La Giunta esecutiva della Federazione nazionale della Stampa Italiana, riunita a Roma il 3 marzo 2021, ritiene indispensabile riavviare al più presto il confronto con il governo per affrontare le numerose criticità che affliggono il settore. «Tutelare l'informazione di qualità – si legge in un documento approvato dalla Giunta – è un obbligo per ogni sistema democratico perché soltanto un'informazione corretta e pluralista permette la formazione di un'opinione pubblica consapevole e matura. Per questo è necessario mettere in campo misure di sostegno, non soltanto economico, che da una parte consentano alle aziende e a tutti gli attori della filiera di affrontare la transizione al digitale e, dall'altra, permettano di difendere il ruolo e il lavoro dei giornalisti».
Da questo punto di vista, prosegue il documento, «occorre riprendere l'interlocuzione sul mercato del lavoro e sul contrasto al precariato, con la definizione dell'equo compenso per i lavoratori autonomi e di regole che impediscano l'uso non corretto di forme di lavoro atipico in luogo del lavoro subordinato. Il recepimento della direttiva europea sul copyright, il cui iter parlamentare non si è ancora concluso, è soltanto il primo passo verso un sistema di regole che tuteli gli investimenti delle aziende e il lavoro dei giornalisti dall'assalto dei giganti della rete. Per dare a tutti certezze sulle risorse e sui meccanismi di ristoro, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, saranno fondamentali i decreti attuativi».
Il rilancio del settore, incalza la Giunta Fnsi, «passa anche attraverso politiche aziendali di investimento che puntino sulla qualità dell'informazione e sulla diversificazione dell'offerta su tutte le piattaforme, superando definitivamente le politiche dell'ultimo decennio incentrate su ripetuti tagli agli organici e al costo del lavoro. Tali politiche non hanno prodotto alcun risultato, se non quello di impoverire l'offerta informativa, moltiplicare il lavoro precario e provocare un grave dissesto nel bilancio dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. La messa in sicurezza e la salvaguardia dell'autonomia dell'Inpgi rappresentano per il sindacato dei giornalisti un punto irrinunciabile sul quale va riavviato al più presto il tavolo con il governo».
Allo stesso tempo, «va ripreso il confronto con la Fieg per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro giornalistico. Il percorso, iniziato un anno fa e interrottosi a causa della pandemia da Covid-19, deve ricominciare, compatibilmente con l'evoluzione della situazione sanitaria, avendo come obiettivo – conclude la Giunta federale – il rafforzamento del sistema dell'informazione italiana attraverso investimenti non più rinviabili sulla qualità dei prodotti e dell'occupazione».