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Associazioni 22 Dic 2008

Il Presidente dell'Associazione lombarda della Stampa: "Casagit: Milano non si tocca. E spiego perché"

L’Associazione Lombarda dei Giornalisti è venuta a conoscenza della delibera del consiglio di Amministrazione della Casagit, che si è riunito il 18 dicembre, in cui - tra le altre cose - si dice che "vi è l’obbligo di presentare una prescrizione medica che ne certifichi la necessità anche per effettuare visite specialistiche e accertamenti vari presso il poliambulatorio di Roma e gli ambulatori in convenzione diretta".

L’Associazione Lombarda dei Giornalisti è venuta a conoscenza della delibera del consiglio di Amministrazione della Casagit, che si è riunito il 18 dicembre, in cui - tra le altre cose - si dice che "vi è l’obbligo di presentare una prescrizione medica che ne certifichi la necessità anche per effettuare visite specialistiche e accertamenti vari presso il poliambulatorio di Roma e gli ambulatori in convenzione diretta".

Questa decisione riguarda anche Milano e significa che ogni associato, per poter essere visitato da uno dei 31 specialisti del poliambulatorio "Balzan", deve farsi fare la richiesta specifica da un medico: un meccanismo che avrà l’evidente effetto di scoraggiare l’affluenza di colleghe e colleghi al nostro centro. Si tratta di una decisione iniqua perché crea problemi e difficoltà proprio in un momento in cui l’Alg, proprietaria dei locali, con un consistente investimento economico totalmente a suo carico, sta completando la ristrutturazione del nuovo ambulatorio con l’obiettivo di migliorare l’assistenza medica con più specializzazioni così da garantire il più possibile la prevenzione delle patologie e l’appropriatezza delle prestazioni. L’introduzione di un iter più complesso, che probabilmente ha ragion d’essere in altre strutture, dove è indispensabile limitare gli abusi, è inaccettabile dall’Alg. Non tutti sanno che, a differenza di altri, il centro polispecialistico "Balzan" è gestito dall’Associazione Lombarda dei giornalisti e che da cinquant’anni è uno dei servizi più apprezzati dalla categoria. Un centro polispecialistico amministrato da sempre dal sindacato lombardo dei giornalisti con ottimi risultati sul duplice fronte della qualità e dei costi. Anche e soprattutto per la stessa Casagit. L'amministrazione oculata dell'Alg consente un bilancio in attivo, e i soldi vengono reinvestiti per migliorare i servizi per i colleghi. Il centro polispecialistico ne è un esempio. Oltre a ristrutturare la nuova sede, l’Alg ha acquistato a proprie spese costose strumentazioni quali un ecografo e sofisticate apparecchiature per l’oculistica e l’otorinolaringoiatria: il ritorno per Casagit è un notevole contenimento dei costi. Di più: per ogni visita al nostro ambulatorio, Casagit paga 60 euro; la stessa visita in strutture esterne costa alla Cassa fino a 85 euro. E ancora. Pur in assenza di prospetti riassuntivi relativi agli ambulatori nel bilancio Casagit 2007, è noto che per l’ambulatorio di Roma la Cassa spende 1,3 milioni di euro per coprire 11 mila accessi. Per quello di Milano, Casagit spende 458.080 euro per poco più di 7 mila accessi (quest'ultimo dato economico è preciso perché è a bilancio Alg). E’ vero che la delibera del CdA di Casagit consente "escamotages" per aggirare l’"ostacolo ricetta" da parte del medico di base. L’Alg tuttavia rifiuta gli espedienti, esige trasparenza e offre trasparenza. Ma c’è un ulteriore passaggio che lascia basiti. L’Alg ricorda al CdA Casagit che il 1° luglio ci fu un analogo tentativo di penalizzare l’ambulatorio milanese ma, dopo la nostra ferma presa di posizione, con una lettera inviata alla presidenza del sindacato lombardo Casagit ritirò tale decisione e ne diede annuncio sul sito Internet della Cassa. Cos’è cambiato in sei mesi? Quando i conti non quadrano è giusto intervenire là dove ci sono sprechi ed eccessi, non dove ci sono al contrario serietà e oculatezza. Non ci stiamo alla demagogia degli interventi generalizzati. Tutti colpevoli, tutti innocenti? L’Associazione Lombarda dei giornalisti considera dunque irricevibile la delibera varata dal CdA Casagit, che prevede tra l'altro altri interventi penalizzanti e impone sacrifici iniqui a tutti i colleghi, e chiede agli amministratori della Cassa - peraltro in scadenza di mandato - di tornare sulle loro scelte e comunque di non coinvolgere l'ambulatorio di Milano in decisioni tanto gravi. Occorre una manovra di bilancio generale molto attenta e meditata per far rientrare la Cassa nei binari corretti. Una manovra che intervenga con determinazione innanzitutto sugli sprechi. E questo lo dovrà fare chi sarà chiamato, fra pochi mesi, a gestire un organismo vitale per la categoria. Milano 22 dicembre 2008

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