Una delegazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, presieduta da Carlo Bartoli, neopresidente, ha consegnato questo pomeriggio al prefetto di Firenze Andrea De Martino, nella sua funzione di rappresentante del governo, il documento unitario sottoscritto da tutti gli eletti toscani all'Ordine dei giornalisti contro il disegno di legge sulle intercettazioni e per la libertà di stampa.
Un provvedimento che secondo i giornalisti "è di un tentativo di mettere un pesante bavaglio all'informazione che, con la minaccia di multe, arresti e altre sanzioni, rischia di rendere vano un valore fondamentale della democrazia, il diritto dei cittadini ad essere informati in maniera corretta e completa. Siamo convinti che non può esserci un pieno dispiegamento di questo diritto senza una completa libertà di stampa." Nel documento viene, inoltre, sottolineato che i giornalisti si autoregolamentano attraverso il proprio Ordine, che ha il compito, stabilito dalla legge, di sanzionare i colleghi che vengono meno ai propri doveri etici e deontologici. "L'Ordine toscano si impegna - sottolinea il testo - a difesa dell'interesse generale di questo Paese e del suo corretto funzionamento per il quale è fondamentale la presenza di un giornalismo libero, moderno, articolato e, soprattutto, non gravato dalla minaccia di ritorsioni e di bavagli da parte del potere, di qualsiasi orientamento e natura esso sia". (AGI)