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Rai 03 Mar 2010

Il talk show si sposta in piazza, Santoro, Floris e anche Vespa alla manifestazione in via Teulada promossa da Fnsi e Usigrai

Politici, tra i quali anche il leader del Pd Pierluigi Bersani, giornalisti e tanta gente comune stasera si sono dati appuntamento davanti alla sede Rai di via Teulada contro lo stop ai programmi di informazione in nome della par condicio. E Michele Santoro, il piu' applaudito della serata, annuncia ''il 25 marzo sara' il Primo Maggio''. L'intenzione del conduttore di Anno Zero e' quella di fare uno speciale e, chi lo vorra' trasmettere, anche a pezzi, lo fara'. E, a sorpresa, sul palco e' salito anche Bruno Vespa. Oltre 1.500 persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Fnsi e Usigrai che si e' trasformata in una sorta di talk show in piazza.Il Blog sulla manifestazione

Politici, tra i quali anche il leader del Pd Pierluigi Bersani, giornalisti e tanta gente comune stasera si sono dati appuntamento davanti alla sede Rai di via Teulada contro lo stop ai programmi di informazione in nome della par condicio. E Michele Santoro, il piu' applaudito della serata, annuncia ''il 25 marzo sara' il Primo Maggio''. L'intenzione del conduttore di Anno Zero e' quella di fare uno speciale e, chi lo vorra' trasmettere, anche a pezzi, lo fara'. E, a sorpresa, sul palco e' salito anche Bruno Vespa. Oltre 1.500 persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Fnsi e Usigrai che si e' trasformata in una sorta di talk show in piazza.
Il Blog sulla manifestazione

Roma, 2 marzo -  Tra la folla, anche Mario Segni, Sabina Guzzanti, Giovanni Floris, Andrea Vianello, Corradino Mineo, i consiglieri di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, Roberto Natale Franco Siddi della Fnsi, Enrigo Ghezzi, Lucio Manisco, Piero Badaloni, Vauro, Beppe Giulietti. Francesco Rutelli ha telefonato a Floris e ad Antonio Di Bella per dare la sua solidarieta' all'iniziativa, mentre Maurizio Crozza e' intervenuto in collegamento telefonico. ''Quello che sta succedendo non esiste in nessun Paese occidentale - ha detto Bersani - ma questa serata dimostra che una reazione e' possibile''. La decisione del Cda Rai, a suo avviso, dimostra ''la debolezza e il nervosismo di Berlusconi, disturbato dalle indagini libere di giornalisti con la schiena dritta. Le trasmissioni cui e' impedito di andare in onda sono viste da milioni di persone che oggi hanno un pezzo di liberta' in piu'. Sara' un boomerang, Berlusconi ha sbagliato i suoi calcoli''. ''Vogliono ridurre le persone a dei numeri'' ha detto Santoro per il quale Ballaro' ed Annozero ''non avrebbero cambiato il risultato elettorale. Siamo di fronte a politici non solo arroganti ma anche ignoranti e incapaci. La par condicio esisteva gia', ma la Vigilanza ha accolto un emendamento che i Radicali hanno presentato ogni anno. Stavolta, pero', c'e' stata una telefonata dalla centrale di comando per dire 'votatelo'. Vespa - ha aggiunto - dice che le altre trasmissioni sono state chiuse per colpa di Annozero, non si accorge che se e' cosi', e' ancora piu' grave''. E, commentando i fischi levatisi contro il conduttore di Raiuno: ''diamo una dimostrazione di liberta', lui non si farebbe ammazzare per noi, ma noi ci faremmo ammazzare per lui - ha detto tra gli applausi -. Sono qui per difendere il diritto di Vespa di andare in onda''. Vespa, che aveva appena finito di registrare una puntata di Porta a Porta che andra' in onda tra un mese, dopo aver espresso la sua stima per Santoro, ha parlato di ''bruttissima pagina di democrazia''. Ma ha comunque sottolineato: ''bisogna combattere perche' le regole cambino, finche esistono bisogna rispettarle. La democrazia non e' solo un diritto ma anche un dovere''. Per Vauro, ''per fortuna non c'e' solo la Rai di Masi'', mentre Floris, di fronte ad alcuni striscioni con la scritta 'senza Ballaro' io non ci sto' '', ha affermato: ''la politica deve dimenticarsi l'idea di poter scegliere chi va in onda. Piu' in basso di cosi' non si puo' ''. La protesta continuera'. Giulietti di Art.21 ha annunciato una campagna dal titolo, 'Fai impazzire il censore': ''chiederemo a tutte le radio, tv, siti, blog, di ospitare i conduttori e gli autori dei programmi soppressi per rompere l'oscuramento e dare via ad una serata congiunta sulla liberà di informazione" (ANSA) ROBERTO NATALE, PRESIDENTE DELLA FNSI, ALLA MANIFESTAZIONE DI VIA TEULADA : "BALLARÒ, PORTA A PORTA, ANNOZERO E ULTIMAPAROLA NON POSSONO ANDARE IN ONDA PER MOTIVI POLITICI, UN FATTO TALMENTE GRAVE CHE DEVE ALLARMARE L'INTERA SOCIETÀ"

Roma, 2 marzo - Non poter vedere in tv quattro trasmissioni "e' come se domattina non trovassimo quattro giornali in edicola, chiusi per motivi politici. Ballaro', Porta a porta, Annozero e Ultimaparola, quattro giornali del piu' diverso orientamento, per motivi politici non possono andare in onda".

Parole del presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale, che questa sera ha condotto la diretta della manifestazione organizzata, in via Teulada davanti agli studi Rai, per protestare contro la sospensione delle quattro trasmissioni. "Crediamo - ha proseguito Natale - che sia un fatto talmente grave da essere considerato con allarme non solo dai giornalisti ma dall'intera societa' civile italiana che si vede sottratta, per questo mese, la possibilita' di avere un'informazione abbondante, approfondita, del piu' diverso orientamento sui temi che riguardano la vita della comunita' nazionale". Il presidente della Fnsi ha ricordato che, in seguito a questa decisione, "si arriva al voto, e non era mai successo, senza che sugli schermi del servizio pubblico ci siano gli spazi per approfondire certe notizie che vengono date in maniera stringata, per forza di cose, dai telegiornali. Pensiamo - ha sottolineato - che sia un problema grande per noi giornalisti ma persino piu' grande per un paese che si vede mutilato nel suo diritto di sapere". Secondo Natale, questa decisione "non c'entra niente con la par condicio, come qualcuno strumentalmente dice. La legge sulla par condicio e' in vigore da dieci anni, solo quest'anno c'e' stato questo problema per un pessimo regolamento della commissione parlamentare di vigilanza che e' stato, se possibile, ancora peggiorato dal voto di ieri della maggioranza del cda e di un direttore generale che - ha concluso - non ha il minimo rispetto per i doveri del servizio pubblico". Anche il segretario della Fnsi, Franco Siddi, e' sceso in strada per portare la propria testimonianza e il proprio sostegno ai colleghi. "Siamo qui stasera - ha detto - perche' vogliamo far capire che il giornalismo sta con la gente e non si fa zittire. Hanno spento la tv e noi, allora, accendiamo le luci sulla societa' e alla societa' chiediamo di aiutarci a protestare perche' quando si toglie la voce ai giornalisti non si fa un danno solo a loro ma - ha concluso Siddi - anche al servizio pubblico e, soprattutto, ai cittadini". (AGI)

IL NO DELL’ANPI ALLA CENSURA RAI

L’annullamento dei programmi Rai di approfondimento politico deciso dai vertici dell’azienda è un atto che va condannato duramente in quanto lesivo del diritto all’informazione per tutti i cittadini, sancito dall’articolo 21 della nostra Carta Costituzionale.

Non è più possibile continuare a tollerare i continui tentativi di sfascio del nostro sistema democratico cui il Paese sta assistendo in questi ultimi mesi.

L’Anpi, per tutto ciò, nel richiamare i democratici e gli antifascisti ad una grande mobilitazione in difesa della nostra Costituzione, chiede agli organi dirigenti Rai l’immediata revoca del provvedimento.

Roma, 3 marzo 2010

 

PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALE ANPI (ASSOCIAZIONENAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)

 

 

@fnsisocial

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