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Cdr 09 Mar 2006

Il Direttore del Corriere della Sera: “Stiamo con il centrosinistra” Il comunicato del Cdr: “Posizione legittima”

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera ha incontrato il direttore Paolo Mieli per avere chiarimenti sull'editoriale pubblicato ieri, nel quale si dice che «il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra».

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera ha incontrato il direttore Paolo Mieli per avere chiarimenti sull'editoriale pubblicato ieri, nel quale si dice che «il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra».

Il direttore, dopo aver ricordato che già in occasione delle elezioni politiche del '96 aveva tenuto analogo comportamento, ha spiegato che la posizione espressa va considerata «punto di vista della direzione, che impegna il giornale fatta salva la libertà di opinione di tutti i giornalisti». Il CdR ribadisce la totale legittimità di questa posizione e non vuole entrare nel merito della scelta di Paolo Mieli che sarebbe stata da rispettare qualsiasi fosse stato lo schieramento indicato. Il CdR continuerà a farsi garante perché i giornalisti del Corriere della Sera possano lavorare in modo autonomo, senza subire pressioni, ed esercitando il proprio diritto-dovere di critica, per fornire ai lettori un'informazione il più possibile completa e corretta al di là della dichiarazione del direttore. Durante l'incontro, il CdR ha manifestato al direttore un problema di metodo. Appare infatti piuttosto suggestiva l'impostazione proposta ai lettori: mentre il giornale viene schierato, legittimamente su una precisa posizione, viene poi annunciato che non solo nei commenti ma anche nei fondi e negli editoriali, i quali rappresentano la linea di ogni giornale autonomo e indipendente, questa scelta di campo potrà essere contraddetta e criticata formulando anche opzioni opposte. È invece tradizione acclarata di tutti gli importanti organi di informazione delle grandi democrazie occidentali, da Le Monde al New York Times al Washington Post, che la linea del direttore si esprima e venga portata avanti con coerenza e continuità negli editoriali, ferma restando la massima apertura di opinioni e interventi. Il CdR

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