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Osservatorio sui media 06 Apr 2010

Il futuro dell’informazione nelle mani del giornalismo non-profit – Da Lsdi.it

Leonard Downie, autore insieme a Michael Schudson di The Reconstruction of American Journalism, ha ribadito qualche giorno fa in un suo intervento la strategia che è alla base del suo saggio, ripetendo che il sostegno alle testate giornalistiche non-profit è l’unica strada che può consentire di colmare il vuoto lasciato dal declino dei media tradizionali

Leonard Downie, autore insieme a Michael Schudson di The Reconstruction of American Journalism, ha ribadito qualche giorno fa in un suo intervento la strategia che è alla base del suo saggio, ripetendo che il sostegno alle testate giornalistiche non-profit è l’unica strada che può consentire di colmare il vuoto lasciato dal declino dei media tradizionali

 

– Lsdi presenta la traduzione integrale in italiano della ricerca di Downie e Schudson, che ha provocato in questi mesi un vastissimo dibattito negli ambienti giornalistici, non solo Usa, e di cui in un  articolo successivo vengono documentate alcune posizioni.

http://www.lsdi.it/2010/04/05/il-futuro-dell%e2%80%99-informazione-nelle-mani-del-giornalismo-non-profit/

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Il non-profit salverà l’ informazione? No, sì, ma…

 Per sostenere l’ attuale produzione giornalistica solo nel campo dei quotidiani, dice Alan D. Mutter,  ci vorrebbero donazioni per 88 miliardi di dollari, pari a circa il 30% di tutte le somme (307,7 miliardi) fluite complessivamente al settore non-profit – Ma intanto solo 141 milioni di dollari di contributi filantropici sono andati ai progetti giornalistici non-profit negli ultimi  4 anni: meno dello 0,05% – Dati alla mano, insomma, Mutter invita a smettere di  “coltivare la fantasia secondo cui i contributi  filantropici potrebbero  sostituire quel sostegno finanziario al giornalismo  che è stato assicurato finora dalle tradizionali aziende editoriali” e a provare a cercare delle possibilità realistiche – Ma,  gli ribatte John Thornton , investitore in media e nuove tecnologie e presidente di un giornale online, Texas Tribune: “il giornalismo non-profit sarà una parte del nostro futuro molto più grande di quello che pensa Mutter”, che, secondo il manager, oltre al punto di osservazione, avrebbe anche sbagliato i suoi calcoli - Noi sostenitori della sperimentazione del  non-profit – sostiene il manager -  non stiamo pensando alle riviste di moda  o alle guida tv, ma a quel “nucleo di acciaio” del giornalismo serio che rappresenta il 15% dei contenuti globali dei giornali

http://www.lsdi.it/2010/04/05/il-non-profit-salvera-l%e2%80%99-informazione-no-si-ma%e2%80%a6/

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Ma conviene alla stampa diventare un ‘bene pubblico’?

In un intervento su Forbes Trevor Butterworth, direttore di Stats.org, analizza i diversi motivi per cui, secondo lui, il giornalismo  “non dovrebbe ricevere finanziamenti pubblici” – E cita un “vecchio saggio”:  “Sarebbe più facile guardare al giornalismo come a un bene pubblico se il pubblico pensasse che fosse un bene” – “Se la stampa è tenuta in così poco conto dal pubblico americano, come emerge da molte ricerche sarebbe arduo dirottare i soldi dei contribuenti senza chiedere un po’ di responsabilità pubblica. Perché? Perché tutti i beni pubblici – sicurezza, educazione, ecc. – sono sottoposti a una regolamentazione: è il prezzo del finanziamento del governo. E perché dovrebbe essere diverso per il giornalismo se fosse finanziato con fondi pubblici?”

http://www.lsdi.it/2010/04/01/ma-conviene-alla-stampa-diventare-un-%e2%80%98bene-pubblico%e2%80%99/

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Twitter, droga pesante per i giornalisti

Il racconto di Jean-Christophe Féraud, capo del settore high-tech di les Echos e twitter-addict, come egli stesso ammette, in una intervista a Owni.fr. in cui parla a lungo anche di blog e della nuova era dell’ “Internet-in-tempo-reale” – “Ho sempre un occhio su Twitter sul mio pc, al giornale o a casa, sul mio iPhone nel metro o al ristorante, dalla mattina alla sera. I miei colleghi e i miei familiari sono sbigottiti. Quando vado in vacanza mi ci vogliono almeno due o tre giorni per staccare” – “Twitter ha condotto l’ informazione nell’ era del tempo reale, è senza ritorno. Ma con un po’ di organizzazione e un po’ di distacco si può farne un formidabile alleato per scegliere e filtrare le proprie fonti, e servirsene come di una formidabile sentinella”

http://www.lsdi.it/2010/03/31/twitter-droga-pesante-per-i-giornalisti/

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Internet e il web

 

Datajournalism: nuove frontiere per l’ informazione


Nicolas Kayser-Bril, da due mesi a Owni.fr, racconta gli esperimenti in corso per “potenziare l’ informazione con il potere dei computer e del web” – L’ informazione online è ancora, più o meno, al livello della fine degli anni Settanta: la grandissima parte dei contenuti giornalistici è ancora fatta di articoli da leggere – E invece, spiega il giornalista, “vogliamo utilizzare software, database, visualizzazioni, applicazioni sociali, giochi, tutto quello che abbiamo a disposizione, per sperimentare nuovi modi di trattare le notizie che i media tradizionali e quelli online non hanno finora mai utilizzato”

http://www.lsdi.it/2010/03/29/datajournalism-nuove-frontiere-per-l%e2%80%99-informazione/

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Come “vendere” online le proprie storie

Nasce in UK “Sell That Story”, un sito web che raccoglie, filtra ed edita storie di vicende personali, per poi venderle a giornali, nazionali e locali, a riviste e ad altri media del Regno Unito – Un’ agenzia specializzata in vita vissuta , messa in piedi da due noti giornalisti britannici

http://www.lsdi.it/2010/04/01/come-%e2%80%9cvendere%e2%80%9d-online-le-proprie-storie/

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Google: Pagerank e i suoi predecessori

Su LaVoce.info, il matematico Massimo Franceschet pubblica un interessante articolo in cui ricorda i predecessori dell’ algoritmo del motore di ricerca: da un indicatore bibliometrico a un modo per valutare il prestigio delle persone in una rete sociale, fino al metodo usato dall’economista premio Nobel Wassily Leontief per determinare i prezzi dei beni nei sistemi economici

http://www.lsdi.it/2010/03/30/google-pagerank-e-i-suoi-predecessori/

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iPad: una sfida per Apple, ma anche per gli old mediai

Non soppianterà mai i laptop e i netbook, perchè è un ottimo strumento nelle sue funzioni di lettore, ma è lontanissimo dalle funzioni di scrittura e interazione di un normale portatile con tastiera e/o mouse o touchpad

http://www.lsdi.it/2010/04/04/ipad-una-sfida-per-apple-ma-anche-per-gli-old-media/

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Editoria

 

Editori alla conquista dei mercati dell’ est

Il gruppo svizzero Ringier e il gruppo tedesco Springer hanno deciso di unificare le loro attività in Europa orientale creando una nuova società con sede a Zurigo – L’ analisi di Karl Luond, giornalista ed esperto svizzero di media

http://www.lsdi.it/2010/03/30/editori-alla-conquista-dei-mercati-dell%e2%80%99-est/

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Pubblicità

 

Col remarketing Google ci segue attraverso il web

 La grande G ha appena lanciato in fase sperimentale un nuovo servizio che propone inserzioni modulate sull’ insieme degli interessi già espressi dall’ internauta nelle sue navigazioni precedenti

http://www.lsdi.it/2010/03/29/pubblicita-col-remarketing-google-ci-segue-attraverso-il-web/

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Link e segnalazioni (29/03-05/04)

 - Non solo testi, Wikipedia vuole più video
- Wikipedia, in arrivo una nuova interfaccia
- Istituire un premio anche per il Giornalismo collaborativo
- Le capacità tecniche richieste dai media online
- Internet si avvia ad essere ritenuta più importante della TV
- La Tv digitale supera l’ analogico: in Italia va oltre il 50% sul totale del consumo
- France Soir : 110.000 copie in media dopo il rilancio
- Il Financial Times e Twitter
- Le 10 cose che si possono fare per aiutare il giornalismo progressista
- Fotografia: uno “Speciale” su Photoshop
- La rivolta dei fotografi di cronaca italiani
- Yahoo recluta giornalisti per produrre contenuti autonomi
- UK: cala la pubblicità online per la prima volta in 9 anni
- Il Chicago Tribune cerca di far fruttare i suoi vecchi archivi fotografici
- Il Wall Street Journal lancia un blog in diretta dalla sede dell’ Unione europea

http://www.lsdi.it/2010/04/05/link-e-segnalazioni-2903-0504/

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