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Rai 15 Apr 2009

Il direttore generale della Rai Mauro Masi caccia Vauro da Annozero e chiede a Santoro un "riequilibrio informativo" Protestano l'Usigrai : "Inaccettabile censura" e la Fnsi: "Sbagliata la via disciplinare"

Un immediato riequilibrio relativo ai servizi andati in onda dall'Abruzzo giovedi' scorso e la sospensione del vignettista Vauro, per il disegno dedicato all'aumento delle cubature dei cimiteri per accogliere le vittime del sisma: si concretizza in questi termini l'intervento del vertice della Rai nei confronti di Michele Santoro, dopo la contestata puntata di Annozero sul terremoto. Immediate le proteste di parte sindacale della Fnsi e dell'Usigrai. Dure le reazioni delle opposizioni contro quella che è stata definita vera e propria censura nei confronti di Vauro. Schieramento unanime invece da parte della maggioranza di governo

Un immediato riequilibrio relativo ai servizi andati in onda dall'Abruzzo giovedi' scorso e la sospensione del vignettista Vauro, per il disegno dedicato all'aumento delle cubature dei cimiteri per accogliere le vittime del sisma: si concretizza in questi termini l'intervento del vertice della Rai nei confronti di Michele Santoro, dopo la contestata puntata di Annozero sul terremoto. Immediate le proteste di parte sindacale della Fnsi e dell'Usigrai. Dure le reazioni delle opposizioni contro quella che è stata definita vera e propria censura nei confronti di Vauro. Schieramento unanime invece da parte della maggioranza di governo

La vicenda sara' comunque all'attenzione del cda, previsto il 22 aprile. Dopo le critiche del presidente della Camera Gianfranco Fini e del premier Silvio Berlusconi, il direttore generale di Viale Mazzini e il presidente, Paolo Garimberti, avevano immediatamente espresso solidarieta' alla protezione civile - finita nel mirino di Annozero per la mancata pianificazione dell'intervento sul territorio - e attivato un'istruttoria per valutare le eventuali violazioni delle normative e dei regolamenti aziendali. Ieri pomeriggio c'era stato un primo incontro - aggiornato a questa mattina - al quale - oltre a Masi e Garimberti - avevano partecipato anche il vice dg Giancarlo Leone, il responsabile Risorse artistiche Lorenza Lei e i rappresentanti dell'ufficio legale. ''Il direttore generale, Mauro Masi, con tutte le strutture aziendali competenti - spiega la nota diffusa oggi da Viale Mazzini - ha esaminato alla luce delle normative di legge vigenti e i regolamenti aziendali la puntata di giovedi' scorso di Annozero. Fatte salve le valutazioni di competenza del cda, il direttore generale ha inviato a Michele Santoro e ai direttori del Tg3, Antonio Di Bella (testata sotto la quale e' ricondotto Annozero in periodo di par condicio, ndr) e di Raidue, Antonio Marano, una lettera sulla necessita' che sin dalla prossima puntata siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo. Non sono stati invece ravvisati - si sottolinea - sostanziali elementi di squilibrio nel dibattito svolto in studio nel corso della trasmissione''. Sempre in relazione alla puntata di giovedi' scorso ''e' stata invece valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pieta' dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi 'Aumento delle cubature. Dei cimiteri'. Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi''. (ANSA) “Preoccupa - affermano il segretario generale Franco Siddi e il presidente della Fnsi Roberto Natale - la via disciplinare verso l’informazione e la satira che sembra essere stata assunta oggi dalla Rai dopo le critiche all’ultima puntata di Annozero. Ieri il rimbrotto di un Ministro a Crozza, oggi la sospensione del vignettista Vauro, quasi che la satira sia un atto di lesa maestà. La decisione del Direttore Generale è un atto sbagliato, tanto più perché correlato all’annuncio di una indagine interna su un’inchiesta di Report (che aveva il torto di non essere piaciuta a qualche ministro) e della richiesta a Santoro perché “siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi mandati in onda sull’Abruzzo”. Su tutto questo c’erano state critiche e espressioni di favore. Discutere e affrontare le questioni con tutti i protagonisti è una cosa; tutt’altra è la via disciplinare all’informazione. Così la nuova dirigenza Rai non parte nel modo migliore”. ''Se serve chiedo scusa io per la vignetta, a mio avviso di pessimo gusto. Ma tale e' anche l'inaccettabile decisione del DG Mauro Masi di sospendere il giornalista-vignettista'', dice il segretario dell'Usigrai Carlo Verna. ''Ci preoccupa - prosegue - la disinvoltura nello spegnimento di una voce con cui si annuncia il nuovo corso aziendale. Una bizzarra priorita'. Un atto duro come dimostra la posizione del consigliere Nino Rizzo Nervo che rende subito incandescente il clima del vertice aziendale chiamato a sfide piu' importanti. Invece gia' si dilania al suo interno su un atto di censura''. "Ci fa piacere sapere che siano state archiviate, forse anche per un moto di vergogna, le richieste di censura e di oscuramento contro Santoro e la sua trasmissione ma riteniamo inspiegabile e grave la decisione di spezzare la matita di Vauro e colpire l'autore delle vignette". Lo afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21. "Ci sembra quasi sia una sorta di avvertimento: questa volta tocca alle vignette di Vauro, poi agli altri. E restiamo sempre in attesa di sapere se sia sta aperta una procedura contro Milena Gabanelli; noi - conclude Giulietti - chiederemo a Vauro di mandarci copia delle vignette che continueremo a pubblicare come abbiamo sempre fatto". (AGI) Michele Santoro, in una lettera al direttore generale della Rai Mauro Masi, respinge gli addebiti mossi per la scorsa puntata di Annozero sul terremoto all'Aquila e chiede di soprassedere sulla sospensione di Vauro, ''una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l'immagine della Rai''. ''Respingo - si legge nella lettera inviata a Masi e per conoscenza al direttore del Tg3 Antonio Di Bella e di Raidue Antonio Marano - gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza. Inoltre, faccio presente che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno. Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l'autonomia del giornalista non puo' essere menomata, nemmeno dall'editore''. ''Riguardo ai rilievi sui singoli servizi - prosegue il giornalista - ribadisco che l'equilibrio di una trasmissione deve essere valutato nel suo complesso, nel generale contesto dell'informazione offerta dal servizio pubblico e valutando nel merito se cio' che si descrive o si narra sia vero o falso. Le nostre critiche alla mancata pianificazione dei soccorsi trovano ampia conferma nei giornali di tutto il mondo. Lo stesso Enzo Boschi, presente in trasmissione, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, facente parte della Commissione Grandi rischi ed uno dei massimi esperti italiani in materia di eventi sismici e di Protezione Civile - dice Santoro - ha piu' volte sottolineato: 'Santoro ha ragione a fare questi rilievi'. Tutto cio' non sminuisce il comportamento straordinario dei soccorritori dopo che si e' verificato il terremoto, comportamento che nessuno di noi ha mai messo in discussione e che siamo pronti a ribadire in tutte le circostanze''. ''Mi lasci infine dire - conclude - che la sua decisione di sospendere Vauro rappresenta una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l'immagine della Rai. La invito a soprassedervi''. (ANSA) ''Lo scempio mediatico perpetrato in questi giorni nei confronti della popolazione abruzzese, che tutto che avrebbe voluto eccetto essere messa in questo modo al centro dell'attenzione in un momento cosi' delicato, la pornografia del dolore proposta dai principali tg e trasmissioni tv, e' un'attivita' professionale assolutamente non scusabile''. Lo dichiara il presidentedella Fnsi, la Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale ai microfoni di 'Radio Citta' Aperta'. ''Per queste stupidita' professionali -prosegue Natale- per queste vergogne inescusabili, compresa la vanteria del Tg1 delle 13.30 di martedi' 7 aprile in cui per un minuto e venti secondi si faceva l'elogio dei grandi risultati di ascolto e si ostentava lo share raggiunto, prevediamo un richiamo sindacale. In ogni categoria ci sono comportamenti buoni e comportamenti meno buoni; non tutta l'informazione per fortuna si e' comportata in questo modo, ma -sottolinea il presidente della Fnsi- chi lavora male, a volte, purtroppo svergogna chi lavora bene". Quanto alla questione 'Anno Zero', Natale sottolinea: "Quello che mi preoccupa di piu' e' che finche' facciamo il racconto del dolore va tutto bene, finche' si racconta dei soccorsi quando sono organizzati e funzionanti va tutto bene; appena pero' proviamo a porre domande sulle responsabilita', parte allora la canea politico-mediatica che abbiamo visto scatenarsi in questi giorni contro Santoro, che non e' altro che il completamento di questo scempio mediatico. Puntando il dito "contro il cannibalismo e il voyeurismo mediatico", il presidente del sindacato unitario dei giornalisti cita la Carta di Treviso nella quale, ricorda, "viene deprecata la spettacolarizzazione degli avvenimenti e una informazione che non sia rispettosa dei sentimenti delle persone coinvolte". A questo proposito, "l'Ordine dei Giornalisti potrebbe e dovrebbe farsi sentire: il direttore che dice all'inviato di riportare l'intervista anche a costo di farsi mandare al diavolo dai terremotati che vivono nelle tende dovrebbe essere chiamato a rispondere e le norme per farlo, un richiamo, ci sono". Il presidente della Fnsi raccoglie infine l'invito alla manifestazione indetta da 'Radio Citta' Aperta' e 'Megachip' per difendere la liberta' di informazione, che si terra' a Roma venerdi' prossimo alle 17 sotto la sede della Rai a viale Mazzini. VAURO IRONICO: "SONO ANCORA A SAN PIETROBURGO E LA NOTIZIA SI COMMENTA DA SOLA" La decisione dei vertici Rai di sospendere Vauro per la vignetta Aumento delle cubature. Dei cimiteri nella puntata scorsa di Annozero, valutata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico" non ha fatto perdere ironia all'autore. "Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola" ha risposto Vauro alla richiesta di un commento. (ANSA)

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