa 10 milioni di euro di perdite nel 2007 – Una situazione di stallo http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=860 --------------- Boom di video sui siti dei giornali, il Wef presenta un ‘manuale’ Il World Editors Forum ha prodotto una serie di articoli che illustrano come usare i video al meglio – L’ analisi di Le Figaro e del Nouvel Observateur e la sperimentazione video del Volksfreund http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=857 ------------------- Al Arabiya, una ricetta per un giornalismo arabo moderato Il New York Times fa un bilancio molto positivo della tv araba concorrente di al Jazeera e del suo attuale direttore, noto come un ‘implacabile critico della mentalità jihadista’ http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=853 -------------- Privacy e Fair Use online a rischio in Italia Bernardo Parrella segnala alcune pericolose continuità con la legge Pisanu sul trattamento del traffico telematico e la modifica di un articolo sulla legge sul diritto d’ autore http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=859 --------------- ‘’Liberate prima delle Olimpiadi i giornalisti detenuti’’ L’ associazione mondiale dei giornali (WAN) ricorda in una lettera al premier di Pechino gli impegni presi in vista dei Giochi e chiede la scarcerazione di 30 giornalisti e 50 cyber-dissidenti http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=851 -------------------- Libri: "Luce sulla guerra. La fotografia di guerra tra propaganda e realtà. Italia 1940-45" La rappresentazione della seconda guerra mondiale in Italia è al centro di questo libro di Stefano Mannucci, fotografo e studioso di storia della fotografia, appena pubblicato da Nuova Arnica Editrice http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=856 ********** Lsdi - segnalazioni - Il lato oscuro delle aziende Web pochissimi posti di lavoro Molte dei giganti odierni di Internet (Craigslist, Skype, ecc.) raggiungono milioni di utenti al giorno, ma anche davvero pochissimi addetti. YouTube, ad esempio, quando venne rilevata da Google nel 2006, occupava soltanto 60 persone. In confronto, un network televisivo normale come la CBS ha 23.000 dipendenti. Ne parla a Public Radio (eng) Nicholas Carr, uno dei commentatori della sezione Marketplace. http://marketplace.publicradio.org/display/web/2008/01/14/carr_commentary - Murdoch ripensa al progetto di accesso gratuito a WSJ.com Rupert Murdoch sta ripensando al suo piano di rendere l’ accesso al sito web del WSJ completamente gratuito, secondo quanto hanno riferito alcune persone presenti a un incontro degli uffici centrali del giornale che si è tenuto la settimana scorsa. ‘’Non è così semplice come Murdoch pensava’’, ha precisato una persona presente all’ incontro. Sembra che si stia pensando a un modello ‘’ibrido’’, parte a pagamento e parte gratuito. http://www.observer.com/2008/murdoch-bury-leder-rethinks-journal-strategy -Superata la barriera di un milioni di siti ‘’.fr’’ Da qualche giorno la barriera simbolica del milione di nomi di siti ‘’.fr’’ è stata superata (quella dei 500.000 era stata superata nel luglio 2006). Il milionesimo nome è "blogartdeco.fr" ed è stato depositato nel quadro di un progetto di informazione sull’ "Art Déco". L' estensione ‘.fr’ era stata creata il 2 settembre 1986. Quella italiana (‘.it’) nel dicembre 1987 e 20 anni dopo contava 1,5 milioni di domini, registrati e non, mentre le estensioni tedesca (‘.de’) e britannica (‘.co.uk’) contano rispettivamente 11 e 6 millions di nomi di dominio. http://www.infos-des-medias.net/2008/01/1-million-de-sites-en-fr-1.php - Il Canada introduce restrizioni sulla proprietà dei media L’ autorità regolatrice della comunicazione radiotelevisiva canadese ha annunciate nuove regole che limiteranno il numero di stazioni radio e tv convenzionali che una persona potrà controllare sullo stesso mercato, per assicurare il pluralismo delle voci. Le norme sono state immediatamente criticate dalla Canadian Media Guild, secondo cui l’ autorità regolatrice ‘’ha fatto sfumare una possibilità per limitare la concentrazione del panorama mediatico del Canada’’. (AFP via Google News) http://www.ejc.net/media_news/canada_restricts_media_ownership/ - La Turchia verso una forte liberalizzazione dell’ editoria La Turchia progetta di liberalizzare il settore dell’ informazione, permettendo agli stranieri di possedere fino al 50% dell’ emittenza invece che il 25% attuale, secondo un disegno di legge preparato da Rtuk, un Osservatorio sui media, e di cui la Reuters è riuscita ad avere una copia. La legge, preparata su richiesta del governo e già sottoposta al vaglio dell’ ufficio del Primo ministro, dovrebbe aprire il settore a una maggiore acquisizione dap arte di compagnie straniere, spaventate finora dall’ obbligo di un partner con il 75%. Le norme attuali sono state un ostacolo, ad esempio, nel dicembre scorso, alla vendita della tv Atv-Sabah, hanno spiegato banchieri e analisti. (Reuters via Media Network Weblog) - Vietato ai giornalisti AFP usare Wikipedia e Facebook come fonti L’ Agence France Presse (AFP) ha vietato ai suoi giornalisti di usare fonti ‘’virtuali’’ per le notizie dell’ agenzia, in seguito ad alcuni incidenti, fra cui la diffusione di fotografie di cronaca, poi rivelatesi false. ‘’Dobbiamo avere la massima attenzione’’, ha spiegato Pierre Lesourd, uno dei dirigenti della Afp, aggiungendo che i giornalisti che lavorano per una agenzia internazionale non possono utilizzare informazioni provenienti dale fonti virtuali se non sono state verificate nei fatti anche attraverso fonti attendibili. http://www.journalism.co.uk/2/articles/530941.php - Internet: presto la Cina sarà il paese con più navigatori Presto in Cina ci saranno più navigatori che in qualsiasi altro posto del pianeta: secondo i dati ufficiali del China Internet Network Information Center (CNNIC) infatti a fine 2007 gli utenti cinesi della Rete erano 210 milioni, solo 5 milioni in meno degli Stati Uniti, che fino ad oggi hanno avuto il primato storico. A questo punto secondo Pechino è questione di poche settimane, forse mesi, e il sorpasso avverrà, anche perché mentre l'America è in fase di stallo, la Cina ha ancora solo il 16 per cento della popolazione in Rete e il tasso di crescita è comprensibilmente galoppante. (da Visionpost.it) http://www.visionpost.it/index.asp?C=7&I=2828 - Lo sciopero degli sceneggiatori Usa sta cambiando le abitudini mediatiche Circa il 35% degli americani hanno cambiato il loro consume mediatico a causa dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, che è in corso da quasi tre mesi. Lo spiega un Rapporto elaborato da una società di ricerche. Il 27% degli interpellati stanno guardando meno televisione e molti spettatori si stanno orientando su video games e Dvd. (da I want media) http://www.worldscreen.com/newscurrent.php?filename=strike011708.htm