L'aula del Senato (Foto: @SenatoStampa)

Intercettazioni, dal Senato via libera 'condizionato' allo schema di decreto

La commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera, a maggioranza, al decreto legislativo di attuazione della legge delega del governo sulle intercettazioni. Si tratta di un parere non ostativo che pone all'esecutivo alcune condizioni e delle osservazioni.

Sono due le principali condizioni che la commissione chiede al governo nel parere allo schema di decreto. Il pubblico ministero che deve decidere se acquisire o meno un'intercettazione dovrà ricevere la "trascrizione anche sommaria" della conversazione invece che la semplice annotazione circa l'ora e la data e le persone coinvolte nella comunicazione. Fatto salvo il caso il contenuto sia manifestamente irrilevante.

Dopo l'udienza che dispone l'acquisizione dell'intercettazione invece, la trascrizione dovrà essere integrale, proprio perché serve per il giudizio, dunque non più semplicemente "in forma riassuntiva". La commissione chiede di inserire nel decreto il seguente comma: "Il giudice dispone la trascrizione integrale delle registrazioni ovvero la stampa in forma intellegibile delle informazioni contenute nei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche da acquisire, osservando le forme, i modi e le garanzie previsti per l'espletamento delle perizie. Le trascrizioni o le stampe sono inserite nel fascicolo per il dibattimento".

Tra le altre condizioni si chiede che l'informazione al pubblico ministero sui contenuti di un'intercettazione sia data "tempestivamente" anziché "preventivamente". Il parere non è vincolante, ma se il governo non lo accoglie deve motivare la decisione e ritrasmettere il provvedimento alle commissioni competenti delle Camere.