«Recenti episodi, in occasione di Verona-Napoli, ripropongono la necessità del rispetto dei club per il lavoro dei giornalisti». Inizia così la lettera che il Comitato di Presidenza dell'Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana, ha indirizzato alla Lega Calcio Serie A all'indomani del match di sabato 21 ottobre 2023.
«Come raccontano le cronache, ed anche le sanzioni del giudice sportivo – prosegue l'Ussi – la tribuna stampa è stata oggetto di lanci di acqua, di intemperanze che hanno messo a rischio perfino l'uso dei computer, che sono strumento di lavoro. Testimoni raccontano che gli steward dello stadio non sono nemmeno intervenuti ad evitare problemi ai colleghi. Ricordiamo a tutti, club e dirigenti della Lega, che il rispetto del lavoro reciproco sta alla base di ogni convivenza civile e, ormai da anni, da parte dei club c'è sempre meno attenzione, in varie forme, per il lavoro dei giornalisti. Il rispetto non si compra come i diritti televisivi. Il rispetto del lavoro altrui è legge per tutti».
Inoltre, incalza il Gruppo di specializzazione della Fnsi, «sempre più spesso, in tribuna stampa vengono accreditati tecnici delle società o dirigenti. L'ultima sentenza del giudice sportivo lo conferma. Anche questa è anomalia da sanare. In tribuna stampa devono entrare solo gli iscritti all'Ordine nazionale o giornalisti accreditati dalle testate, nel caso non abbiano ancora la tessera dell'Ordine. I giornalisti non vanno ad invadere le zone riservate a tecnici, dirigenti e giocatori. In egual modo pretendono che la tribuna stampa sia riservata soltanto alla stampa. Come pure le sale stampa, dove solitamente si svolgono le conferenze».