La demonetizzazione è una realtà: interi pezzi dell’ economia scompaiono, ma attenzione, avverte Alexis Mons, cofondatore di GroupeReflect (agenzia francese di marketing interattivo e relazionale), essa può anche nascondere al suo interno qualcosa di molto interessante sul piano sociale
– Wikipedia ad esempio può essere vista come una sorta di bene comune, o un servizio pubblico di nuova generazione - Da qui a pensare che si assiste sulla rete a una sorta di riappropriazione collettiva di beni un tempo privati, non c’ è che un passo – E qualcuno intravede delle forme di ‘’neo-socialismo’’ http://www.lsdi.it/2009/10/18/la-%E2%80%98%E2%80%99demonetizzazione%E2%80%99%E2%80%99-dei-media-puo-portare-a-una-risocializzazione-dei-mercati/
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Il futuro ‘’ibrido’’ dei media
L’ ibridazione riguarderà per lo meno tre campi: articoli, modelli economici e produzione di notizie - Sono le principali linee di tendenza emerse dal recente Media Technology Summit (organizzato dalla Scuola di giornalismo dell’ Università di California-Berkeley) - Una sintesi di Francis Pisani su leMonde.fr
http://www.lsdi.it/2009/10/13/il-futuro-%E2%80%98%E2%80%99ibrido%E2%80%99%E2%80%99-dei-media/
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Sport e tifo dopo il ciclone pay-tv
In una tesi di laurea l’ influsso del successo di Sky sulle scelte dell’ industria sportiva e i comportamenti degli appassionati – La ‘’calcistificazione’’ dei palinsesti e il campionato spezzatino – La spettacolarizzazione degli eventi sportivi avvicina anche il pubblico femminile - Ma resta il problema degli stadi italiani: in altri paesi sono ‘’salotti’’, strutture polifunzionali affollate di famiglie; qui da noi ambienti ancora scomodi e pericolosi http://www.lsdi.it/2009/10/13/sport-e-tifo-dopo-il-ciclone-pay-tv/
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I costi spropositati di produzione il vero problema dei media classici su internet
Gli internauti trovano in rete le singole pagine e non le home page dei siti e quindi, sostiene Tubbydev.com, un’ azienda specializzata nella realizzazione di siti online, bisogna concentrarsi sulle pagine, cosa che si può fare con semplicità e rapidità – I media classici e i giornalisti non hanno bisogno, come fanno ora, di utilizzare sistemi editoriali a pagamento complessi e computer carissimi: un buon sito d’ informazione si può fare anche con appena 1.000 euro
http://www.lsdi.it/2009/10/16/i-costi-spropositati-di-produzione-il-vero-problema-dei-media-classici-su-internet/
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Cresce la selezione di classe fra i nuovi giornalisti UK
Sempre più marcata la chiusura della professione agli strati sociali popolari - Nel 2002 solo il 3% dei giovani giornalisti appartenevano a famiglie operaie – Un Rapporto del Cabinet Office britannico – ‘’Le conseguenze di questa chiusura sociale sempre più ermetica della professione sono disastrose e vanno al di là di una semplice questione di uguale rappresentazione delle classi sociali all’ interno del giornalismo professionale’’
http://www.lsdi.it/2009/10/18/cresce-la-selezione-di-classe-fra-i-nuovi-giornalisti-uk/
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Giornali
Niiu, il primo quotidiano (di carta) su misura
Sul sito del giornale tedesco i lettori possono cominciare a selezionare gli argomenti che li interessano e su cui sarà costruito ogni numero per ogni singolo utente, con articoli e servizi raccolti ogni giorno da oltre 500 testate madri in lingua tedesca e inglese – Gli autori del progetto sono due giovani tedeschi, secondo cui molti loro coetanei ‘’sono stanchi di informarsi su internet e sono pronti a pagare per un giornale di loro gradimento’’ – Il giornale verrà distribuito a domicilio a partire dal 16 novembre e potrà avere anche una foliazione diversificata, da 8 a 60 pagine, a scelta dei lettori - L’ obbiettivo è di raggiungere 5.000 copie in sei mesi a Berlino – Il costo sarà di 1,20 euro per gli studenti e di 1,80 per gli altri (la Bild costa 0,60 euro e il Tagesspiegel 0.95)
http://www.lsdi.it/2009/10/16/niiu-il-primo-quotidiano-di-carta-su-misura/
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Internet e il web
Twitter offre in vendita i suoi dati ai grandi motori di ricerca Google e Microsoft in trattativa per integrare i dati che affluiscono dai 54 milioni di utenti mensili della piattaforma di microblogging con i risultati del proprio motore di ricerca – Un nuovo tentativo di trovare la ‘’martingala’’ per il web2.0?
http://www.lsdi.it/2009/10/18/twitter-offre-in-vendita-i-suoi-dati-ai-grandi-motori-di-ricerca/
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Facebook prossimo big dell’ informazione?
L’ ipotesi di una trasformazione del social network in una piattaforma informativa non è tanto peregrina ma i problemi sono complessi – A partire da quelli di carattere etico – Un articolo di Ben LaMothe su Econsultancy
http://www.lsdi.it/2009/10/16/facebook-prossimo-big-dell%E2%80%99-informazione/
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Dal NYT flussi RSS personalizzati
Messo apunto un nuovo strumento che permette di filtrare e richiamare gli articoli disponibili online attraverso tag e parole chiave per trasformarli in flussi RSS personalizzati e suddivisi per argomenti - Il quotidiani newyokese ‘’non cessa di innovarsi per tentare di reinventarsi’’ - Tagging, web semantico, linked data, redazioni integrate, giornalismo di dati, il NYT sembra avere una lunghezza di distacco sugli altri
http://www.lsdi.it/2009/10/16/dal-nyt-flussi-rss-personalizzati/
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Giornalismo e giornalismi
Il Guardian chiama i blogger a coprire il deficit di informazione locale
Il quotidiano britannico sta cercando a Leeds, Cardiff ed Edinburgo dei blogger da utilizzare come collaboratori freelance per assicurare una buona copertura di cronaca locale – E se avrà successo l’ esperimento sdi allargherà – La qualifica giornalistica non è obbigatoria - Ai blogger selezionati verrà chiesto di fare cronaca su incontri e avvenimenti delle rispettive comunità, dedicando una attenzione particolare alla politica regionale e ai problemi dei cittadini della zona
http://www.lsdi.it/2009/10/13/il-guardian-chiama-i-blogger-a-coprire-il-deficit-di-informazione-locale/
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Giornalisti-brand? Molto scettico Eric Schmidt (Google)
Il boss di Google in una intervista a Search Engine Land ritiene ‘’molto difficile che i giornalisti possano fare a meno del valore aggiunto delle proprie testate staccandosi dalle esse e diventando essi stessi dei ‘’marchi’’ - Ma all’ interno della grande G, spiega Schmidt, c’ è anche chi pensa percorribile l’ ipotesi del ‘’personal branding’’
http://www.lsdi.it/2009/10/15/giornalisti-brand-molto-scettico-eric-schmidt-google/
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Anche la Rai apre al giornalismo partecipativo
E’ partito da qualche giorno Citizen Report, spazio libero e pubblico dove segnalare e inviare video, foto e articoli e format televisivo - In cantiere per ora i progetti di tre reportage tematici aperti ai contributi dei cittadini
http://www.lsdi.it/2009/10/17/anche-la-rai-apre-al-giornalismo-partecipativo/