“Sarebbe davvero incredibile se un giusto e urgente provvedimento contro il verminaio delle intercettazioni illegali prevedesse anche sanzioni nei confronti dei giornalisti limitative del diritto di cronaca.
Non è possibile trasformare un disegno di legge, quello approvato in luglio dal Consiglio dei Ministri, in un decreto legge che impedisca una vasta consultazione e una discussione parlamentare soprattutto per quanto riguarda il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati”. “Le insistenti voci di una accordo bipartisan per un decreto che impedisca la conoscenza dei contenuti delle intercettazioni che evidenziano scandali nella vita del Paese sono oltremodo inquietanti. Gli accordi bipartisan dovrebbero servire solo per definire avanzate regole della convivenza e di sviluppo della civiltà democratica fondata sulla piena e libera informazione. Ogni ipotesi di provvedimento che limiti impropriamente l’esercizio del dovere di cronaca e la tutela delle fonti di informazione sarebbe una lesione grave di principi democratici consolidati. Un favore ai maneggioni e ai protagonisti di operazioni oscure. E’ auspicabile che il Governo rifletta attentamente e respinga ogni tentazione liberticida”.