Ci sarà Federica Angeli, giornalista antimafia di Repubblica, che la violenza e l'intimidazione le sopporta quotidianamente come sgradevoli accompagnatrici. Ci sarà Giuseppe Cesaro, scrittore che narra la brutalità come sottile e aguzza corona di spine dell'esistenza. Ci saranno Moni Ovadia e Alessandro Portelli: il primo ha narrato la prepotenza dell'esclusione della caccia al diverso, il secondo la durezza della cultura ufficiale che nega l'oralità e la narrazione delle classi subalterne.
L'associazione 'A mano disarmata' ha chiamato questi narratori del moderno sopruso a confrontarsi sul tema 'La violenza è sempre mafiosa': un pomeriggio-sera, il 7 giugno, dalle 18 alle 22 alla Fondazione Exclusiva (via di Castel Bolognese, 81 a Roma) con l'intento di approfondire il rapporto fra sopraffazione e potere criminale.
«Sarà l'occasione – spiegano i promotori – per presentare i futuri progetti dell'associazione che, per la quarta edizione del forum dell'informazione contro le mafie, volgerà lo sguardo alla storia di Cosa Nostra andando alle radici della sua rinascita e modernizzazione nell'immediato dopoguerra del secondo conflitto mondiale».
Il programma si aprirà alle 18 con la presentazione di 'Indifesa' (La Nave di Teseo) di Giuseppe Cesaro, che ne discuterà con Moni Ovadia attore, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante; Alessandro Portelli, ordinario di letteratura angloamericana 'La Sapienza'; Paolo Butturini, segretario di 'A mano disarmata' e Giorgia Turchetto, segretaria generale Fondazione Exclusiva.
Dalle 20 un aperitivo con buffet in collaborazione con il consorzio BioRoma. Poi l'incontro con Federica Angeli, che parlerà del suo 'A mano disarmata', il libro pubblicato da Baldini & Castoldi giunto in poche settimane alla terza edizione.
Chi volesse partecipare può inviare una mail di conferma entro il 5 giugno a info@amanodisarmata.it.