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Editoria 08 Giu 2005

"Il Giorno" in sciopero per il licenziamento di un giornalista controllatodal "Grande Fratello". Dure prese di posizione della Fnsi e dell'Assostampa Lombarda. Comunicato del Cdr

Giovedì 9 giugno, i giornalisti de "Il Giorno" hanno scioperato contro il licenziamento di un redattore della cronaca di Milano. E' il primo dei tre giorni di protesta affidati dall'assemblea dei giornalisti al Comitato di redazione, dopo l'annuncio del provvedimento nei confronti del collega.

Giovedì 9 giugno, i giornalisti de "Il Giorno" hanno scioperato contro il licenziamento di un redattore della cronaca di Milano. E' il primo dei tre giorni di protesta affidati dall'assemblea dei giornalisti al Comitato di redazione, dopo l'annuncio del provvedimento nei confronti del collega.

Giovedì 9 giugno, i giornalisti de "Il Giorno" hanno scioperato contro il licenziamento di un redattore della cronaca di Milano. E' il primo dei tre giorni di protesta affidati dall'assemblea dei giornalisti al Comitato di redazione, dopo l'annuncio del provvedimento nei confronti del collega. "Il licenziamento «per giusta causa» ha messo in evidenza, da parte della Poligrafici Editoriale, una serie di violazioni di norme di legge che vanno dallo Statuto dei Lavoratori alla normativa, di rilievo penale, che regola il diritto alla privacy", si legge nel documento del Cdr approvato dall'assemblea. "La redazione del "Giorno" manifesta la più profonda preoccupazione per lo scenario da Grande Fratello divenuto concreto e reale, in particolare per la minaccia che grava sul libero svolgimento del proprio lavoro. Particolarmente inquietante è l’aver constatato, attraverso la vicenda del collega licenziato, che ogni postazione telematica personale è sottoponibile a controllo e che l’Azienda ha proceduto e può procedere in via autonoma e automatica, senza stimolo esterno di alcuna autorità allo scopo preposta, a un monitoraggio pressoché costante dell’utilizzo dei normali mezzi di comunicazione (telefono, internet, posta elettronica) dei quali il lavoro giornalistico non può fare a meno. Nulla esclude che l’Azienda possa far uso di tali indebite prerogative per costruire altri licenziamenti pretestuosi ed economicamente vantaggiosi". "L'assemblea dei redattori del Giorno - continua il documento - si riserva di costituirsi parte civile in ciascuno dei gradi dei procedimenti civili, penali, giuslavoristici che stanno per essere avviati, dà inoltre incarico al Cdr di avviare un confronto con l’Azienda sul tema della legittimità di ogni possibile controllo degli strumenti di comunicazione forniti alle postazioni di lavoro, confronto da condursi alla presenza di legali, di rappresentanti dell’Associazione Lombarda Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa, allo scopo di elaborare un protocollo di comportamento teso a garantire i diritti di riservatezza che la professione esige, diritti peraltro già dettagliatamente previsti e garantiti dalla legge". La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprime grande preoccupazione per il licenziamento del giornalista del Giorno Nicola Russo da parte della Poligrafici Editoriale. In piena vertenza contrattuale, alla vigilia di un giusto sciopero della categoria una delle più importanti aziende editrici continua a colpire i singoli giornalisti e le redazioni violando le regole e respingendo qualunque ipotesi di normali relazioni sindacali. Non vi sono giustificazioni per un simile comportamento. La Fnsi esprime piena e convinta solidarietà al collega Russo e ai giornalisti del Giorno e di tutte le altre testate della Poligrafici Editoriale e, assieme alle Associazioni regionali di stampa, assumerà ogni iniziativa di carattere sindacale e legale che si renderà necessaria”. Il Presidente dell'Associazione Lombarda dei giornalisti comunica: Registriamo un episodio gravissimo al Giorno. La società editrice, Poligrafici Editoriale, ha licenziato un redattore che da anni lavora nella prestigiosa testata milanese. L'episodio è ancora più inquietante perché rivela uno scenario da Grande Fratello, come ha denunciato il CdR del Giorno. Si è constatato che, attraverso la vicenda del collega, ogni computer di redazione è sottoposto a controllo e che l'Azienda può procedere in qualunque momento a monitoraggi costanti di tutti i mezzi di comunicazione usati per lavoro dai giornalisti. Un fatto inaudito che viola il Contratto Nazionale e le leggi che regolano la materia. L'ALG sosterrà le ragioni del collega colpito dal pesantissimo provvedimento in tutte le sedi, e con il CdR del Giorno e la FNSI intende aprire un confronto con l'Azienda per garantire l'assoluta riservatezza del lavoro dei colleghi. Oggi, venerdì 10 giugno, “Il Giorno” esce incompleto in alcune sue importanti parti. La Redazione ha dovuto infatti scioperare come atto di solidarietà verso un collega licenziato in tronco dall'azienda, con l'ombra di un illecito controllo del suo computer, in violazione delle Leggi sulle privacy, e con la certezza di una ritorsione nei confronti di un giornalista animoso e “scomodo”, all'indomani di contrasti accesi da lui avuti con la direzione e alla vigilia di un suo oneroso prepensionamento. Ci scusiamo con i lettori ma riteniamo che, in momenti come questo, la solidarietà sia un valore da salvaguardare anche a costo di sacrifici personali. Ancora una volta i giornalisti del Giorno sono nell'infelice condizione di vedere dato alla stampa un quotidiano raffazzonato, redatto da pochi capi zelanti, da alcuni giovani redattori con contratto a tempo determinato, sui quali è fin troppo facile esercitare pressioni psicologiche, e da personale in illecita sostituzione di giornalisti in sciopero. Prassi peraltro consolidata nella Poligrafici Editoriale, abituata a portare in edicola i suoi “prodotti” in forma incompleta, in spregio del diritto di sciopero e del diritto dei lettori ad acquistare il loro e nostro giornale nella sua integrità. Il Comitato di redazione de “Il Giorno”

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