"Il giornalismo è essere al servizio del cittadino''. Lo dice il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo al convegno dal titolo 'Democrazia e giornalismo. Cane da guardia o da salotto?', tenutosi questa mattina nella sala Tevere della Regione Lazio.
"Oggi sono pochi i veri cronisti, abbondano gli opinionisti perché è un tipo di giornalismo che ha poca voglia di andare in strada: è una sorta di autosospensione dell'Ordine - chiarisce il presidente della Regione Lazio- Ai tempi di Indro Montanelli c'erano grandi personalità, era una forma di giornalismo a schiena dritta. E faccio un esempio -sottolinea Marrazzo -, sulla vicenda dell'ospedale San Giacomo ho preso una dura decisione, ma ciò che invece riferivano le agenzie di stampa erano solo sequele di storielle del tipo 'Marrazzo ha fatto un patto con gli imprenditori'. Oggi è risultato chiaro -puntualizza- che il San Giacomo resta dei cittadini e che non c'era nessun patto; è stata la scelta migliore per dare una maggiore qualità ai cittadini. Ancora un altro esempio è stata l'irruzione nelle sedi Rai in via Teulada che 'non è stata una divertente gogliardata' come riferito dai giornali ma si è trattato di un vero e proprio atto fascista, - rileva Marrazzo - perché si è violato un luogo sacro dove si produce informazione e tale atto va represso". "Per questo dico ai giornalisti di controllare meglio innanzitutto la propria fonte. Oggi -spiega il presidente della Regione Lazio- il Paese è fermo sul piano politico ed economico, ma soprattutto su quello culturale. I giornalisti devono raccontare la realtà - continua il presidente - per arrivare alla verità e far guardare il Paese dentro se stesso. Per questo voglio ricordare ai giornalisti che i redattori restano, ma i direttori passano. È per questo che però bisogna amare questo mestiere e stare lontani dai salotti. Il cronista deve fare di più. Per questo - conclude Marrazzo- sono contento che voi amici e colleghi siate qui oggi, perché la democrazia ha ancora un urgente bisogno di giornalismo". (ADNKRONOS)