Si è svolta ieri, 16 ottobre, nella sede della Fnsi, la riunione per trovare soluzione al problema posto dall’Unione Nazionale giornalisti pensionati riguardante le quote di iscrizione al Gruppo di specializzazione dei pensionati.
Si è trovato un compromesso che chiarisce ogni dubbio. Al Congresso di Saint Vincent del novembre 2004 il Consiglio Nazionale dell’Unpg aveva deciso di elevare allo 0,30 la quota di iscrizione, decisione ratificata anche dal Consiglio Nazionale della Fnsi. Tale decisione veniva letta dall’Unione come vincolante e obbligatoria per tutti i pensionati. Nella riunione di ieri, alla presenza del Presidente della Fnsi Franco Siddi, del segretario generale aggiunto con delega all’Unpg Giovanni Rossi, del direttore generale della Fnsi Giancarlo Tartaglia, dei presidenti dell’Associazione Lombarda dei giornalisti, dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna e della Liguria, del presidente dell’Unione dei pensionati si è deciso quanto segue: 1) L’iscrizione all’Unione Pensionati è libera 2) Chi vorrà aderire all’Unione accetta di versare la quota dello 0,30 3) Tale quota verrà così suddivisa: lo 0,10 verrà versato alla Fnsi, lo 0,20 alle Associazioni regionali di stampa che a loro volta decideranno quale quota versare all’Unpg 4) Hanno diritto al voto per il rinnovo delle cariche sociali regionali e all’elezione dei delegati al Congresso Nazionale dell’Unpg i colleghi che hanno manifestato l’intenzione di versare la quota dello 0,30 5) I colleghi che non aderiscono all’Unpg fanno parte integrante della Fnsi continuando a versare la quota dello 0.15 e avranno diritto al voto per il rinnovo delle cariche sociali dell’Alg e per l’elezione dei delegati al Congresso Nazionale della Fnsi. Il Presidente dell’ALG Giovanni Negri Milano, 17 ottobre 2007