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Ordine 02 Lug 2010

La presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli: “Una limitazione dei diritti dei cittadini”

«E’ un provvedimento sbagliato, confuso e pericoloso, che lede uno dei diritti fondamentali dei cittadini italiani: quello all’informazione, sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. L’Ordine dei giornalisti della Toscana partecipa in maniera convinta alle manifestazioni contro la legge bavaglio che si stanno svolgendo in tante città italiane.

«E’ un provvedimento sbagliato, confuso e pericoloso, che lede uno dei diritti fondamentali dei cittadini italiani: quello all’informazione, sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. L’Ordine dei giornalisti della Toscana partecipa in maniera convinta alle manifestazioni contro la legge bavaglio che si stanno svolgendo in tante città italiane.

Non possiamo permettere che in Italia diminuisca il livello di democrazia e quanto sta accedendo mina alla radice la credibilità di un paese civile, in cui libertà e diritti dei cittadini sono fondamentali». Così Carlo Bartoli, presidente dell’Odg Toscano si è espresso sulle manifestazioni di oggi.
«Ribadiamo la nostra unanime contrarietà, già testimoniata anche con la consegna al prefetto di Firenze di un documento unitario contro il disegno di legge sulle intercettazioni. La decisione di imporre una calendarizzare affrettata del ddl, nonostante il coro unanime di di pareri contrari espressi dal mondo dell’informazione, della magistratura e da autorevoli giuristi, è lo specchio dell’abisso che separa la politica dal Paese reale”.

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