CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 18 Nov 2008

In Gran Bretagna è crisi nera, tagliati 140 posti a settimana. Il settore più a rischio è la carta stampata

Londra, 17 novmbre - È sempre più profonda la crisi del mercato dei media in Gran Bretagna, con giornali, radio e televisioni che continuano a ridurre il personale. Solo la settimana scorsa sono stati tagliati 2.300 posti di lavoro nel settore, e il trend sembra destinato a proseguire.

Londra, 17 novmbre - È sempre più profonda la crisi del mercato dei media in Gran Bretagna, con giornali, radio e televisioni che continuano a ridurre il personale. Solo la settimana scorsa sono stati tagliati 2.300 posti di lavoro nel settore, e il trend sembra destinato a proseguire.

Il settore più a rischio è la carta stampata. A causare l'emorragia di lettori è la concorrenza di internet e della free press, e ad aggravare la situazione contribuiscono i crescenti costi tipografici e la netta riduzione delle entrate pubblicitarie. Secondo una stima della Press Gazette Industry, da luglio i quotidiani hanno tagliato 140 posti di lavoro alla settimana. La stampa locale è il comparto più colpito. Oltre alle principali testate nazionali, anche le più importanti televisioni britanniche hanno annunciato ingenti riduzioni della forza lavoro. La Bbc taglierà tremila posti, la Itv un migliaio, Channel Four 150. "Tutti i gruppi editoriali saranno messi alla prova, e l'anno prossimo sarà difficile; si vedranno anche operazioni più modeste" ha dichiarato il magnate australiano Rupert Murdoch, che, nel Regno Unito, controlla il Times, il Sun e il News of the World. NewsCorp, l'impero mediatico di Murdoch, a settembre ha registrato un calo degli utili del 30%. Il gruppo Trinity Mirror, che possiede cinque testate nazionali e centocinquanta quotidiani locali, ha invece annunciato un decremento del 46% degli utili derivanti dalla raccolta pubblicitaria, soprattutto a causa del declino del mercato immobiliare. Al Daily Mail è previsto il taglio di 300 posti di lavoro, mentre le voci su una vendita dell'Independent, da anni in perdita, continuano a crescere. A salvarsi è solo il Financial Times, la cui circolazione, ad ottobre, è salita dello 0,5%. Tutte le altre testate, invece, vedono le loro vendite calare di mese in mese. Il Sun è riuscito a limitare al 2,1% il calo del fatturato grazie al calo del prezzo di copertina. L'Independent è invece stato costretto a un aumento, dopo un calo del 16,3% dei lettori. In espansione, a scapito soprattutto dei tabloid, è unicamente la free press. Solo a Londra circolano quattro testate gratuite, e una di loro, City Am, si sta preparando a lanciare due edizioni locali a Manchester e ad Edimburgo. (AGI)

@fnsisocial

Articoli correlati