«Sono due i diritti che vengono calpestati dall'azienda che fa capo al quotidiano Il Messaggero, quello dell'informazione libera e quello della tutela dei lavoratori costretti a subire tagli, senza alcun tavolo di confronto». Lo dichiara, in una nota, Luigi Gallo, presidente 5 Stelle della commissione Cultura della Camera dei Deputati.
«Siamo sconcertati – aggiunge – del fatto che l'azienda non abbia accettato neanche di partecipare ad un confronto con il governo richiesto dopo aver presentato un'interrogazione parlamentare in seguito allo stato di agitazione degli 80 giornalisti coinvolti. Il Movimento 5 stelle non intende mollare la presa sui diritti dei lavoratori. Alcuni difendono l'informazione solo quando si vuole spingere il governo a fare arrivare soldi a pioggia al settore, mentre l'informazione scompare se ci sono giornalisti in sciopero e sotto ricatto economico. Questa non è più un'emergenza democratica? Non si ascrive più nella lotta per il pluralismo dell'informazione? Mi aspetto che altre forze politiche ed altri attori dell'informazione scendano in campo per difendere costituzione e diritti».