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Fnsi 05 Mar 2010

Intercettazioni, Siddi (Fnsi) a Palamara (Anm): "Bene richiamare il codice deontologico quando si pubblicano notizie attinenti la vita sessuale delle persone, ma notizie di pubblico interesse non possono essere censurabili nè vietate"

"Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, ha posto oggiall'attenzione, anche dei giornalisti, una questione che merita sempre molto rigore e sensibilità quando può o diventa materia di pubblicazione: le intercettazioni che riguardino la vita sessuale delle persone". Lo dice Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa.

"Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, ha posto oggi
all'attenzione, anche dei giornalisti, una questione che merita sempre molto rigore e sensibilità quando può o diventa materia di pubblicazione: le intercettazioni che riguardino la vita sessuale delle persone". Lo dice Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa.

   "In linea di principio generale - afferma Siddi - ha ragione a richiamare un limite. Ma le notizie afferenti la sfera sessuale di persone inquisite, contenute in atti giudiziari disponibili e collegate a comportamenti autoritari, di scambio di favori, di affermazione di un potere, non sono nè possono essere censurabili nè vietate; fatta salva, ovviamente, la tutela di persone terze. Il fatto che si riapra la discussione alla luce di una inchiesta che sta cercando di far luce su quello che appare come uno degli scandali pubblici più gravi del nostro Paese, indica semmai che c'è un fiume in piena e che quando si aprono le cataratte è difficile immaginare vincoli plausibili e sostenibili per l'informazione e, quindi, per il diritto dei cittadini a conoscere i fatti di interesse pubblico".
   "Ai giornalisti - insiste il segretario della Fnsi - è richiesto di avere sempre ben presente quando hanno documenti - intercettazioni nel caso - contenenti notizie che riguardino la
vita sessuale delle persone, i codici deontologici. E in particolare va ricordato che il diritto all'informazione su fatti di interesse pubblico nel rispetto dell'essenzialità dell'informazione è un dovere, con l'unica avvertenza che vanno evitati riferimenti a congiunti o a altri soggetti non interessati ai fatti. Secondo: 'la divulgazione di notizie di
rilevante interesse pubblico o sociale non contrasta con il rispetto della sfera privata, quando l'informazione, anche dettagliata sia indispensabile in ragione dell'originalità del
fatto o della relativa descrizione dei modi particolari in cui è avvenuto nonchè della qualificazione dei protagonisti".    "Semmai la sensibile sollecitazione del presidente dell'Anm necessita di una riconsiderazione delle procedure del processo e dei limiti e dei tempi del segreto giudiziario. Sicuramente la prima necessità è quella delle garanzie di un sistema che deve fissare attraverso udienza preliminare di tutte gli interessati  al processo (accusa, difesa, giudice) le parti delle intercettazioni effettivamente da allegare ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria. In secondo luogo - conclude il segretario della Fnsi - andrebbe circoscritto il campo delle materie o dei documenti oggetto del segreto giudiziario, limitandone nel tempo stabilito la sua durata". (ANSA)

@fnsisocial

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