''La decisione della dirigenza della Rai di reintegrare Ignazio Scardina proprio nella funzione di redattore capo allo sport con compiti di coordinatore non puo' non suscitare motivati interrogativi e sconcerto, in considerazione del fatto che il collega e' tuttora coinvolto nel procedimento giudiziario cosiddetto di calciopoli: procedimento per il quale a suo tempo la Commissione Etica del servizio pubblico aveva proposto il licenziamento in tronco''. E' quanto afferma il vicepresidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, Enrico Paissan, in merito al reintegro di Ignazio Scardina, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva nel processo di calciopoli, ed in attesa di giudizio
Un ordine di servizio assegna al giornalista, che non svolgeva piu' le sue mansioni dal 2006, di nuovo l'incarico di redattore capo allo sport, con funzioni di coordinatore.
L'inviata di Rai Sport, Francesca Sanipoli, a seguito dalla decisione ha scritto al responsabile di Rai sport Eugenio De Paoli e, per conoscenza, al segretario dell'Usigrai Carlo Verna e al presidente della Fnsi. Roberto Natale.
''La decisione della dirigenza Rai e' ancora meno comprensibile - prosegue Paissan - ove si ricordi che l'azienda radio-televisiva pubblica e' stata ammessa quale parte civile nel processo, assieme all'inviata di Rai Sport, Francesca Sanipoli, la quale, dopo un lungo periodo di avvilimento dovuto a scorrette iniziative di dequalificazione e di emarginazione professionale, ha tutto il diritto di poter continuare ad esercitare in liberta', dignita' e serenita' la propria professione''. (ANSA)