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Internazionale 23 Mag 2005

Iraq, liberati i tre giornalisti rumeni e la guida irachena

Stanno bene e torneranno in Romania il piu' presto possibile i tre giornalisti romeni liberati questa mattina a Baghdad insieme alla loro guida di origine irachena. I quattro - ha precisato la portavoce della presidenza della Romania, Adriana Saftoiu - sono ''sani e salvi dalle 13:44 locali (le 12:44 in Italia) e si trovano sotto la protezione delle autorita' romene''.

Stanno bene e torneranno in Romania il piu' presto possibile i tre giornalisti romeni liberati questa mattina a Baghdad insieme alla loro guida di origine irachena. I quattro - ha precisato la portavoce della presidenza della Romania, Adriana Saftoiu - sono ''sani e salvi dalle 13:44 locali (le 12:44 in Italia) e si trovano sotto la protezione delle autorita' romene''.

Stanno bene e torneranno in Romania il piu' presto possibile i tre giornalisti romeni liberati questa mattina a Baghdad insieme alla loro guida di origine irachena. I quattro - ha precisato la portavoce della presidenza della Romania, Adriana Saftoiu - sono ''sani e salvi dalle 13:44 locali (le 12:44 in Italia) e si trovano sotto la protezione delle autorita' romene''. Marie Jeanne Ion, giornalista di Prima Tv, il suo cameraman Sorin Miscoci e il corrispondente del giornale Romania Libera con la loro guida Mohammed Munafh, un uomo d' affari americano-iracheno, erano stati prelevati in un quartiere periferico di Baghdad il 28 marzo scorso. Il 30 marzo l' emittente Al Jazira aveva diffuso un video che mostrava i quattro ostaggi seduti a terra, a piedi scalzi e ammanettati. In piedi, accanto a loro, due uomini mascherati e armati di kalashnikov. Dopo alcuni giorni, come sempre, l' ultimatum. Il 22 aprile i rapitori - la Brigata di Mouadh Ibn Jabal - minacciavano di uccidere gli ostaggi se Bucarest non avesse ritirato entro il 27 gli 800 militari romeni impegnati in Iraq. Ma le autorita' romene dichiaravano a piu' riprese che la politica estera del paese non sarebbe cambiata sotto la pressione dei rapitori, nonostante i ripetuti appelli per il ritiro delle truppe lanciati dai familiari dei rapiti e dall' opposizione. E' stato lo stesso presidente Traian Basescu - che ha coordinato l' unita' di crisi creata per gestire la vicenda - a dare la notizia della liberazione al padre della giornalista Marie Jeanne Ion. ''E' una enorme gioia - ha dichiarato Vasile Ion all' agenzia Mediafax - per noi che abbiamo pregato durante questi 53 giorni''. L' annuncio della liberazione dei tre giornalisti e della loro guida e' stata accolta con soddisfazione e sollievo a Bucarest dove e' attesa per la serata una dichiarazione del presidente Basescu. Ma la linea del governo di Bucarest e' chiara. Oggi il ministro della difesa Teodor Atanasiu ha affermato che un ritiro delle truppe romene dislocate in Iraq e' ''poco probabile'' nel corso del 2005 viste le difficolta' legate alla creazione di un esercito iracheno. ''La Romania partecipa in Iraq a differenti missioni, tra le quali la formazione dell' esercito iracheno, che non e' ancora pronto a sostituire le truppe della coalizione'', ha detto Atanasiu citato da mediafax. ''Per questo - ha aggiunto - un ritiro nel corso dell' anno e' poco probabile''. (ANSA)

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