Iraq: le forze di coalizione verso un codice di condotta per i giornalisti. L’Ifj dichiara: “solo gli stessi media irakeni possono guidare il paese verso la democrazia”
Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione: Sara Mannocci L’International Federation of Journalists (IFJ) ha espresso forte preoccupazione per le notizie provenienti da Baghdad, secondo cui le forze di coalizione vorrebbero imporre un codice di condotta per giornalisti, senza la collaborazione e l’approvazione dei reporters irakeni. “Senza il totale coinvolgimento dei colleghi irakeni, nello stabilire standards per il giornalismo, si vanificheranno gli sforzi per costruire una società democratica e si confermerà l’idea che quella in corso non è una liberazione ma una occupazione”, ha commentato Aidan White, Segretario Generale IFJ. In paesi come l’Iraq, così come la Bosnia, dove convivono divisioni religiose e differenze etniche, i giornalisti stessi dovrebbero trovarsi insieme e creare regole e standards per una condotta etica. Nei giorni scorsi l’IFJ ed altre organizzazioni di media si sono riuniti in Atene, sotto gli auspici della Presidenza greca dell’Unione Europea e del Dipartimento di Stato Usa, per affrontare i problemi legati allo sviluppo di uno assetto del giornalismo in Iraq; in separata sede, i funzionari della coalizione in Iraq stavano tracciando i loro piani per regolare i media nel paese. La questione fondamentale invece – e di questo si è discusso ad Atene come anche nel meeting dell’Aprile scorso a Rabat (vedi nella sezione Isf “Ultimi Articoli” n.d.t.) – è fare proposte utili a rafforzare i media irakeni perché loro stessi guidino il cambiamento. Secondo la Federazione l’esplosione di nuove testate giornalistiche a Baghdad è segno evidente che i giornalisti e i media indipendenti vogliono liberarsi dal pressante controllo esercitato dal regime di Saddam Hussein, dove la stampa era manipolata dal governo e il figlio dello stesso rais guidava l’unione dei giornalisti.