Si è svolta questa mattina a Latina la cerimonia di intitolazione della piazza dedicata a Ilaria Alpi, giornalista del Tg3 uccisa assieme all'operatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Nel giardino del Parco degli Elleni, nello spazio antistante la nuova chiesa di Santa Chiara, è stata anche installata una targa donata da FNSI e CNOG.
Alla cerimonia erano presenti autorità cittadine, studenti delle scuole, rappresentanti del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, dell'Associazione Stampa Romana, di Articolo21, il direttore del Tg3 Luca Mazzà e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti.
«Ringraziamo l'amministrazione comunale di Latina che con questo gesto dal forte valore simbolico ha voluto onorare la memoria di Ilaria Alpi e il lavoro di tutti i giornalisti che ogni giorno si impegnano per adempiere il loro dovere di informare i cittadini e di illuminare quelle periferie dove la criminalità pensa di poter nascondere i suoi traffici», ha detto Giulietti.
Domani, 8 giugno, giorno della nuova udienza sulla richiesta di archiviazione delle indagini sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i rappresentanti dei giornalisti italiani si ritroveranno ancora una volta davanti al Tribunale di Roma, in piazzale Clodio, per ribadire #NoiNonArchiviamo.
L'appuntamento è per le 9.30, davanti all'ingresso del Tribunale. Con la FNSI, come già nelle precedenti occasioni, ci saranno i rappresentanti di Ordine nazionale dei giornalisti, Usigrai, Cdr del Tg3, Ordine dei giornalisti del Lazio, Associazione Stampa Romana, Articolo21, Rete NoBavaglio, Libera, Libera Informazione, Legambiente, Associazione Amici di Roberto Morrione, Amnesty International Italia.
Durante il presidio sarà letto un messaggio inviato a Luciana Alpi dai genitori di Giulio Regeni tramite l'avvocata della famiglia, Alessandra Ballerini.
«Gentile Signora – scrivono Paola Deffendi e Claudio Regeni – volevamo esprimerle la nostra vicinanza ed il nostro affetto; domani sarà un'ulteriore giornata per la richiesta di Verità e Giustizia, per Ilaria. Una richiesta non solo perché Ilaria è Sua figlia, ma perché l'Italia non può esimersi da sapere le vere circostanze della tragica uccisione di Sua figlia Ilaria e di Miran Hrovatin. La tenacia con cui Lei e Suo marito avete portato avanti la richiesta di giustizia è un esempio che ci aiuta ad essere tenaci nella nostra causa. Sappia che con Lei ci sono tanti cittadini che non vogliono che il processo sia chiuso e una sinergia di persone che sostengono la sua e nostra richiesta di verità e giustizia con amore e tenacia».