Il mezzo d’informazione di domani si presenta sempre di meno come una redazione e sempre di più come una piattaforma logistica che raccoglie e ridistribuisce l’informazione – In questo quadro sparirà il giornalismo “di scrittura” e il giornalista dovrà essere sempre di più una sorta di “controllore di volo”, di “guardiano” dell’ informazione, quella figura cioè che, nella cacofonia del web, afferra al volo l’informazione, l’analizza, la valuta e la ridiffonde
– Ma non sarà solo, perché fra gli “aggregatori editorializzati” ci potranno essere anche non professionisti – Spesso “non soltanto gli utenti ha già avuto sentore delle informazioni che danno i giornalisti, ma sono loro a scoprire il fruscio delle foglie prima di questi ultimi” – Un’ analisi di Narvic su Novovision http://www.lsdi.it/2008/08/01/il-giornalista-del-futuro-un-aggregatore-umano/ ---------- Giornali: perché non lasciare a Google la diffusione dei contenuti e concentrarsi sul giornalismo? Ipotesi per una nuova economia delle redazioni del futuro Cedere a Google (che ne sarebbe felice…) quello in cui è già campione sull’ online e concentrarsi invece su quello che i giornali sanno fare meglio, e cioè il giornalismo – I principali siti francesi che si occupano di media raccolgono e rilanciano la “provocazione” di Jeff Jarvis:“Che resterà domani ai giornalisti? L’ investigazione soprattutto. Ma questa costa caro. Da qui l’ interesse a economizzare sul resto, trovando semmai anche qualche mecenate per il giornalismo d’ inchiesta” - Un elenco di quello che si dovrebbe togliere nelle redazioni e di quello su cui bisognerebbe invece investire – L’ importanza delle rubriche http://www.lsdi.it/2008/07/29/giornali-perche-non-lasciare-a-google-la-diffusione-dei-contenuti-e-concentrarsi-sul-giornalismo-ipotesi-per-una-nuova-economia-delle-redazioni-del-futuro/ ---------- Giornali Giornali Usa: +12% nell’ online, ma non basta per compensare le perdite I lettori dei siti web dei quotidiani sono ormai il 40% di tutti gli utenti di internet, ma i giornali non riescono a monetizzare questo traffico per pareggiare almeno il calo nel cartaceo http://www.lsdi.it/2008/08/01/giornali-usa-12-nell%e2%80%99-online-ma-non-basta-per-compensare-le-perdite/ ---------------- La stampa trascura le potenzialità giornalistiche dei data-base Un concorso per valorizzare miliardi di dati del governo UK è stato finora disertato dagli organi di stampa – Eppure i lettori amano le statistiche e i data-base come aveva scoperto il Gruppo Gannett (Usa) nel 2006 http://www.lsdi.it/2008/07/29/la-stampa-trascura-le-potenzialita-giornalistiche-dei-data-base/ ---------- Metro International si espande producendo contenuti in proprio Il gruppo ha annunciato la costituzione di una sorta di agenzia interna di produzione giornalistica, con l’ obbiettivo di rafforzare la qualità dell’ offerta informativa a livello globale – Nel mercato dei gratuiti la sfida è essere il giornale che la gente prende per primo e per vincerla conta la qualità” http://www.lsdi.it/2008/08/01/metro-international-si-espande-producendo-contenuti-in-proprio/ ----------------- Vola l’ accordo fra Yahoo! e giornali locali Usa Oltre 100 milioni i visitatori dirottati dal motore di ricerca sui siti web dei 779 giornali del Consorzio protagonista della partnership http://www.lsdi.it/2008/08/01/vola-l%e2%80%99-accordo-fra-yahoo-e-giornali-locali-usa/ --------------- Media e potere Nuova legge sui periodici italiani all’estero: piu’ soldi a chi? Le amare riflessioni di un freelance napoletano che lavora in Brasile - Due altri suoi interventi sul tema del finanziamento pubblico all’ editoria sono stati pubblicati nei giorni scorsi su infodem.it http://www.lsdi.it/2008/08/01/nuova-legge-sui-periodici-italiani-all%e2%80%99estero-piu%e2%80%99-soldi-a-chi/ ------------------ Sei radio “più uguali” delle altre In un articolo su infodem.it Beppe Lopez denuncia la vicenda di alcune emittenti private finanziate dallo Stato “con trucchi e sotterfugi grotteschi e scandalosi, ai danni di tutte le altre radio. Con tanti saluti alla promozione del pluralismo e della libera concorrenza di mercato” - Ma chi ha sentito parlare di “movimenti politici” come ‘Roma idee’ o ‘A viva voce’? http://www.lsdi.it/2008/07/31/sei-radio-%e2%80%9cpiu-uguali%e2%80%9d-delle-altre/ -------------- La rete Un americano su 5 guarda la tv sul web Uno studio della Integrated Media Measurement , secondo cui il 50% delle persone che guardano la tv online “sembra aver cominciato ad usare il pc come un sostituto della tv” http://www.lsdi.it/2008/07/31/un-americano-su-5-guarda-la-tv-sul-web/ ---------------- Solo una notizia su 10 nei media Usa riguarda l’ estero Solo il 10,7% delle notizie diffuse dai media americani fra il primo gennaio e il 20 luglio 2008 erano relative ad avvenimenti internazionali e, fra di esse, al primo posto, quelle che riguardavano la Cina e l’ Irak. Lo ha registrato una Ricerca compiuta dal Project for Excellence in Journalism. http://www.lsdi.it/2008/07/31/solo-una-notizia-su-10-nei-media-usa-riguarda-l%e2%80%99-estero/ ---------------------- Il web sui sistemi mobili può rafforzare la readership dei giornali I siti web dei giornali realizzati specificamente per il “mobile” possono aiutare a rafforzare la readership dei giornai locali. E Verve Wireless, che già serve le edizioni per i cellulari dell’ Associated Press e dei giornali del gruppo MacClatchy, sta offrendo la tecnologia per farlo. http://www.lsdi.it/2008/07/31/il-web-sui-sistemi-mobili-puo-rafforzare-la-readership-dei-giornali/