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Lutto 22 Giu 2012

"La grande testimonianza professionale di un profondo conoscitore dell’Italia"

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ricorda con rimpianto Alfonso Madeo, grande inviato del Corriere della Sera, profondo conoscitore dell’Italia, delle sue ansie, acuto testimone di un Paese che ha saputo riprendersi dalla guerra e ricostruirsi in un appassionato quanto tormentato processo democratico.

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ricorda con rimpianto Alfonso Madeo, grande inviato del Corriere della Sera, profondo conoscitore dell’Italia, delle sue ansie, acuto testimone di un Paese che ha saputo riprendersi dalla guerra e ricostruirsi in un appassionato quanto tormentato processo democratico.

La sua biografia e il percorso della sua vita professionale hanno fatto di lui - nato in Lucania, esordi e piena formazione giornalistica alla Gazzetta di Parma, direttore del quotidiano palermitano l’Ora, il primo con formato tabloid, quindi inviato del Corriere della Sera e importanti collaborazioni  come autore a Rai3 nella stagione di Angelo Guglielmi  – uno dei professionisti dell’informazione più competenti e apprezzati d’Italia. Per lui parlano le parole scritte, l’onestà e la perizia del lavoro professionale. Analisi della mafia, legalità, attenzione alla questione Meridionale testimonianze che parlano ancora oggi.
La forza di questa esperienza professionale, civile e umana resiste ora più di quanto non abbia potuto fare il suo fisico debilitato dalla malattia e mortificato da insensibilità diffuse, denunciate pubblicamente e di recente dalla moglie, che gli hanno impedito di poter abbattere barriere architettoniche che non gli consentivano più neanche di uscire di casa.
Ai familiari, con particolare affetto alla moglie, la signora Maria Isabella Barone, alla sorella e collega Liliana, il sentito cordoglio della Fnsi.”

 

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