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Ifj e Nuj condannano la decisione della Cina di oscurare la Bbc World News
Internazionale 12 Feb 2021

La Cina revoca la licenza di trasmissione alla Bbc World News. La condanna della Ifj

Per il segretario generale Anthony Bellanger, «il governo cinese, come qualsiasi altro governo, non dovrebbe limitare i diritti dei media sulla base di concetti vaghi e ingiustificati come quello di minare l'interesse nazionale. I giornalisti devono poter svolgere il loro lavoro senza indebite pressioni».

La National Radio and Television Administration (Nrta) di Pechino ha revocato le licenze alla Bbc World News. Secondo l'autorità cinese di regolamentazione sulla trasmissione televisiva, l'emittente avrebbe gravemente violato i regolamenti sulla gestione della radio e della televisione e sulla gestione dei canali televisivi via satellite all'estero nei suoi rapporti relativi alla Cina, andando contro i requisiti secondo cui le notizie devono essere vere e imparziali, e minato gli interessi nazionali.

«Poiché il canale non soddisfa i requisiti per trasmettere in Cina come canale estero, Bbc World News non è autorizzato a continuare il suo servizio all'interno del territorio cinese. La Nrta non accetterà la domanda di trasmissione del canale per il nuovo anno», ha riferito il regolatore.

Per Michelle Stanistreet, segretaria generale della Nuj, il sindacato dei giornalisti inglesi, «la decisione è chiaramente una ritorsione nei confronti delle autorità del Regno Unito, il cui impatto è quello di limitare ulteriormente l'accesso a informazioni accurate e affidabili. La decisione delle autorità cinesi – prosegue – è una grave violazione della libertà dei media globali. Chiediamo alla comunità internazionale di unirsi alla Nuj nel condannare questa mossa».

Il 4 febbraio Londra aveva annunciato la revoca della licenza della Cgtn, il canale in lingua inglese della tv statale cinese Cctv, la cui gestione era stata considerata non più in regola con la normativa britannica.

Per il segretario generale della Ifj, Anthony Bellanger, «il governo cinese, come qualsiasi altro governo in tutto il mondo, non dovrebbe limitare i diritti dei media sulla base di concetti così vaghi e ingiustificati come quello di minare l'interesse nazionale. I giornalisti – aggiunge – devono poter svolgere il loro lavoro senza indebite pressioni da parte dei governi affinché seguano una linea editoriale specifica. Questo è il modo per garantire la libertà di stampa».

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