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Ordine 11 Giu 2007

Il presidente dell'Ordine del Molise, Antonio Lupo risponde all’“attacco” alla stampa locale del presidente della Regione, Michele Iorio (Fi): “Il diritto di critica è insopprimibile”

Il presidente dell'Ordine del giornalisti del Molise, Antonio Lupo, è intervenuto sulle esternazioni del presidente della Regione, Michele Iorio (Fi), che ha 'attaccato' la stampa locale paragonando l'emergenza spazzatura della Campania alla "spazzatura - ha affermato testualmente Iorio - che si legge sulle pagine di qualche giornale locale".

Il presidente dell'Ordine del giornalisti del Molise, Antonio Lupo, è intervenuto sulle esternazioni del presidente della Regione, Michele Iorio (Fi), che ha 'attaccato' la stampa locale paragonando l'emergenza spazzatura della Campania alla "spazzatura - ha affermato testualmente Iorio - che si legge sulle pagine di qualche giornale locale".

In tal modo il governatore ha così criticato i giudizi negativi espressi da alcuni giornalisti sulle scelte dell'amministrazione regionale in materia sanitaria. Invitando a non alzare il tono della polemica, Lupo ha affermato che "il diritto di critica è insopprimibile e no può essere circoscritto, né alle persone, né ai giornalisti, né alle istituzioni. Ognuno si assume la responsabilità del proprio libero pensiero e il lettore è capace di giudicare, sulla fondatezza delle opinioni, come sul tenore degli aggettivi. A difesa del lettore - ha osservato- baluardo della democrazia è il pluralismo". "Da parte loro - ha tuttavia precisato Lupo - i giornalisti non devono limitarsi a rivendicare. Devono concretamente svolgere il proprio ruolo nel rispetto della verità sostanziale dei fatti e dei doveri imposti dalla lealtà. Spezzare i legami con i poteri 'forti' significa anzitutto, è vero, liberarsi dalla subalternità della politica ma anche da interessi finanziari, altrettanto 'forti' che rischiano di condizionare pesantemente la linea editoriale. Solo dimostrando autonomia professionale e buona fede - ha proseguito Lupo - sarà possibile aumentare la fiducia tra stampa e lettori". "L'Ordine -ha concluso il presidente dei giornalisti - continuerà a svolgere le sue funzioni per l'osservanza, da parte dei giornalisti, dei principi della deontologia professionale e sarà al loro fianco, ogni volta che si faranno correttamente interpreti del proprio ruolo. Allo stesso tempo mai l'Ordine prescinderà dal suo ruolo di ente di diritto pubblico, quindi soggetto 'terzo', per sua natura imparziale rispetto ai compiti definiti dalla legge che ovviamente non prevede la sua discesa nell'agone politico". (ADNKRONOS)

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