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Cdr 12 Giu 2008

Il Mattino-gruppo Caltagirone: "La vertenza cambia passo"

10 giugno - Il Comitato di redazione del Mattino, sentita l'assemblea, denuncia il comportamento dell'editore che da mesi tenta di imporre alla redazione condizioni non previste dalla normativa vigente e fortemente penalizzanti rispetto alla dignità e all'autonomia professionale. La volontà di perseverare in questa direzione ha determinato una situazione di stallo decisionale e organizzativo con serie ripercussioni sull'attività redazionale.

10 giugno - Il Comitato di redazione del Mattino, sentita l'assemblea, denuncia il comportamento dell'editore che da mesi tenta di imporre alla redazione condizioni non previste dalla normativa vigente e fortemente penalizzanti rispetto alla dignità e all'autonomia professionale. La volontà di perseverare in questa direzione ha determinato una situazione di stallo decisionale e organizzativo con serie ripercussioni sull'attività redazionale.

Al Cdr non sfugge che tali comportamenti si manifestano proprio in concomitanza con una difficile vertenza nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro, i cui temi vanno definiti esclusivamente nelle sedi istituzionalmente previste. Il Cdr, in sintonia con gli altri organismi sindacali del Gruppo Caltagirone e con la Federazione nazionale della stampa, ritiene che le problematiche che stanno emergendo al Mattino e nelle altre testate dello stesso editore, vadano affrontate con il rilievo nazionale che meritano. In tale contesto il Cdr, accogliendo le preoccupazioni espresse dalla redazione, valuta insufficienti le iniziative relative all'organizzazione del lavoro varate dalla direzione politica. Esse infatti rispondono solo in parte ai vuoti redazionali e non affrontano temi centrali quali l'autonomia della testata e la sua identità. Il Cdr ribadisce la propria disponibilità a riprendere un costruttivo dialogo, purchè nel rispetto delle regole. Napoli, 10 Giugno 2008 Il Comitato di Redazione Comunicato del 20 maggio scorso, in occasione della seduta del consiglio dei ministri a Napoli Il Mattino è oggi in edicola. Ma avrebbe potuto non esserci, perché gravi restano i ritardi su iniziative fondamentali, come l'avvio del nostro sito web, e i problemi che riguardano una vertenza complessa e ancora irrisolta. Soltanto il senso di responsabilità della redazione e del suo organismo sindacale (il Comitato di Redazione) ha evitato che l'informazione ai nostri lettori venisse a mancare proprio in un giorno in cui importanti appuntamenti istituzionali si svolgono a Napoli e la città è al centro dell'attenzione nazionale. Il Mattino è in edicola, soprattutto per rivendicare il rispetto della propria autonomia e della propria storia, messe in discussione anche dalla volontà editoriale di condizionare l'avvio del sito web del Mattino all'utilizzo di materiale giornalistico prodotto dalla redazione del Messaggero (altro quotidiano del Gruppo Caltagirone). La redazione ed il Comitato di Redazione intendono rendere note le enormi difficoltà in cui da mesi versa il giornale, a causa di incauti irrigidimenti da parte dell'Azienda che impediscono un confronto aperto su tematiche cruciali che investono il futuro della testata, la sua identità meridionale ed il suo radicamento sul territorio. Al Gruppo Editoriale Caltagirone, proprietario del Mattino, la redazione ed il Comitato di Redazione hanno ripetutamente chiesto di affrontare congiuntamente una discussione sulle strategie editoriali. Sul tappeto ci sono questioni decisive che riguardano la funzione che la redazione deve e può svolgere, l'organizzazione del lavoro, gli organici redazionali ed il loro utilizzo e la qualità stessa del prodotto. Di fronte alle richieste della redazione e del suo organismo sindacale, l'Editore ha risposto con il silenzio o con strumentali comunicati dell'Azienda che tendono a mascherare la realtà di una gestione che nel corso degli anni ha portato strutture essenziali e servizi di supporto del giornale a livelli di palese ingovernabilità ed inefficienza. Nei lunghi mesi in cui il Comitato di Redazione è stato pazientemente impegnato con l'Azienda nel tentativo di concordare modalità condivise che garantissero lo sviluppo della testata - pur nell'ambito di un uso equilibrato e corretto delle sinergie di gruppo - la controparte ha messo in atto provocatorie iniziative unilaterali che hanno mirato a colpire anche le retribuzioni dei giornalisti, negando perfino gli adeguamenti contrattualmente previsti. Nonostante ciò, nella consapevolezza che si trattava di affrontare temi di interesse strategico, il Comitato di Redazione ha evitato di raccogliere le provocazioni, preferendo tentare di tenere in piedi il tavolo delle trattative e di ricondurre tutte le questioni nel solco di una civile vertenza fra le parti. Sulle questioni che più strettamente riguardano la tutela della professionalità della redazione e la qualità dell'informazione, il Comitato di redazione ha avuto anche un incontro con il direttore Mario Orfeo, al quale ha ribadito la preoccupazione per la tendenza ad attribuire un ruolo sempre più marginale ai redattori nell'elaborazione del giornale. Al direttore Orfeo la redazione e l'organismo sindacale chiedono pertanto di pronunciarsi in modo chiaro sulla linea che intende seguire per la salvaguardia dell'autonomia e dell'identità della testata, anche in relazione alle condizioni dell'organizzazione del lavoro e nella prospettiva del varo di un sito web del Mattino. Su questi temi - e non su altro - la redazione e il Comitato di Redazione continuano a rivendicare il diritto al confronto e ribadiscono l'intenzione di ricorrere, nei tempi e nei modi che verranno valutati opportuni, a tutte le forme di protesta che si dovessero rendere necessarie. Napoli, 20 maggio 2008 il Comitato di Redazione del Mattino

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