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Editoria 10 Ott 2006

Interrogazione di Napoli (Forza Italia) sull'esistenza di un piano del Governo per favorire la riduzione delle agenzie di stampa Il sottosegretario Levi: "Nessun piano, ma la pluralità di imprese non ha eguali in altri Paesi"

Una interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio e al ministro delle Comunicazioni per sapere se e' vero che esista un piano '' volto a favorire una riduzione del numero di agenzie di stampa favorendone l'accorpamento'': l'ha presentata, '' in relazione a voci e indiscrezioni reiterate su diversi mezzi di informazione'', l'onorevole Osvaldo Napoli di Forza Italia

Una interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio e al ministro delle Comunicazioni per sapere se e' vero che esista un piano '' volto a favorire una riduzione del numero di agenzie di stampa favorendone l'accorpamento'': l'ha presentata, '' in relazione a voci e indiscrezioni reiterate su diversi mezzi di informazione'', l'onorevole Osvaldo Napoli di Forza Italia

Le stesse fonti, spiega Napoli, ''attribuiscono l'iniziativa di questo piano al sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all editoria, Ricardo Franco Levi; lo stesso sottosegretario avrebbe agito per mandare a effetto un piano di semplificazione della pluralita' di voci informative''. Napoli chiede dunque a Prodi ''se non ritenga: di dover smentire l'esistenza di un tale piano attribuito al sottosegretario Franco Levi; che tale piano sia frutto di un'iniziativa autonoma del sottosegretario medesimo ovvero se ne sia a conoscenza lo stesso Presidente del Consiglio; che l esistenza di tale piano sia da ritenersi gravemente lesiva della liberta' di informazione e di stampa; che la diffusione di tale voci e l'esistenza di un tale piano, in coincidenza di una dura stagione di confronto fra editori e giornalisti, non sia un tentativo improprio di esercitare pressioni indebite e illecite nel libero confronto sindacale; che una presa di posizione netta e limpida - infine - sia un atto dovuto nei confronti delle agenzie di stampa, dei giornalisti e di quanti lavorano nel mondo dell'informazione''. (ANSA). Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'editoria Ricardo Franco Levi ha sgomberato il campo da ogni equivoco riguardo alle notizie di riduzione del numero delle agenzie di stampa: ''Non c'e' alcun piano regolatore dell'editoria da imporre. Non posso pero' non guardare ad un settore che presenta una grande pluralita' di imprese senza eguali negli altri paesi, e non posso, dunque, non riflettere e non invitare a riflettere sul fatto che un consolidamento potrebbe offrire al settore un'opportunita' di crescita''. ''Un'opportunita' - ha detto Levi in un'audizione al Senato - che potrebbe presto o tardi rivelarsi una vera e propria necessita' di fronte alle sfide delle nuove tecnologie''. (ANSA)

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