L'Associazione Stampa Romana, il sindacato di tutti i giornalisti di Roma e del Lazio, denuncia il tentativo di colpire la libertà di stampa con il disegno di legge sulle intercettazioni. E' la legge-bavaglio più grave, nella limitazione dei diritti dell'informazione, dai tempi del regime fascista.
I giornalisti devono mantenere il diritto-dovere di informare, e di diffondere notizie penalmente rilevanti e di pubblico interesse non soltanto a tutela della loro professionalità ma soprattutto per salvaguardare il diritto dei cittadini a essere informati. Si vuol punire la pubblicazione anche degli atti non più coperti dal segreto; anche per riassunto; anche del contenuto, fino al rinvio a giudizio. Un giornalista dovrebbe preferire la velina mediata da una fonte alla visione diretta dei documenti, perché il solo possesso della copia di un verbale giudiziario verrà punito con il carcere. Contro questo disegno di legge, contro tutte le censure, contro ogni limitazione della libertà di stampa i giornalisti di Roma e i cittadini sono chiamati a protestare giovedì 10 luglio alle 10.30 a Piazza Montecitorio. Difendiamo la libertà di stampa! Simbolicamente, durante la manifestazione verranno distribuite le arance ai giornalisti "possibili detenuti". Il CdR de Il Messaggero aderisce all'iniziativa dell'Associazione Stampa Romana, il sindacato dei giornalisti di Roma e del Lazio, che denuncia il tentativo di colpire la libertà di stampa con il disegno di legge sulle intercettazioni.